Dorama wo produce ~ DAFansub Forum

Posts written by Hanajima

  1. .
    SPOILER FINO A EPISODIO finale

    Kim Nam Gil lo sai che ti amo in ogni tua manifestazione ma questo dorama.... :nooo:
    Questo dorama è decisamente una mezza sòla :coffee:
    Il problema non è il cast.
    Il problema non è il periodo storico.
    Il problema è la sceneggiatura.
    Il problema sono i soli 9 episodi.
    Il problema è l'action a tutto spiano che tenta di far dimenticare allo spettatore che non abbiamo una trama solida.


    Possiamo vedere questo film come un enorme e grosso omaggio a Sergio Leone, possiamo pure vederci, volendo, influenze alla Quentin Tarantino (secondo me lui tutto quel sangue a profusione lo avrebbe apprezzato :sese: ).
    Il problema è che per quanto le scene action, fossero molto belle e KNG sempre apprezzabile nelle vesti di bandito, non c'è un vero approfondimento dei personaggi.
    9 episodi sono davvero pochi per spiegare e farci capire come i vari personaggi si ritrovino a fare quello che fanno.
    Sono pochi per darci un chiaro quadro del loro passato.
    Sono pochi per farci capire per esempio il rapporto tra KNG e il suo ex padrone.
    Nel senso che

    perché LKI lo libera e lo tratta come un suo pari o quasi?
    Perché decide di appoggiare l'occupazione giapponese, tradendo quindi la sua patria?
    Per mera convenienza e sopravvivenza? Perché è convinto che la dominazione giapponese è la cosa migliore che potesse accadere?
    Insomma io avrei voluto capirlo meglio questo personaggio, avrei voluto vedere molte più zone grigie e sfumature.


    Altro personaggio di cui si capisce ancora meno, è Petta del Quore

    come ci arriva a diventare indipendentista, come si è unita all'organizzazione?
    A parte essere signorina di buona famiglia, c'è altro?
    Perché si innamora di LY? Lo fa perché la salva? Perché è schifosamente Petto?
    Tutte queste cose e altro?


    E Killera?
    Dal punto di vista femminile lei mi è piaciuta decisamente di più di Petta del Quore.
    Decisamente più frizzante e capace di cavarsi dagli impicci da sola.
    Certo la sceneggiatura ci da modo di capire come è diventata un sicario, ma anche lei soffre di un approfondimento lasciato a metà.
    Simpatizzavo decisamente per lei, mentre Petta del Quore mi ha lasciata tiepida fino alla fine.
    Onestamente ho fatto veramente fatica a vedere LY e lei come coppia romantica.
    Sarà che allo sceneggiatore, alla fine, della romance fregava relativamente poco e si vede chiaramente :roftl:

    E poi sì c'è questo problema di un finale, tirato via, che non è un finale tra l'altro.
    Rimane tutto un po' appeso, per carità come fa notare Mid, lo spettatore medio coreano sa che l'occupazione giapponese durerà a lungo.
    Ma qui il problema non è tanto gli avvenimenti storici, quanto alcune situazioni che rimangono decisamente aperte e monche.
    Come ha fatto notare Mid, per esempio perché

    LKI sposerà Petta del Quore?
    Per tenerla sotto controllo? Per passarle informazioni sbagliate?
    E poi il suo stretto collaboratore sa che lei è un indipendentista, cosa ci farà con questa informazione?

    E Killera? Killera ha una vendetta personale da perseguire, la porterà a termine?
    Continuerà a fare il sicario? Entrerà a far parte dei banditi?


    E poi c'è tutto un vuoto, relativo proprio alla famiglia allargata di LY, di cui sappiamo praticamente ZERO.
    Insomma questo dorama aveva tutte le carte in tavola per essere un buon prodotto ma non ci riesce.

    KNG è sempre bravo a portare a casa il risultato ma questo dorama è decisamente NO.
    KNG ai lab iu come sempre :ador: ma devo salvare quanti più doramisti possibili :sese:
  2. .
    Film visto e......
    Mi è piaciuto :corre:
    Ditemi che vi ho sorpreso :sese:

    Mid ha già ampiamente e abbondamente presentato la storia, quindi che altro aggiungere?
    Vediamo... :hmm:

    Masashi è decisamente fuori dagli standard nipponici.
    Prendete suo fratello

    è il figlio modello, nel senso che sa cosa la società si aspetta da lui.
    Finiti gli studi, cercherà un lavoro metterà su famiglia e via.
    Sa esattamente cosa vuole fare della sua vita, insomma.


    Prendiamo ora Masashi

    Masashi non ha le idee chiare su NIENTE.
    Non sa cosa vuole dalla vita, cosa vuole fare da grande.
    E' in stallo perenne.


    Certo ha sviluppato una passione per la fotografia, grazie al padre che non mancava occasione per scattare foto di famiglia.
    Certo a un certo punto ha deciso che vuole andare a Tokyo a studiare fotografia.
    Eppure lo farà a modo suo, frequentando poco le lezioni e passando il tempo fuori, immerso nella vita che gli scorre davanti.
    Mi chiedo ancora perché abbia deciso di tatuarsi le braccia come uno yakuza, pur non essendo affialiato a nessuna famiglia :roftl:
    Insomma Masashi è tendenzialmente passivo, spesso contempla in mare in cerca di risposte che non sa bene dove cercare.


    Messa così potrebbe sembrare che

    Masashi sia un fannullone, in realtà non credo che lo sia :hmm:
    Lui va con i suoi tempi, e in famiglia lo sanno.
    Detto questo, Mid ha ragione, Masashi riesce a fare quello che fa perché ha dalla sua il sostegno e la pazienza infinita della sua famiglia.


    Il film si divide in due parti, nella prima

    conosciamo gli Asada e come Masashi scopra la sua passione per la fotografia grazie al padre.
    Trovando poi un po' per caso, la sua cifra stilistica.
    Cercando di realizzare il desiderio del padre che sognava di fare il pompiere, Masashi scopre come gli piace fare fotografia.
    Da lì decidere di realizzare i sogni del resto della famiglia, il passo è breve.
    Andando poi oltre e immaginando scenari e situazioni ogni volta diversi, carichi di una certa ironia.
    Sono foto studiate e pensate, in un certo senso sono foto che raccontano una storia.
    Scoperto per caso da un editore, si ritrova a pubblicare il suo primo libro di fotografie che fu un discreto fallimento ma che inaspettatamente vince un prestigiosissimo premio.
    Da qui Masashi diventa sul serio un "fotografo".


    E questo ci porta alla seconda parte della storia

    la gente è incuriosita da questo fotografo e dalla sua originalità nello scattare foto.
    Masashi per trovare clienti e lavorare, è disposto a viaggiare per tutto il Giappone per scattare ritratti di famiglia a chiunque ne farà richiesta.
    Ed è così che inizia a lavorare come fotografo, ed è così che poi finisce a fare il volontario dopo il disastro del Tohoku. Si metterà in viaggio proprio in quella zona dopo il terremoto e il conseguente maremoto, proprio perché il suo primo cliente che lo ha ingaggiato per avere un ritratto di famiglia vive in una nelle zone colpite e vuole sincerarsi che stiano bene.


    Masashi resterà lì

    per diversi giorni, per cercare di essere utile come volontario e troverà il posto proprio nel recupero delle foto di famiglia della gente che ha perso praticamente tutto.
    Mi ha colpito come, i militari che avevano il compito di liberare le strade dai detriti, radunassero con cura tutti gli album e le foto che trovavano tra le macerie perché fossero recuperati e messi in salvo.


    Il mare che per lui è sempre stato placido e tranquillo, un silenzioso amico pronto ad accogliere i suoi pensieri, dubbi e paure, senza giudizio, per altri è diventato invece una forza distruttiva, terribile e impietosa, capace di spazzare via vite, case e ricordi.
    Recuperare quelle foto diventa quindi di vitale importanza per tentare di restiture a quanta più gente possibile, frammenti delle loro vite, ritrovare in una foto un amico, un fratello, il padre che ormai non c'è più.


    CITAZIONE
    e qui saro' midgera, ma nell'ultra tecnologico Giappone, mi pare un po' strano che tutti non avessero foto digitalizzate ormai :hmm:

    Secondo me non è poi così strano :hmm:
    Credo che concorrano diversi fattori, anche se digitalizzate le foto possono andare perse comunque.
    Non è detto che tutti vogliano usare un cloud, o scorrere il feed di instagram o cose del genere.
    Penso poi che racchiudere le foto in un album dove sono visibili e tangibili abbiano proprio una altro significato, rispetto a qualcosa che è digitalizzato.
    Immagino famiglie riunirsi intorno a un tavolo, mentre riguardano gli album di famiglia, ripercorrendo gli avvenimenti felici che hanno costellato le loro vite.


    In ogni caso che siate amanti delle foto analogiche o di quelle digitali, secondo me il film merita di essere di visto :corre:
  3. .
    SPOILER FINO A EPISODIO finale

    Avviso già che il mio commento non aggiungerà nulla di nuovo a quanto già detto da Mid e dalle altre doramiste che hanno visto questo dorama.
    Come le altre, anche io sono rimasta sorpresa dalla trasformazione fisica di NamGoong Min!
    Davvero impressionante come abbia cesellato ogni singolo muscolo e di come abbia sempre girato in prima persona tutte le scene di combattimento.
    Tral'altro ottime coreografie action, da questo punto di vista i coreani vincono a mani bassissime.
    Anche io trovo che tutta quella massa muscolare abbia reso il nostro Dottore meno agile nei movimenti.
    Decisamente troppo appesantito, secondo me sarebbe stato perfetto con qualche chilo di muscoli in meno :hmm:
    Detto questo, ammiro la sua forza di volontà nel farsi un mazzo tanto, per scolpirsi il fisico a quel modo.

    Sul lato drama, non c'è modo di andare troppo nel dettaglio.
    E' un rompicapo piuttosto ampio, quello che accade nel primo episodio è solo la punta di un iceberg gigantesco.
    Le forze in gioco sono tante e sostanzialmente le persone di cui Han Ji Hyuk può veramente fidarsi sono ridotte all'osso.

    Con la memoria dell'ultimo anno azzerata, e qui occorre un piccolo atto di fede perché

    è lui che resetta l'ultimo anno della sua vita conservando tutto il resto :sese: :sese: :sese:,

    HJH inizia le sue indagini per ricostruire quanto accaduto nella sua ultima missione in Cina.

    Mano a mano che le sue indagini proseguono, la lista dei sospettati si allunga, così come si allunga la lista di quante cose accadono sotto gli occhi ignari dei cittadini.
    Spoiler: niente di bello e spessissimo tutto molto illegale sotto diversi punti di vista.

    HJH è decisamente un lupo solitario, capacissimo di lavorare in squadra come leader (avevate dei dubbi?) ma l'ho visto decisamente muoversi meglio da solo.
    Anche perché non è che HJH sia un tipo socievole, anima della festa o altro.
    Il dorama accenna da cosa derivi questo suo essere così distaccato ma non approfondisce più di tanto.

    Siccome in ogni dorama che si rispetti è necessaria la quota rosa, qui abbiamo Novellina (figuratevi se mi ricordo il suo nome).
    In effetti anche io, come Mid, la trovai un po' poco credibile nel ruolo di agente sul campo.
    Perfetta per un lavoro di intelligence tra le scartoffie ma decisamente meno credibile come agente sul campo.
    Anche perché HJH non ha a che fare con dei "bricconcelli", le acque in cui si muove lui sono decisamente torbide e pericolose e popolate da squali che non vanno tanto per il sottile.

    Onestamente facevo una gran fatica a credere che lui potesse avere appresso una tale zavorra, Novellina sorry (not so sorry :coffee: :roftl_drop: ).

    Detto questo il dorama è davvero un ottimo prodotto e confermo anche io che bisogna guardarlo con la massima concentrazione.
    La lista dei personaggi è lunga e sono svariati i collegamenti da fare tra i diversi avvenimenti che accadono tra presente e passato.
    Confermo che all'inizio ci sono alcune scene decisamente un po' da "strizza orsetti", ma che vanno mano a mano a scemare mentre la storia prosegue, perché il focus sarà più sul rompicapo da risolvere che sui sangue e cadaveri.
    Non che smettano di botto di apparire ma diciamo che il livello di sanguinolenza si farà più moderato :sese:

    Se il dorama mi ha convinta a seguirlo fino in fondo, i due special mi hanno convinta decisamente meno :coffee:
    Onestamente io ne avrei fatto a meno :mu:
    Mi sono parsi costruiti in maniera frettolosa, con una trama decisamente meno interessante e coinvolgente rispetto alla serie principale :hmm:
    Io sinceramente mi limiterei ai 12 episodi, anche perché negli special HJH e la sua tartaruga non appaiono, e fu decisamente una gran perdita :coffee:
  4. .
    SPOILER FINO A EPISODIO finale

    :coffee:
    :coffee: :coffee:
    :coffee: :coffee: :coffee:



    Serve aggiungere altro?

    Pare di sì perché Mid non approva commenti di una sola riga :nooo:
    Se non si fosse capito trovo questo dorama una gran sòla.
    A confronto, Silent è decisamente meglio.
    Ed è una cosa enorme da farmi scrivere.

    Di questo nuovo dorama a tema sordità non riesco a salvare praticamente niente.
    Apprezzai come Takumi Kitamura e Yudai Chiba risultassero molto naturali nell'uso della lingua dei segni, per il resto metto al rogo tutto quanto :f:

    Questo dorama a mio avviso non riesce a gestire nessuna delle tematiche che ha deciso di inserire.
    E parliamo di tematiche non da poco, c'è il tema della sordità, quello della paternità, della maternità, quello del lutto, quello dell'amore tra due persone che hanno 10 anni di differenza, e abbiamo anche il tema del lavoro che esaurisce e consuma fino svuotarti.

    Incominciamo malissimo già dal primo episodio :coffee:
    Trovai onestamente sbagliatissimo il modo in cui Issei si comporta con Suzu la prima volta che la vede.

    Primo le scatta delle foto, senza il suo permesso, e continua anche se lei si mostra infastidita.
    Poi la bacia senza che lei abbia dato alcun consenso e mentre è palesemente ubriaca.
    Onestamente è un NO enorme come una casa :f:


    Da lì, per le solite misteriose leggi doramiche, i due si rivedono al funerale della mamma di lei.
    Perché Issei fa questo lavoro particolarissimo di svuotare e disporre dei beni del defunto secondo le sue volontà.
    E anche qui Issei mostra sinceramente di fare sempre di testa sua.
    Giustificando il tutto con la scusa che "ha una gran passione per il suo lavoro", "è il migliore dell'agenzia", "è sensibile", e quello che vi pare.
    Di fatto Issei fa sempre e solo quello che vuole.
    L'ho trovato dannatamente immaturo, e ancora non ho capito perché Suzu decida di innamorarsi di lui :mu:
    Per carità la sua sordità se la vive benissimo, ma di fatto Issei secondo me ha delle cose irrisolte relative

    alla morte dei genitori, oltre a essere parecchio immaturo in certi comportamenti.
    E del resto è ancora più un ragazzino che un uomo adulto.
    Per quanto la sceneggiatura cerchi di farlo apparire la persona ideale per Suzu


    Suzu dal canto suo mi ha detto poco :mu:
    Lavora in una clinica privata di ostetricia e ginecologia, molto brava nel suo lavoro e con

    una "macchia" nel suo passato di medico.
    Macchia messa tra mille virgolette perché la morte di una sua paziente è una pura e semplice fatalità, non di certo il risultato di un errore medico, anzi in un quadro clinico non proprio facile, riesce a salvare la vita del nascituro.
    Tuttavia Suzu si porta dentro questa cosa e ovviamente il passato si sa che prima o poi ritorna.
    Soprattutto a Doramaland :sese:


    E infatti....


    Il vedovo dopo 10 anni, ancora non si è ripreso dalla morte della moglie, non ha accettato la sentenza con cui il tribunale ha assolto Suzu ed è in cerca di vendetta.


    Su questo punto il dorama si concentra su diversi episodi, per svariati motivi.

    Suzu deve chiudere questo capitolo del passato, possibilmente uscendone ancora più santa di prima.
    Perché il vedovo ha raggiunto picchi di stalkeraggio tali che uno si aspetta una denuncia alla polizia e l'affido della bambina agli assistenti sociali (l'uomo è talmente preso dalla sua vendetta, da abbandonare la figlia in giro. Tra l'altro non si capisce bene ci di cosa campino visto che non riesce a tenersi un lavoro che sia uno), invece Suzu si preoccupa di quanto l'uomo sia solo e quanto vorrebbe aiutarlo.

    L'uomo ha bisogno di aiuto e di corsa ma non sta a Suzu fornirglielo.


    Issei in tutto questo

    può ergersi a paladino che difende la sua amata, non fosse che appunto io faticavo a vederlo nel ruolo.
    Da qualunque lato lo guardassi vedevo un ragazzo parecchio immaturo e pure un po' geloso.


    E qui si inserisce la figura del dottor Shinya Sasaki.
    Figura speculare a quella

    dell'uomo in cerca di vendetta.
    Shinya ha perso sia la moglie che la bambina che aspettavano per complicanze durante il travaglio.
    L'uomo reagisce al dolore in maniera diametralmente opposta a Vedovo.
    Lascia il suo lavoro di ingegnere, per studiare ostetricia e fare di tutto perché la disgrazia che è capitata a lui non si ripeta.
    Se in apparenza Shinya sembra essere andato avanti, in realtà non ha mai elebarato il lutto fino in fondo.

    Shinya oltre a rappresentare l'opposto di Vedevo, aveva anche la funzione di triangolo amoroso tra Shinya e Suzu.
    Solo che lo sceneggiatore, dopo aver suggerito qui e là che Shinya non è del tutto indifferente a Suzu, decide di non andare fino in fondo a questa cosa e opera una sorta di marcia indietro :mu:
    Quindi ci troviamo di fronte a un triangolo alquanto bislacco.

    Vogliamo poi stendere un velo pietoso sulla mancanza di fantasia dello sceneggiatore?
    Suzu quando era ancora una tirocinante aveva, pensa un po' te il caso, assistito proprio al travaglio della moglie di Shinya, e lui l'aveva notata perché tra tutti i medici che erano lì a scusarsi per come erano andate le cose, era l'unica che piangeva.
    E sempre per "caso" :sese: :sese: :sese: finisce a lavorare nella stessa clinica di lei.


    Altra cosa che mi ha fatto storcere il naso è come ci siano svariati personaggi parecchio originali e sopra le righe.
    La loro funzione era quella di rendere l'atmosfera più leggera, di base però li ho trovati soltanto fastidiosissimi.
    Non riesco a salvarne nessuno.

    E sempre per la serie, messaggi sbagliati.
    Mi sono letteralmente rotolate via le ovaie quando lo sceneggiatore decide di

    appioppare una gravidanza imprevista a una delle infermiere della clinica.
    Il problema non è la gravidanza in sè, il problema è come il dorama decida di appioppare alla poraccia un fidanzato nulla facente, che vuole fare lo scrittore ma che di base fa il mantenuto.
    Di fatto è lei che sgobba e porta a casa lo stipendio :coffee:
    E quando una delle colleghe di lavoro che ha invece la fissa per un attore di teatro (?) di cui è grande fan e per cui spende buona parte del suo stipendio (ed è liberissima di farlo dal momento che i soldi sono suoi), le dice che deve vedere il compagno nella stessa maniera e quindi supportarlo nella sua vita di mantenuto, io ho acceso mille roghi :f:


    Concludo dicendo solo questo, a fine visione, con Mid dovevamo decidere cosa vedere dopo.
    Cosa vedere dopo rientrava nella mia quota melassa.
    Ho scelto un dorama in cui il sangue e i cadaveri abbondano a ogni inquadratura :coffee:
  5. .
    CITAZIONE
    Sono curiosa di vedere come lo trovera' Hanajima. :roftl_drop:

    Non mi ha convinta :fugge:
    Sono qui che cerco di ricordare qualcosa del film...ma è rimasto pochissimo nella mia memoria tutta buchi e falle.

    Come già detto da Mid, adoro i retelling delle fiabe.
    Soprattutto quando sono fatti bene, ecco per me questo film non rientra in questa categoria.
    Lo spunto iniziale non è male, per me il problema è proprio l'intero sviluppo :hmm:

    Mi ritrovo con questa manciata di personaggi presi da due fiabe e buttati in una storia decisamente sopra le righe.
    Il problema non è tanto la storia sopra le righe, anche se ammetto che


    la fata madrina a cui riescono gli incantesimi a metà, non mi ha convinta appieno e a tratti l'ho trovata eccessiva e anche un pelino irritante.
    Ci sta però che sia anche un fattore culturale, magari per lo spettatore nipponico era divertentissima.
    Io onestamente l'avrei resa meno una macchietta :hmm:

    Altro personaggio che mi ha irritato un po' è stata la matrigna di Cenerentola, che si sa non è che sia mai stata simpaticissima, ma tutte queste allusioni sul fisico avvenente della figlia, le ho trovate ripetitive e poco originali


    In linea generale trovo che un po' tutti i personaggi soffrano di una scrittura che non dona loro alcuna profondità.
    Non è che mi aspettavo, personaggi di grandissimo spessore ma scritti un pelino meglio sì.
    Non riesco a salvarne nessuno :nooo:

    E' un filmettino leggero, colorato, sopra le righe e tutto il cucuzzaro, utile come tappabuchi anche se in giro ci sono tappabuchi migliori, secondo me :roftl_drop:
  6. .
    Potevo non guardare un film che ha per tema centrale il sumi-e?
    Ovviamente no!
    Mi ha sempre affascinato questo tipo di pittura, tanto che ho pure acquistato qualche libro al riguardo per conoscere qualcosa di questa tecnica.
    Ovviamente i miei tentativi, di padroneggiare "i 4 gentiluomini" (le pennellate base da cui si parte) sono falliti tutti piuttosto miseramente :roftl:

    Nel sumi-e non basta solo padroneggiare le pennellate, occorre anche saper preparare l'inchiostro (lo vendono anche già pronto ma un vero professionista se lo prepara da solo), occorre saper calibrare la giusta quantità di acqua sia per diluire il colore, sia per caricare il pennello e via discorrendo.
    Poi c'è l'impugnatura, l'inclinazione e tutto il resto, una varietà infinita di pennelli di varia grandezza.
    Senza contare che non ci sono linee guida a guidare il disegno.
    Il pennello poggia direttamente sul foglio bianco e sta all'abilità dell'artista azzeccare le giuste proporzioni.

    In questo film il sumi-e diventa mezzo di guarigione per entrambi i due protagonisti.

    Sousuke si porta appresso
    un grosso dolore, che non ha elaborato ancora del tutto, e non sa cosa fare nella vita.
    Si sente perso, senza una precisa rotta da seguire.


    Kaya si sente persa come artista,
    padroneggia la tecnica in maniera eccellente ma i suoi dipinti per quanto belli mancano di vitalità.


    Entrambi sono quindi alla ricerca di sè stessi.
    Sousuke si ritrova un po' per caso a praticare il sumi-e, ne è affascinato ma non ha mai pensato di cimentarsi.
    Non si sente pronto, e forse forse manco troppo convinto di voler impegnarsi sul serio in questa tecnica.

    Sousuke quindi accetta di prendere lezioni come semplice studente, nulla di più.
    E' un modo come un altro, per tenere la testa impegnata in qualcosa, che non sia il grande vuoto che sente dentro di sè.

    Il film è quindi un viaggio di elaborazione, soprattutto per Sousuke.
    Devo dire che ho apprezzato assai come

    non ci sia stata nessun risvolto romance tra lui e Kaya.
    I due ragazzi si aiuteranno a vicenda, Kaya sarà con lui quando Sousuke deciderà di elaborare il lutto e riprendere in mano la propria vita.

    Sousuke, seppur solo come tramite, la mette in condizione di insegnare ad altri ragazzi per puro divertimento.
    Nessuno di loro vuole eccellere, sono dei semplici appassionati, si divertono, dipingono spontaneamente senza pensare alla precisione del tratto, all'equilibrio.
    Puro e semplice piacere.


    In conclusione, ho trovato questo film davvero gradevole, sia per la parte dedicata al sumi-e che risulta piacevole da seguire anche per chi ne sa zero, sia per le vicende personali dei due protagonisti.
    Se il manga arrivasse anche in Italia, probabilmente lo leggerei molto volontieri (pare si concluda in soli 4 numeri, che è un ottimo incentivo alla lettura :roftl_drop: ).
    Se non sapete nulla su questa tecnica di pittura, questo film potrebbe essere un buono spunto iniziale da cui partire.

    Dategli una possibilità! :corre:
  7. .
    Come Mid anche io trovo questo film decisamente sopra le righe e caleidoscopico.
    E' un film che non si prende troppo sul serio ma che è capace di infilare, momenti seri senza per questo snaturare la natura scanzonata che pervade tutta la storia.
    Il film mi ha presa sin dall'inizio e non ho patito affatto la lunghezza.
    Il ritmo c'è e tiene bene.
    Come Mid anche anche io sono rimasta sorpresa dalla capacità di Greg Hsu ti recitare scene altamente imbarazzanti senza battere ciglio.

    Non ci viene risparmiato decisamente nulla :roftl:

    Wu Ming Han e Mao Mao sono agli antipodi.

    Omofobo e grezzo il primo, impegnato nel sociale e omosessuale il secondo.


    L'incontro tra i due avviene "per caso" :sese: :sese: :sese:

    Il poliziotto è alle prese con un caso di spaccio, Mao Mao è appena trapassato a causa di un incidente e non è passato oltre.
    La nonnina di Mao Mao, intenzionata a rendere felice il nipote morto scapolo, organizza un matrimonio post mortem, con tanto di ricerca del candidato perfetto.
    Per come sono state organizzate le cose, in effetti chiunque poteva raccogliere la famosa busta rossa :sese:
    La raccoglierà Wu Ming, a cui non frega assolutamente nulla.

    Tuttavia il fato si è messo in moto e Wu Ming impararerà presto che è meglio capitolare e convolare a nozze.

    Altrimenti sarebbe morto prematuramente per tutta una serie di infinite sfighe che hanno iniziato ad abbattersi su di lui.


    La convivenza parte subito con il piede sbagliato :roftl:
    Mao Mao userà tutte le sue capacità per addomesticare un riottoso Wu Ming :patpat:

    E mentre questa strana coppia impara a conoscersi, noi scopriamo come in realtà

    la morte di Mao Mao non sia una cosa a sè stante ma che si collega per vie traverse proprio al caso di spaccio che segue Wu Ming.


    Il film quindi mescola, a mio avviso piuttosto bene, tutta la parte legata alle indagini, con la vita di Mao Mao.
    La nonna di Mao Mao è adorabile, è lei che pensa al matrimonio fantasma, è lei che ha sempre lottato per i diritti del nipote, ed è sempre lei che cerca di far ragionare il padre di Mao Mao, che vive malissimo l'omosessualità del figlio.

    E anche qui il film con poche scene, ci fa capire quanto

    il padre di Mao Mao fosse riuscito in realtà a fare un enorme passo per accettare il figlio e superare il suo pregiudizio nei confronti dell'omosessualità.
    Va a conoscere il "fidanzato", scoprendo però che non ha intenzioni serie, cerca di proteggere il figlio dalla verità opponendosi con fermezza alla loro relazione; e quando il figlio ormai non c'è più, è disposto a supplicare l'ex fidanzato affinché accetti di sposarlo post mortem per renderlo felice.


    In conclusione, per me questo film merita decisamente una possibilità.
    Ribadisco ancora una volta che il film va affrontato con una mente aperta al delirio totale che impera :roftl: ma che, sempre mio parere personale, funziona alla grande.
    Consigliato!

    :corre:
  8. .
    SPOILER FINO A EPISODIO finale


    A fine visione di questo dorama, che trovate comodamente su Netflix, posso dire che non mi è dispiaciuto.
    Non è un dorama perfetto ma nel suo genere si lascia guardare.

    Ho trovato che il vero punto di forza di questo dorama sia il personaggio di Makiko Mitarai.
    E' un personaggio che schifi e odi senza riserve XDD e l'attrice è davvero brava nel portarla in scena.

    A fine visione devo dire che ho trovato il personaggio di Makiko molto più sfaccettato di quello che poteva sembrare inizialmente.

    E' una donna che

    non ha mai dimenticato il primo marito che l'abbandonata, ha difficoltà a sbarcare il lunario, è invidiosa della raffinatezza innata di Satsuki e dell'agiatezza in cui vive.
    Il tutto parte con il desiderio di emularla e di apparire più raffinata e meno sciatta, per poi arrivare a desiderare sempre di più.
    Inzia con il rubare vestiti, gioielli, alcuni li impegnerà addirittura e mano mano che la cosa procede inizia anche a detestare questa donna che ha una vita perfetta e che osa pure lamentarsene.


    E' facile pensare che

    sia lei la responsabile dell'incendio, come farebbe un cuculo ha scalzato fuori dal nido le figlie di Mitarai per far crescere nell'agio i propri figli e per avere finalmente la stessa vita agiata di Satsuki.


    Mano a mano che gli episodi procedono, Makiko fa di tutto per guadagnarsi le antipatie dello spettatore,

    ma come dicevo inizialmente è un personaggio decisamente più sfaccettato.
    Non ha mai dimenticato il primo marito, è protettiva con i figli e allo stesso tempo li affossa e soffoca.
    La sua vita perfetta è un'impalcatura fragilissima che poggia su bugie e controllo.

    Makiko è anche quella che non ha paura di tenere testa alle snobbissime cognate. Lì onestamente l'ho apprezzata assai mentre le rimetteva al loro posto.


    Ma soprattutto Makiko ha questa innata capacità di

    cadere sempre in piedi :roftl_drop:
    Nemmeno l'essere sbugiardata sui social, la ferma e rinascerà dalle sue ceneri social in una nuova versione :roftl:


    Anzu si trova a dover tenere testa a questa donna formidabile, e guadagnarne la fiducia :sese:

    Onestamente se a un certo punto Kiichi non avesse deciso di darle una mano, credo che avrebbe faticato di più a raggiungere l'obiettivo.
    Tuttavia Anzu è anche una ragazza dalle mille risorse e riesce a rendersi indispensabile per Makiko sotto diversi aspetti.


    Kiichi&Shinji e Anzu&Yuzu come coppie di fratelli appaiono agli antipodi.

    Anzu e Yuzu

    hanno fatto fronte comune dopo la tragedia che ha colpito la famiglia.
    Hanno serrato i ranghi e unito le forze per prendersi cura della madre e per scoprire la verità dietro l'incendio che ha mandato in frantumi la loro famiglia.



    Kiichi e Shinji

    sono l'esatto opposto.
    Uno recluso in casa per sua volontà, rifiuta ogni contatto con l'esterno.

    Shinji sembra godersi di più la vita universitaria, tuttavia disprezza il fratello perché hikkikomori e lo ritiene un fallito.


    Tuttavia

    Kiichi si tormenta per svariate ragioni, dall'ingerenze della madre nella sua ammissione alla facoltà di medicina, alla certezza che un membro della sua famiglia è responsabile dell'incendio.

    Shinji sceglie di fingere che la vita agiata che conduce sia perfetta per lui, seppellendo in profondità la verità.


    Ecco devo dire che solo su una cosa il dorama ha richiesto un notevole atto di fede da parte mia, ovvero

    la rivelazione che sia proprio Satsuki a sbugiardare sui social Makiko, postando foto di chi sia in realtà a pulire e cucinare in casa Mitarai.
    Io mi chiedo ancora chi ha scattato quelle foto e come Satsuki se le sia procurate, visto che non si muove dal suo letto di ospedale :roftl:


    Mitarai Osamu invece è un uomo decisamente non pervenuto, il mio disprezzo per lui è sommo :coffee:

    In definitiva consiglio questo dorama? Direi proprio di sì.
    Makako Mitarai merita tutta la vostra attenzione, certo poi c'è anche la questione della vendetta e della verità da scoprire, ma... lei signor* è superba nel suo essere spronza.
    Cosa aspettate? Andate ad ammirarla :corre:
  9. .
    SPOILER FINO A EPISODIO finale


    Ammetto che l'approccio a questa seconda stagione, partiva da presupposti poco ottimistici.
    Temevo un allungamento del brodo gestito malissimo, inutile e di cui se ne poteva fare a meno.
    E invece le Hong mi hanno stupita :mu:

    Sono riuscite a non mandare in vacca tutto quanto :susuvai:
    Ora non è tutto perfetto ma i 10 episodi non sono stati affatto un inutile riempitivo.
    Come prima cosa ho apprezzato assai questa vena un po' dark che

    avvolge Jan Uk, che ritorna dal mondo dei morti grazie al potere della pietra del ghiaccio e al suo esserne il predestinato.
    Jan Uk è profondamente cambiato, dagli eventi, dalla sua nuova condizione di prescelto e dal vuoto che la scomparsa della sua amata ha lasciato dietro di sè.
    E' il mago più potente di tutti, l'unico che può usare la pietra e gestirne l'enorme potere per dare la caccia ai muta anime, perciò è solo.

    Vuoi perché appunto tutti lo temono e allo stesso tempo invidiano il potere che controlla, vuoi perché, pur essendo il predestinato, la pietra richiede un prezzo da pagare.
    Insomma Jan Uk è il Watanuki di Daeho, quindi passa le notti sveglio, avvolto in un gelo costante, dormendo poco e male perché tormentato continuamente dagli spiriti attirati dal potere della pietra.
    Insomma una vita di mierda



    Dall'altro lato abbiamo Bu Yeon.
    Premetto che il cambio di attrice per questo personaggio, mi aveva lasciato parecchie perplessità e avevo qualche pregiudizio.
    Mi ci è voluta qualche puntata per abituarmi al cambio.
    Se devo scegliere tra

    Mu Deok e Bu Yeon, pur sapendo che alla base sono la stessa persona, tendo sempre a preferire Naksu versione serva che versione figlia nobile.

    Per carità, ci sono stati frangenti in cui ho proprio percepito emergere Mu Deok in Bu Yeon, in qualche frase, in qualche posa ma è stato tutto breve e annacquato.


    Comunque sia il cambio di attrice è stato gestito abbastanza bene, è necessario qualche atto di fede? Sì anche perché


    il Maestro Lee ci ha messo lo zampino, e spesso elargerà spiegazioni e verità a seconda della convenienza del momento.
    In una parola se c'è bluffare lo farà, se c'è da rimescolare le carte in tavola pure.
    Senza guardare in faccia a nessuno.

    Lo si ama, lui e il suo tè della castità :roftl:


    Anche in questa seconda parte, apprezzai tantissimo come sempre, la bromance che colava a fiumi tra Jan Uk e Principe :heart: :roftl_drop:

    Principe in particolare poteva risultare facilmente antipatico, essere una spina nel fianco, e un grandissimo rosicone.
    Invece pur nella sua meschinità che faceva capolino a tratti, Principe si fa amare facilmente.
    E onestamente trovo che

    sia degno della corona e di guidare il regno.
    E' perfetto? No. Tuttavia rispetto ai genitori,e nonostante le sue debolezze, Principe mi risulta davvero degno di essere a capo del regno, e non brama la pietra per inseguire l'eterna giovinezza (comel a madre), o al potere assoluto (come il padre), anzi su di lui le parole melliflue di Jin Mu fanno poca presa.
    Mi è un po' spiaciuto che non abbia ancora trovato una fidanzata :roftl_drop:


    Parlando di Jin Mu, non sarà il villain del secolo ma gli va riconosciuta

    la capacità di saper toccare le corde giuste, di saper sfruttare la brama altrui per i proprio scopi.
    Jin Mu ha questo desiderio di rivalsa nei confronti della sorellastra che lo spingerà a cicciare fuori fino all'ultimo pur di veder la famiglia JinCosa andare in mille pezzi.

    Vi dirò che la sua uscita di scena tra le fiamme (che da grande estimatrice di roghi purificatori, apprezzo sempre) non mi ha soddisfatta.
    Mi è parso un modo un po' frettoloso per chiudere l'intera faccenda.


    Ammetto poi, di non aver capito nulla sulla questione dell'uccello di fuoco :mu:
    Le Hong non mi hanno fornito spiegazioni adeguate, molto male :coffee: :roftl:
    Sono diversi i punti (e mi riferisco al dorama nella sua interezza) in cui le Hong sorvolano alla grande, fornendo spiegazioni approssimative o nebulose.
    Non so se per motivi tecnici, del tipo "Abbiamo solo 10 episodi extra e non possiamo farci stare tutto!" o se semplicemente non sapendo bene cosa inventarsi, hanno preferito rimanere sul vago.

    Altro aspetto che avrei voluto un filino diverso è

    l'elevato numero di sopravvissuti :mu: :roftl_drop:
    Io mi aspettavo delle dipartite!
    Carino il finale alla tarallucci e vino, ma avrei preferito avere dei morti perché comunque sia sto famoso uccello di fuoco si era risvegliato e la famiglia JinCosa non era più in grado di mantenere in equilibrio tutti gli oggetti magici della grotta.

    E invece....


    Quindi in definitiva, io promuovo questo dorama.
    Non è perfetto, sicuramente ci sono diverse cose che potevano essere gestite diversamente, ma al di là di questo intrattiene ed è tutto sommato, un buon fantasy.

    Vedevateloh! E' anche comodamente disponibile su Netflix :corre:
  10. .
    SPOILER FINO A EPISODIO finale


    Confesso immediatamente che non so bene come commentare questo dorama senza fare spoiler :nooo:
    Quindi io vi avviso leggete a vostro rischio e pericolo.

    Allora parto subito col dire che per un bel pezzo questo dorama mi ha lasciata con le idee confuse.
    Ero partita con una certa idea in testa, e il dorama non faceva altro che remarmi contro.
    Quindi a tutti coloro che non lo hanno ancora visto, partite dal presupposto di guardare questo dorama da una prospettiva diversa.

    La mia prospettiva iniziale, che mi ha accompagnata per un bel pezzo, è stata quella

    dei viaggi nel tempo.
    Quindi guardavo i vari episodi basandomi su questo presupposto.
    Cercando di capire dove fossero seminati gli indizi necessari per comprendere le regole alla base di questo viaggio.
    Ovviamente non ne ho trovati :patpat:



    Che frustrazione! :roftl_drop:

    A un certo punto ho rinunciato a

    questa idea dei viaggi del tempo, che tra l'altro mi pareva anche gestita malissimo :patpat: :roftl_drop:


    No, se ve lo state chiedendo, non mi aveva sfiorato il pensiero che

    i viaggi del tempo non erano la chiave di lettura per comprendere questo dorama :busta: :roftl_drop:


    Accantonata questa idea, il resto della visione è stato passivo.
    Non fraintendetemi, la visione di questo dorama non è stata una perdita di tempo, semplicemente venendo a mancare quell'elemento lì, mi sono limitata ad osservare i vari avvenimenti.


    Questo dorama è un viaggio,

    non saprei come altro definirlo, che la protagonista compie per ritrovare sè stessa.
    Un viaggio nel buio totale, nel dolore, nella voglia di annullarsi e sparire, per poi finalmente trovare l'uscita che la porta finalmente fuori dal buio in cui l'Orco l'aveva trascinata e rinchiusa.



    Ora messa così sembra quasi che

    Lin Chen Xi riesca a superare tutto brillantemente.
    Invece NO.
    Riemerge dalle tenebre, ritrova la forza di ricomiciare a costruire la sua vita ma è un percorso lungo, lento e non definitivo.
    Deve costruire una nuova sè stessa sulle macerie di ciò che era e che è stato, ogni giorno.
    Facile? Per nulla.


    Li Chen Xi quindi

    ci porta con sè in questo viaggio all'interno del suo dolore e della sua psiche.
    E' un viaggio lento, doloroso, sono tanti i frammenti da raccoglieree collocare, sono tante le schegge che possono ancora provocarle dolore e così via.
    Li Chen Xi deforma la realtà per autodifesa, e l'incontro con un altro Orco acuisce questo meccanismo di difesa, aumentando gli episodi dissociativi.
    LCX distorge la realtà, la riscrive, la forza, in qualche modo può punire chi l'ha fatta soffrire senza però lasciarsi tutto alle spalle, senza poter cancellare davvero tutto quello che è successo.


    Questa opera di

    riscrittura del suo passato, a un certo punto fallisce.
    La realtà virtuale in cui è scivolata, si incrina e va in mille pezzi e in qualche modo la libera.
    Non è che di improvviso è guarita, non è che di improvviso ha cancellato come per magia le violenze subite.
    Semplicemente osserva il suo dolore, il suo passato con una consapevolezza diversa.
    Non può cambiare le cose, non le può sistemare del tutto ma può gettare le basi per un nuovo inizio.


    Quindi in definitiva, lo consiglio? Sì.
    Sappiate che per un certo tempo vi sentirete disorientati, in alcuni momenti vi parrà che la sceneggiatura se la stia prendendo comoda, e soprattutto ci sono situazioni pesanti.
    Quindi ecco, in particolare su questo punto, ci sono aspetti che possono essere triggeranti, tenetelo a mente prima di lanciarvi nella visione.
  11. .
    SPOILER FINO A EPISODIO finale


    Arrivata alla "conclusione" di questo dorama posso dire "idea interessante, Kimutaku convincente nel ruolo ma per me è NO".
    Lo spunto di partenza è buono, lo sviluppo narrativo è un po' un disastro.
    Lo schema si ripete sempre uguale, con il caso di turno che viene risolto abbastanza velocemente.
    Non è che per forza un dorama episodico sia il male, ma qui sono diversi gli aspetti di questa episodicità che non funzionano.
    Sia che ci troviamo all'accademia di polizia, sia che ci troviamo nella sezione omicidi.

    Nell'accademia di polizia lo schema narrativo era sempre lo stesso:

    a turno uno degli allievi si rivelava essere uno psicopatico o comunque fortemente disturbato, Kazama con i suoi metodi ruvidi e spicci oltre a fare lezione e bacchettarli senza pietà, vigilava come un falco pronto a intervenire per eliminare il pericolo alla radice e forgiare il resto della classe.

    All'ennesimo allievo che tirava fuori il peggio di sè, uno si stufa.


    Con il dorama non è che vada meglio.
    Non siamo nell'accademia e gli eventi narrati accadono ben prima che Kazama decida di diventare un istruttore per aspiranti poliziotti.

    Da una parte abbiamo diversi aspiranti investigatori, che necessitano di essere forgiati dall'inflessibile e sempre ruvidissimo Kazama.

    Sono, caratterialmente parlando, diversi tra loro.
    Tutti però hanno un proprio punto di forza, che Kazama individua quasi subito durante la formazione e su cui lavorerà per raggiungre il risultato finale.

    E fin qui tutto bene, il problema è che pare che tutti siano dotati di questo senso infallibile nel decidere se il presunto colpevole di turno sia "bianco" o "nero".
    E a me questa cosa ha sempre fatto ridere.
    Kazama ha anni di esperienza alle spalle e quindi ci sta che abbia una vista più acuta nell'analizzare la scena del crimine, o nel leggere i comportamenti e il linguaggio del corpo dei possibili sospettati.
    Gli aspiranti investigatori convincono decisamente meno.
    Tuttavia a parte il "sesto senso", i casi si risolvono con la raccolta delle prove, ricostruendo la vita della vittima, i suoi contatti e tutto il cucuzzaro.
    In questo dorama invece la scientifica fa da mera comparsa e le indagini paiono sempre un po' raffazzonate e veloci.

    Lo sceneggiatore spesso copia dall'episodio precedente, modificando qualche dettaglio, per costruire l'episodio nuovo.
    Il risultato finale è quello di un caso che risulta banale, noioso e poco credibile.
    Onestamente avrei preferito meno casi, meno investigatori da forgiare e un lavoro più accurato e preciso nel costruire sia il colpevole che il caso di turno.


    Poi abbiamo il CASO, che ovviamente è la parte interessante di tutta la storia ma che viene sviluppato con il contagocce.
    Peccato.

    In definitiva non mi sento di consigliare la serie (includo anche gli episodi speciali).
    Per quanto lo spunto iniziale sia buono, il suo sviluppo è parecchio altalenante.
    Kimutaku come al solito, non ha problemi a portare a casa il risultato, ma per me non basta.
    Piuttosto vi consiglio di guardarvi una serie crime americana random :coffee:
  12. .
    SPOILER FINO A EPISODIO finale

    La serie è a metà tra una ricostruzione dei fatti accaduti e un dorama.
    L'azione si svolge principalmente all'interno della centrale nucleare, in una ricostruzione minuziosa di cosa è successo dopo il terremoto, e soprattutto dopo lo tsunami che ha colpito Fukushima.
    Tutto ciò che si trova all'esterno della centrale, non cade sotto la lente della ricostruzione se non parzialmente.

    Il fatto che lo tsunami abbia travolto non solo la centrale nucleare ma anche interi centri abitati viene praticamente omesso, fa sembrare quasi che gli unici sfollati che vediamo si trovino lì perché si trovavano alla centrale nucleare.
    Mentre sappiamo bene come quell'ondata nera abbia lasciato dietro di sè un numero enorme di vittime e distruzione.

    Tuttavia lo scopo del dorama è proprio concentrarsi su quanto è successo all'interno della centrale nucleare, concendo allo spettatore di osservare di quando in quando l'operato del primo ministro e del suo entourage e la gestione della catastrofe da parte della Tepco e tagliando fuori completamente (con qualche piccolissima eccezione) l'intera cittadinanza.

    Il focus quindi è tutto

    sull'abnegazione e lo spirito di sacrificio degli operatori della Tepco, sia di quelli all'interno che cercano di fare del loro meglio per tenere in funzione la centrale, sia di quelli all'esterno che devono aiutarli a coordinare le operazioni in un contesto alquanto complesso e difficile.
    Raggiungere la centrale non è semplice per vie delle strade ostruite dai detriti, recuperare il materiale o i mezzi necessari per operare e mettere in sicurezza la centrale è un'impresa complessa e che spesso fallirà miseramente.


    Dall'altro lato invece abbiamo

    gli alti papaveri della Tepco che sono invece tutti focalizzati sul salvare la faccia, senza smuovere il culo dalle loro poltrone e tenendosi ben lontani dal disastro.
    Non si fa fatica a detestarli mentre impongono le loro richieste a Yoshida che invece sta cercando seriamente di fare il suo lavoro e di salvare il personale della centrale.


    Il primo ministro invece

    passa il suo tempo a gestire l'icidente dal punto di vista diplomatico, esigere risposte, a incazzarsi e a prendere nota di quanto alcune persone siano decisamente inette e inutili.
    Vogliamo parlare del tizio che non sa una cippa lippa di come funziona una centrale?
    Di come il dettagliatissimo manuale a cui tutti fanno riferimento, non prendeva in considerazione uno tsunami di quelle proporzioni e forza distruttiva?
    Di come senza procedura, manuale e così via, senza insomma che tutto sia codificato minuziosamente, la maggior parte di loro va in crisi e non sa bene come fare?


    Uno dei punti di forza del dorama è proprio la capacità di

    farti sentire l'angoscia che permea i giorni successivi al disastro.
    Di farti percepire la paura che accompagna costantemente chi è rimasto dentro alla centrale, di quanto si soffocasse dentro quelle tute e così via.


    Tuttavia proprio questo punto di forza diventa quasi il punto debole del dorama in certi momenti.

    In definitiva comunque è un dorama che consiglio.
    Va visto con la giusta predisposizione d'animo perché oggettivamente non è una visione leggera.
  13. .
    Potremmo riassumere tranquillamente il film in una sola frase "mai 'na una gioia".
    Ve lo dico subito questo film non gronda allegria manco per sbaglio, quindi va visto con la giusta predisposizione d'animo.

    In questo film tutti i protagonisti hanno qualcosa che li porta ad essere visti come "diversi" dalla società.

    Rie è

    divorziata, con un figlio a carico e uno perso prematuramente, che è tornata a vivere con la madre.
    Insomma per la società ha fallito come donna e se vogliamo pure come madre.

    Rie quindi deve cercare di superare il profondissimo dolore che prova per la perdita del figlio più piccolo, gestire la madre che non riesce a superare il lutto per il marito e un figlio pre adolescente


    Daisuke è

    un uomo schivo, timido e taciturno, quasi desideroso di essere invisibile.
    Si intuisce quasi subito che è un uomo che ha subito un profondo trauma, cosa ci sia alla base di esso verrà svelato piano piano.
    Daisuke non è chi dice di essere, e il suo indossare un'identità che non è la sua è l'unico modo che ha per ricostruirsi una vita, lontano dal giudizio di una società impietosa.

    A Daisuke viene concesso un breve periodo di felicità con Rie, e lo vediamo trasformato in padre amorevole e attento e con l'animo decisamente più sereno.


    Infine l'avvocato

    la cui vita appare perfetta.
    Ha una bella casa una famiglia perfetta ma anche lui subisce il continuo pregiudizio del suocero in primis e della società dopo per le sue origini coreane.
    Non importa se la sua famiglia vive in Giappone da tre generazioni, se il suo nome e cognome sono giapponesi, se si sente giapponese.
    Le sue origini saranno sempre la prima cosa che gli viene ricordata dal suocero.

    A questo si aggiunge la gelosia della moglie.
    Quale beffa per lui quando scopre che è proprio la moglie a mettergli le corna :patpat:


    Insomma in questo film non c'è una sola identità da scoprire, non c'è solo il mistero di Daisuke da risolvere.
    Il film è decisamente introspettivo, non aspettatevi un ritmo serrato mano a mano che le indagini del nostro avvocato proseguono.

    Il finale del film non è solo ambiguo ma anche per certi versi spiazzante.
    Visione decisamente interessante :corre:
  14. .
    CITAZIONE
    Diciamolo subito: chi ha visto dorama come Chuno sa perfettamente cosa succederà alla Consorte e ai figli del Principe Ereditario.

    :sese: :sese: :sese:

    Poi ci sono io che non ricordo mai una fawa :corre:

    Non è rimasto molto da aggiungere dopo il commento di Mid, e oggettivamente se non siete smemorati come me, sapete già cosa aspettarvi da questo film.

    La "novità" in questo retelling è proprio rappresentata dal protagonista, e dalla sua

    cecità che inaspettatamente gli apre le porte dell'infermeria reale.
    Kyung Soo pensa giustamente di aver fatto jackpot.
    Ha un fratellino dalla salute fragile di cui prendersi cura, e pochi soldi per mantenere entrambi.


    Quindi parte con grandi speranze alla volta del palazzo reale.
    Finalmente la ruota della fortuna gira per il verso giusto :sese: :sese: :sese:

    Una volta giunto a palazzo,

    riceve subito un caldo benvenuto, 5 minuti lì dentro e viene bullizzato all'istante da un ragazzino.
    La sua cecità lo rende un bersaglio facile.


    Tuttavia presto si fa notare per la sua bravura con l'agopuntura e

    viene presto scelto per occuparsi direttamente della famiglia reale.


    Insomma cosa può andare mai storto? :patpat:

    Kyung Soo

    diverrà testimone, suo malgrado della morte del principe ereditario.
    Il velo che di giorno oscura i suoi occhi, viene sollevato nel modo più brutale possibile, sul volto sofferente e in agonia del principe ereditario.
    Non c'è solo l'orrore di assistere a un omicidio e non lasciar trasparire nessuna emozione per non morire a sua volta, c'è anche la consapevolezza di aver perso un "amico".
    Tra i due si era instaurato un rapporto di stima reciproca, ovviamente sempre rispettosi dei loro rispettivi ruoli.
    Senza contare che ha un fratello fuori da palazzo da proteggere, ancora più di prima.


    Kyung Soo quindi è lacerato in due

    fuggire da palazzo o fare tutto quello che può perché la verità sulla morte del principe trionfi?


    Inutile dire che a palazzo

    la ragnatela è enorme e i predatori tanti.
    KS e la famiglia del principe ereditario sono caduti in una trappola enorme.
    Ogni tentativo fatto per tentare di fare giustizia e deporre il re, cadono nel vuoto.
    Del resto la storia non può essere cambiata.
    Anche se come KS, uno spera fino all'ultimo di poter vedere un finale diverso.



    Ammetto che anche io come Mid, fatico un po' a capire come

    KS riesca a uscire vivo da palazzo, il fatto che venga risparmiato richiede una certo atto di fede.
    Così come il suo ritorno temporaneo a palazzo, dove nessuno lo riconosce e dove può tranquillamente vendicare la morte del principe ereditario.

    Atto di fede a parte, KS versione vendicativa ci è piaciuto.


    In conclusione, consiglio questo film?
    Ovviamente sì.
    Se non siete smemorati come me, saprete già come andranno a finire le cose, ma l'intrigo di palazzo è comunque interessante da seguire, un sacco di volti noti si sprecano tra dottori, ministri e famiglia reale.

    Insomma vedevatelo :corre:
  15. .
    CITAZIONE (Midwinter @ 3/7/2022, 23:27) 
    Vedo ora che e' un dorama delle Hong sisters. :animavia:

    Passo sicuramente :corre: :corre: :corre:

    :sese: :sese: :sese: :sese:



    Indovinate chi ha visto questa prima parte?

    SPOILER FINO A EPISODIO finale


    Parto subito dal fondo, a me questa prima parte è piaciuta :mu:
    Non grido al capolavoro fantasy, eppure nel suo genere non è affatto male.
    Ammetto che non so bene cosa aspettarmi dai restanti 10 episodi extra che compongo la seconda serie.
    Quindi il rischio che le sorelle Hong mandino tutto in vacca, resta alto.
    Va detto però che sono riuscite finora gestire la trama come si deve.
    Il parco dei personaggi è nutrito ma non eccessivo, insomma non ci si perde per strada.

    Un po' come Jaemini, anche io fatico un po' a trovarci del plagio o appropriazione culturale.
    Si sono chiaramente ispirati ai fantasy cinesi, è inutile negarlo.
    Tuttavia le polemiche mi appaiono un po' esagerate, senza contare che sono due culture che in passato hanno avuto parecchi punti di contatto.

    Andando oltre, dicevo che la storia è interessante e secondo me bilancia bene i momenti leggeri con quelli più seri.
    I due attori principali funzionano insieme, non saranno la coppia doramica dell'anno ma li ho seguiti con piacere.
    Tuttavia posso dire che la mia attenzione si è spesso concentrata

    sulle dinamiche amorose tra Kim Do Joo e Park Jin? :roftl:


    Indubbiamente il mistero che ruota intorno a questa alchimia delle anime, pratica proibita perché ritenuta pericolosa, è quello che cattura maggiormente l'attenzione.
    C'è proprio un puzzle da ricostruire, per capire come funziona questa trasmigrazione, come siamo arrivati alla situazione attuale ecc.
    Il dorama risponde a buona parte delle domande, lasciandone qualcuna fuori, suppongo troveranno una risposta nella seconda parte.

    Venendo al parco cattivi...
    I personaggi negativi sono diversi, tuttavia trovai che

    Jin Mu non è poi così male come villain.
    E' un tipo vendicativo, che non dimentica chi ritiene gli abbia fatto un torto e che non ha mai vissuto bene il suo essere il "figliastro di".
    Onestamente non è stato male seguirlo, mentre cercava di raggiungere il suo scopo, tramando nell'ombra e cercando di mettere in scacco tutti quanti.
    In primis Park Jin, poi la sorellastra.


    Non vado oltre con il mio commento, perché ho ancora 10 episodi da vedere per considerare conclusa questa storia.
    Finora come prima parte per me prende la sufficienza senza problemi.

    E ora sotto con la prima puntata della seconda parte :corre:
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