The Front Line

il giovane capitano con il braccio mutilato, nell'ultima scena, i cadaveri ammassati, la bambina senza braccio giusto per citarne alcuni

a differenza di quello, non cade nella banalità di Sud-buoni/Nord-cattivi: sono solo uomini che combattono una guerra non voluta e che hanno quale scopo principale quello di vivere perchè, citando le parole di uno di loro

"Vince chi sopravvive"

In questo film non c'è l'esaltazione del vincitore (come spesso accade nei film di guerra), nè la volontà di giustificare il sacrificio di tanti uomini perchè "lo si deve al proprio Paese"... vediamo semplicemente come la guerra abbia cambiato ognuno di loro, la cui domanda ricorrente è perchè combattiamo?... e mi ha dato i brividi la risposta del capitano nordcoreano "Sapevo per cosa ci battevamo. Ma... È passato troppo tempo. Me lo sono dimenticato"

nella nebbia che cantano la canzone del ragazzino.
In entrambi i fronti riconoscono l'assurdità di quell'ultima battaglia, che sembra avere come unico scopo uccidere i superstiti... tanto più che i raid aerei continuano anche durante l'assalto a corpo... eppure devono obbidire e basta...