Ode to my father

Corea, 2014

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    ODE TO MY FATHER

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    INFO

    Titolo: Ode to my father
    Titolo originale: Gukjesijang
    Regia: Yoon Je-Kyun
    Sceneggiatura: Park Soo-Jin, Yoon Je-Kyun
    Durata: 126 minuti
    Anno: 2014


    CAST

    Hwang Jung-min ~ Yoon Deok-soo
    Yunjin Kim ~ Young-ja
    Oh Dal-su ~ Dal-goo
    Jung Jin-young ~ padre di Deok-soo
    Jang Young-nam ~ madre di Deok-soo


    TRAMA

    Durante l'evacuazione dal porto di Hungnam nel dicembre del 1950, quando migliaia di persone erano in fuga da quella che sarebbe diventata la Corea del Nord grazie alle navi americane, un bambino, Deok-soo, perde di vista nella calca la sua sorellina Mak-soon. Suo padre decide quindi di restare a cercarla, affidando a Deok-soo la responsabilita' di prendersi cura di sua madre e dei suoi due fratellini nel viaggio fino a Busan, dove la zia di Deok-soo gestisce un negozio. Deok-soo promette a suo padre che sarà il capo della famiglia al suo posto. Una promessa che cercherà di mantenere nei tempi difficili del dopo guerra...


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    TRAILER



    COMMENTO

    Ammetto che questo film mi attira da un po', nonostante abbia l'aria un po' troppo melodrammatica per i miei gusti, per due motivi: ha letteralmente sbancato al botteghino (nella classifica dei film coreani che hanno incassato di piu' e' al 4^ posto) e amo molto Hwang Jung-min che trovo un grande attore. L'ho visto spesso in ruoli legati a mafia e malavita (guardatevi i nostri progetti A Violent Prosecutor o New World :shifty:), ero curiosa di vederlo in qualcosa di diverso.

    Il film e' stato accusato di voler idealizzare il passato della Corea, quando di fatto era governata da un regime dittatoriale, ma il regista Yoon Deok-soo ha dichiarato che il film vuole soltanto parlare di suo padre e della sua generazione che si e' sacrificata per costruire un futuro migliore per i propri figli. Non a caso i protagonisti si chiamano proprio come i genitori del regista (Deok-soo e Young-ja).

    Un film che racconta il sacrificio di una generazione che ha dovuto ricostruire il Paese, attraverso la storia di Deok-soo dalla Guerra di Corea fino ai nostri giorni.


    FONTI

    Wikipedia
    Asianwiki
    Sottotitoli italiani e recensione su Asian World
     
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    mwD6rJo


    Il film secondo me vuole veramente essere una lezione per le nuove generazioni su quanto le "vecchie" generazioni abbiano sacrificato per costruire il mondo felice in cui hanno la fortuna di vivere adesso. Se da un lato trattasi di film coreano, quindi il melodramma cola abbondante in alcuni punti, d'altro lato attraverso la storia di Deok-soo ripercorriamo la storia della Corea dall'armistizio fino ai giorni nostri. I minatori mandati in Germania in cambio di aiuti per il Paese, le truppe e i tecnici mandati nella guerra del Vietnam, la miseria degli anni della ricostruzione, il dolore delle famiglie separate dalla guerra senza alcuna possibilita' di ritrovarsi... a Deok-soo non viene risparmiato NULLA. :sese:

    Ho trovato veramente tristissimo il finale...
    con lui che piange da solo mentre dopo 70 anni dice finalmente addio a suo padre, accettando il fatto che non lo rivedra' mai piu', e la sua famiglia che ride spensierata nell'altra stanza. Ha mantenuto la sua promessa, ma il prezzo da pagare e' stato altissimo. :sese:

    Se nella cultura coreana e' indubbio che il capofamiglia ha l'obbligo secondo Confucio di occuparsi di tutto, ammetto che per un'occidentale come me e' stato allucinante vedere l'ingratitudine che serpeggia intorno a Deok-soo. :hmm:
    Dalla sorella che vuole solo il matrimonio sontuoso, amen se suo fratello va in zona di guerra, al fratello minore che pare avere un minimo di coscienza ma alla fine, dopo aver fatto la super universita', contribuisce ZERO alla famiglia. :sese: Solo sua madre sembra essere consapevole dei sacrifici di Deok-soo. :hmm: Anche nel presente, i suoi stessi figli lo sanno solo criticare perche' sembra un vecchio brontolone, senza capire che cosa abbia passato.

    wXUhRVU


    L'ombra del passato copre ogni momento di felicita' del povero Deok-soo, anche la sua relazione con Young-ja e' comunque subordinata ai suoi doveri verso la famiglia, e il rimorso per aver "perso" la sorellina nella calca non lo abbandonera' mai. Ovvio che con gli occhi di un adulto pare assurdo pensare che a un bambino potesse venir affidata una responsabilita' simile, nell'inferno di quell'evacuazione (la famosa nave carico' solo 14.000 dei 100.000 rifugiati accalcati al porto, fu il caos). E ancora piu' assurdo che non si spieghi a quel bambino che non ha alcuna colpa per quanto successo. :sese:

    Ma del resto nella vita di Deok-soo, gli adulti sono assenti. E' lui alla fine l'adulto che manda avanti la famiglia, rinunciando ai suoi sogni e alle sue ambizioni. :sese: Ammetto che in svariati momenti avrei voluto prendere quasi tutti a badilate. -_- Non un solo familiare che chieda a Deok-soo come sta, o se ha bisogno d'aiuto. La mia reazione ---> :f: :f: :f:

    Carini comunque i "camei" di personaggi famosi nella storia... :shifty:
    Chung Yujung, futuro fondatore della Hyundai, lo stilista André Kim e il cantante Namjin (e capiamo anche perche' Deok-soo fosse un grande sostenitore del cantante nella discussione con la moglie).

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    Consiglio il film? :coffee:

    A parte l'overdose di melodramma che non ho apprezzato, per il resto e' un ritratto interessante della Corea negli ultimi 50 anni, le scene in miniera fanno ovviamente pensare agli italiani che cercarono fortuna in Germania e in Belgio per gli stessi motivi, e' chiaro che tutte le generazioni del dopoguerra hanno sofferto in silenzio perche' le generazioni successive potessero avere una vita migliore. :sese: Pero' ho trovato eccessiva l'indifferenza generale che circonda Deok-soo, come ad esempio...
    i figli che se ne vanno in vacanza smollando i figli ai nonni, e lasciandoli a casa. Ma possibile che non ci sia un solo familiare che si salvi? :ph34r: Tutti egoisti ingrati al 100%. :hmm:

    Chiaro che la santita' di Deok-soo crea un contrasto stridente con gli altri anche se tutto sommato l'ho trovata credibile. Non e' l'amore per il martirio a spingere Deok-soo a sacrificarsi sempre, ma sono i sensi di colpa che lo schiacciano da una vita verso la sorella, e soprattutto verso suo padre. <3

    Insomma, un film un po' troppo slacrimevole, ma interessante. :coffee:
     
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    Sono d'accordo con Midwinter che il finale è assai
    triste, oltre al contrasto stridente
    tra lui che piange e gli altri che si danno ai festeggiamenti

    a me ha lasciato perplessa anche la scena successiva, ma presumo sia da prendere come uno scherzo,
    ovvero lui
    che rivela alla moglie di averla sposata perchè era carina, e invece lei che dice
    di averlo fatto perchè lo ama... insomma...


    Questo film va troppo sul melodramma per i miei gusti. Pensavo fosse di 10 anni o quasi precedente,
    visti i drama del decennio 2000-2010. e invece è del 2014... mi chiedo se ci fosse la necessità
    di calcare la mano così pesantemente con le disgrazie del povero protagonista (e l'indifferenza e sprezzo
    da parte dei familiari, che sembrano dare il loro peggio nel creare problemi o ignorare quello che ha fatto).
    Anche troppo ingenuo. Ad un certo punto della visione mi è comparsa nella mente la vicenda di Forrest
    Gump. Ma sia lui che il suo amico Bubba avevano diciamo un quoziente intellettivo non molto alto,
    quindi alcune scelte si possono attribuire a quello. Qua Deok So e il suo compare non hanno quella
    giustificazione. E l'amico di Deok So ho interpretato male io o diceva all'inizio di essere ricco??? perchè si
    imbarca all'avventura per disgrazie del genere???

    Per tutti questi motivi l'ho trovato un pò pesante da vedere. Si apprezza per l'excursus sulla storia coreana
    e per l'idea generale del sacrificio dei padri, ma non credo che lo rivedrei.
    E poi vi sembra possibile che ho trovato più credibile l'attore nella versione anziana che in quella giovane?
     
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    E' come cavalcare un cavallo psicotico verso una stalla in fiamme! (cit.)

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    Visto e ammetto che mi aspettavo molto di peggio, alla fine il film tutto sommato mi è piaciuto. :hmm:

    Anche secondo me il modello di riferimento è molto chiaramente il Forrest Gump di Zemeckis, che il film coreano richiama non solo in alcune scene
    a parte ovviamente il pezzo della guerra del Vietnam, con questi che si nascondono in mezzo alla boscaglia e ai torrenti melmosi, ma anche nella scena di apertura del film, con la farfalla che svolazza che richiama alla mente lo stesso espediente della piuma che volteggia in aria di Forrest Gump

    ma anche proprio nell'impianto narrativo, con il protagonista ormai adulto/anziano che racconta i pezzi e i momenti più significativi della sua vita a ritroso man mano che nel presente avvengono scene che glieli richiamano alla mente.

    Ciò detto, da un punto di vista melodrammatico, poteva essere molto peggio, e sul piatto della bilancia delle sfighe, rispetto a Forrest Gump, Deok-Soo è quasi un miracolato :roftl:
    Dopotutto nella guerra del Vietnam l'amico di Forrest ci rimaneva secco, mentre qui non solo torna a casa con lui, ma ne sposa anche la sorella che voleva accasarsi a tutti i costi :roftl:
    E a differenza del Tenente Dan, che da quella guerra tornava storpio, ubriacone e disilluso, il superiore di Deok-Soo invece torna e fa carriera come cantante.
    E anche a livello moglie, Deok-Soo vince su tutta la linea, visto che a lui capita l'infermiera premurosa a differenza della Jenny hippie tutto sesso-droga-rock 'n roll di Forrest che alla fine moriva pure di malattia terminale smollandogli un pargolo da allevare tutto da solo :patpat:

    E' vero poi che Deok-Soo non ritroverà mai suo padre, però gli concedono almeno di ritrovare la sorella, 1 su 2 non è mica poco :roftl:

    Insomma, sarà che leggendo i vostri commenti mi ero figurata una valle di lacrime, ma tutto sommato la quota melò l'ho trovata proporzionale al livello di materia trattata, dopotutto, al di là della fiction, parliamo di eventi storici di sicuro non allegri che non possono essere ricordati altrimenti.
    Poi è chiaro che molte scene sono costruite ad-hoc per estorcere la lacrima commozionale allo spettatore di turno... ma era esattamente così anche in Forrest Gump e qui secondo me sono stati addirittura più discreti nel farlo :roftl:
    Vero è che io arrivo anche fresca fresca dalla visione di My Mister, a confronto del quale questo film è quasi una passeggiata :mu: , per cui forse il mio giudizio non è molto tarato e non faccio più di tanto testo :hmm: :roftl_drop:

    Per quanto riguarda la famiglia di Deok-Soo... eh boh! =/ Non so perchè il regista abbia voluto rappresentarla così menefreghista nei confronti del protagonista, fatte forse salve la madre e la moglie, che tutto sommato preoccupate lo sono sempre.
    Forse culturalmente al tempo era proprio così e la gente si era indurita e fatta egoista per tentare di far fronte a tempi duri in cui toccava a tutti rimboccarsi le maniche e crescere in fretta.

    Su una nota tecnica generale, comunque, il film mi è parso ben fatto, con una CG efficace e una recitazione pertinente.
    L'unica cosa è che io avrei evitato quel filtro giallo sull'immagine, o magari l'avrei usato limitatamente alle scene del passato, il film aveva sempre una strana colorazione verdognola che in certi punti non mi piaceva moltissimo :roftl_drop:
    Così come mi ha convinta poco l'invecchiamento dei due protagonisti, erano troppo plasticosi in viso, sembravano indossare una pellicola di botox :roftl_drop:

    Lo consiglio?
    Mah, chiaramente non è un brutto film, ma non è nemmeno la visione da affrontare a cuor leggero.
    Se già avete visto Forrest Gump e siete sopravvissuti alla visione :roftl: potete provare a dare una chance anche a questo, che lo ricorda molto, pur tuttavia mantenendo un tono narrativo "coreano" che lo rende una visione altrettanto interessante.
    E' ovvio che se invece state cercando un film più allegro, romantico, colorato e leggero, non lo troverete qui :roftl_drop:
     
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    Lan Zhan per la campagna promozionale "Disprezzo&Midgeritudine" <3

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    In ritardissimo ma commento anche io :sese:
    Allora mi trovo sia d'accordo con Mid che con Bori.
    Questo film poteva essere decisamente peggio di così, a livello di sfiga, e allo stesso tempo al protagonista ne succedono un po' di tutti i colori :sese:
    Certo che messa così le due cose paiono contraddirsi :hmm: :mu: in ogni caso......
    Il film l'ho trovato interessante per capire non solo un determinato periodo storico coreano ma anche per calarsi, seppur attraverso la finzione, nei panni di chi all'epoca emigrava per cercare fortuna altrove.

    E' vero che il protagonista si trasferisce solo temporaneamente per cercare di mandare avanti la famiglia, ma anche se per un periodo di tempo "breve", le difficoltà di adattarsi a vivere in un paese straniero restano intatte e sono comunque universali.
    Quindi insomma io guardavo il film e pensavo in generale a tutti coloro che emigrano per cercare di aiutare la propria famiglia.

    Il protagonista si trova a dover sostenere la famiglia insieme alla madre e quindi non può permettersi un'istruzione adeguata o è costretto a rinunciarci perché c'è un nuovo problema economico da affrontare.
    In effetti come Mid ho trovato un pelino allucinante

    la sorella che passa il tempo in giro a divertirsi mentre suo fratello insieme alla madre deve cercare di mettere in piedi il pranzo con la cena.
    Il picco di egoismo la ragazza lo tocca con la faccenda del matrimonio, chiaramente è una persona di un immaturo allucinante.
    Sul fratello il regista è rimasto sul vago ma per lo meno lui si è impegnato negli studi, in effetti non sappiamo se poi abbia mai aiutato in casa o se si sia offerto di farlo.
    Deok Soo potrebbe aver anche rifiutato il suo aiuto per quel che ne sappiamo :hmm:


    Come dice Mid il senso di colpa lo accompagnerà per tutta la sua vita

    ed è vero che a un bambino non andava addossata una responsabilità del genere.
    A dire il vero mai ho capito perché il padre non si fosse preso sulle spalle la sorellina, o non avesse messo moglie e tutti i suoi figli davanti a lui :mu:
    E' vero che la madre glielo dice che quanto è successo non è colpa sua, ma tuttavia la donna appare distante.
    Penso fosse una forma di corazza per mantenersi in piedi e non andare in pezzi, avendo 3 bambini da allevare da sola.
    E' vero che si appoggia alla sorella ma sa di essere un peso.
    Insomma non c'è nulla di facile nella vita di Deok Soo e di sua madre.


    Credo che possiamo inserire

    l'amico di infanzia tra le poche note positive di una vita costellata di sfighe :roftl:
    Si sosterranno a vicenda in tutto il loro percorso e l'ho trovata una bella cosa.


    CITAZIONE
    a me ha lasciato perplessa anche la scena successiva, ma presumo sia da prendere come uno scherzo,
    ovvero lui

    guarda secondo me

    la ama eccome.
    Solo che non riesce a dirlo apertamente, un uomo della sua epoca difficilmente diceva "ti amo" alla moglie.


    CITAZIONE
    Sono d'accordo con Midwinter che il finale è assai
    triste, oltre al contrasto stridente

    E' vero che stride ma

    il resto della famiglia quel dolore non lo ha vissuto direttamente sulla pelle.
    A parte la sorella che però ha avuto un'infanzia totalmente diversa dalla sua :hmm:
    Quindi sì, da parte della donna c'è tutto il desiderio di ritrovare la sua famiglia biologica ma dall'altra la sua vita negli States è stata molto più facile rispetto al fratello.
    Ha avuto comunque modo di ritrovare la madre e di starle accanto per 1 anno e ha ancora suo fratello al fianco, il fratello invece non si è mai perdonato e ha passato la vita ad espiare una colpa che oggettivamente non aveva.
    Dopo 70 anni si concede di piangere per il padre tutte le lacrime che fino a quel momento si era proibito di versare, e spero che possa trascorrere più serenamente l'ultima parte della sua vita.


    In conclusione il film mi è piaciuto, non è uno di quei film che rivedrei perché non è esattamente una passeggiata emotivamente parlando, tuttavia offre uno spaccato interessante della vita post dopoguerra.
    Quindi se pensate di dargli una possibilità preparatevi spiritualmente alla visione :sese: :roftl:
     
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