Vampire Prosecutor

Ce n’era proprio bisogno?
Il fatto che il procuratore sia un vampiro non aggiunge nulla alla storia a parte le sue capacità paragnostiche attivate alla vista della scena del crimine e/o ingerendo il sangue delle persone morte - una sorta di psicometria con gli occhi e/o lo stomaco invece che con le mani mah ... - usate per semplificare la soluzione di casi abbastanza trucidi e in gran parte taglia e incolla di serial americani - ce ne sono un paio da plagio palese … nel passato ho avuto una fissa per Horatio Caine, lo ammetto - e per ovviare alla scarsezza di mezzi della sceneggiatura e della produzione.

Insomma, è troppo facile fare un poliziesco in questo modo.
E spero non pensassero di citare il tenente Colombo giacché spesso il colpevole è definito sin dall’inizio dell’episodio …
Sembra un po’ CSI dei poveri ambientato in Corea, ma è comunque meglio sceneggiato e recitato rispetto agli omologhi italiani …

d’accordo, non ne ho mai visto uno ma ho visto la pubblicità …

a parte qualche pallido accenno nel primo episodio e qualche fotogramma qua e là, si svolge in sostanza tutta nelle ultime due puntate – comunque le migliori della serie – e l’ho trovata banale – avevamo capito tutti che i vampiri assassini erano il capo e la sorella - e completamente slegata dalla trama orizzontale.
Ho avuto l’impressione di vedere un drama fino alla puntata dieci e un altro le ultime due.
E’ mancato totalmente l’amalgama tra il poliziesco e la trama vampiresca, non si è creata la suspense nello spettatore di voler sapere perché e per come il procuratore era diventato così.
Questo è un altro evidente limite di questo dorama.

Il finale - i kvampiri piagnoni muoiono se gli spari? Affogano? – temo sia preludio di una futura seconda serie che, per ciò che mi riguarda, non seguirò assolutamente

la sceneggiatura è un susseguirsi di scopiazzature di serial americani – anche il bar del sangue stile True Blood ci tocca … - priva di originalità e priva dell’ironia che forse ne avrebbe fatto un buon prodotto citazionista.
Se devo, preferisco vedere gli originali.

Chi non segue il genere, potrebbe, invece, trovare interessante la trama anche perché è un buon prodotto rispetto alle schifezze che circolano, con una bella regia e con fotografia e montaggio sicuramente innovativi per un Kdrama.
E’ un drama atipico girato con un po’ di criterio, si vedono la ricerca del ritmo e la ricercatezza nell’uso delle immagini sporche e sfilacciate.

Yun Jung Hoon è piacevole da guardare e nella recitazione.
E’ dai tempi di YAB che non vedevo un kajal così donante.
E veste in modo faigo per essere il protagonista di un kdrama eccezion fatta per le sciarpe su giacca domopak e maglietta scollo a V, quelle non si possono vedere
In pelle guadagna assai

La procuratrice - figlia del boss delle bische coreane passata dalla parte della legge, altro plagio di CSI – non si regge è francamente insopportabile oltre che petulante oltre ogni misura.
Ho sperato che a lui saltassero i nervi al settimo episodio e la facesse fuori, la trama ne avrebbe sicuramente tratto giovamento.

Ed è sicura del suo sex appeal

“Non mi hanno mai scaricata” (cit. episodio 10) …
sguardo significativo tra i presenti …

Unica femmina interessante il medico legale, con quell’aria da bomba del sesso languida – bellino il siparietto con la procuratrice frigida nel sesto episodio.

chi sia il misterioso serial killer dal marchio inconfondibile. Ma il colpo di scena era piuttosto telefonato.

I vampiri prendono il sole senza problemi, nessun problema anche con argento e specchi, pare che invece siano vulnerabili ai proiettili , hanno una forza superiore ad un essere umano, ma neanche completamente sovraumana.