Libri! XD

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    E' come cavalcare un cavallo psicotico verso una stalla in fiamme! (cit.)

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    CITAZIONE (Piccola Quercia @ 12/2/2020, 16:24) 
    Come è iniziato il 2020 dal punto di vista delle letture? Hephaistion Bori Io tutto sommato non posso lamentarmi: sto leggendo un sacco, soprattutto adesso che non ho lezioni, e mi sto trovando libri perlopiù piacevoli.
    Magari appena ho un attimo faccio la collezione dei piccoli commenti che faccio su un gruppo su GR e li posto qui, così magari ci si scambia qualche opinione. :)

    :ghug:

    Io malissimo a voler usare un eufemismo Quercina :roftl: :hug:
    1) per colpa di questo lavoro delle balle che non mi lascia vivere manco per sbaglio
    2) perchè sono rimasta tristemente infognata in una trilogia che non mi piace per niente! :ph34r:
    Ovvero la Trilogia del Figlio Soldato di Robin Hobb, autrice fantasy che tra l'altro mi piace anche e di cui ho letto pressoché… tutto! :roftl_drop: Mi manca solo l'ultimissima trilogia che ho accantonato proprio per leggere prima questa e mi sa che ho fatto male, non vado più avanti, nonostante addirittura la stia leggendo insieme ad una amica :nooo:
    Che poi a voler essere onesti, la trama non sarebbe neanche malaccio, peccato che sia sbrodolata all'inverosimile a mio avviso, gira in tondo per pagine e pagine e pagine e tutto è terribilmente noioso e privo di pathos per me :patpat:
    Anche i personaggi qui proprio non mi intrigano, fatta eccezione forse per un paio, e dire che la Hobb ha il suo punto di forza nei personaggi :hmm:
    Boh, si vede che proprio non fa per me.
    Però mi secca abbandonare la mia amica più che altro e quindi continuo a tenere sti libri in stand-by :nooo:
    Mioddio, mi sa che ho un blocco di lettura in questo periodo :depressenji:
     
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    CITAZIONE (Piccola Quercia @ 12/2/2020, 16:24)
    Come è iniziato il 2020 dal punto di vista delle letture? Hephaistion Bori Io tutto sommato non posso lamentarmi: sto leggendo un sacco, soprattutto adesso che non ho lezioni, e mi sto trovando libri perlopiù piacevoli.
    Magari appena ho un attimo faccio la collezione dei piccoli commenti che faccio su un gruppo su GR e li posto qui, così magari ci si scambia qualche opinione. :)

    :ghug:

    CITAZIONE (Bori @ 12/2/2020, 19:27)
    Io malissimo a voler usare un eufemismo Quercina :roftl: :hug:
    1) per colpa di questo lavoro delle balle che non mi lascia vivere manco per sbaglio
    2) perchè sono rimasta tristemente infognata in una trilogia che non mi piace per niente! :ph34r:
    Ovvero la Trilogia del Figlio Soldato di Robin Hobb, autrice fantasy che tra l'altro mi piace anche e di cui ho letto pressoché… tutto! :roftl_drop: Mi manca solo l'ultimissima trilogia che ho accantonato proprio per leggere prima questa e mi sa che ho fatto male, non vado più avanti, nonostante addirittura la stia leggendo insieme ad una amica :nooo:
    Che poi a voler essere onesti, la trama non sarebbe neanche malaccio, peccato che sia sbrodolata all'inverosimile a mio avviso, gira in tondo per pagine e pagine e pagine e tutto è terribilmente noioso e privo di pathos per me :patpat:
    Anche i personaggi qui proprio non mi intrigano, fatta eccezione forse per un paio, e dire che la Hobb ha il suo punto di forza nei personaggi :hmm:
    Boh, si vede che proprio non fa per me.
    Però mi secca abbandonare la mia amica più che altro e quindi continuo a tenere sti libri in stand-by :nooo:
    Mioddio, mi sa che ho un blocco di lettura in questo periodo :depressenji:

    Anche io, come Bori, ho avuto un inizio di anno abbastanza travagliato a causa del lavoro. :sisi:
    Devo ammettere che a peggiorare la situazione c'è anche il fatto che nel finesettimana, quando di tempo ce n'è un po' di più, a volte latita la voglia :nooo: :nooo: ... Ma nei giorni infrasettimanali il più delle volte mi addormento dopo solo una manciata di pagine. :sangue:
    Ve ne parlerò prossimamente, ma questo si prospetta essere un anno di letture inaspettate.
    Decisamente. :mu:
     
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    Bene, ho posto l'unica domanda che forse avrei dovuto evitare come la peste visto il silenzio XD

    Rimango comunque dell'idea che la lettura deve essere un piacere e mi pare di capire che in questo periodo mancano le forze, la voglia e anche dei libri decenti. Vi rifarete nei prossimi mesi, ne sono certa :hug:

    Nel mentre raggruppo qui la lista con il collage di vari commenti postati su un thread su GoodReads :)

    GENNAIO

    📚Soulless (Parasol Protectorate, #1) ➜ Semplicemente adorato e divorato. All'inizio ho trovato la lettura in lingua un po' difficilotta, se non altro perché non sono abituata a leggere in inglese; aggiungiamoci pure che, data l'ambientazione in una Inghilterra vittoriana non troppo lontana dalla realtà, il linguaggio utilizzato dai personaggi è generalmente elevato rispetto alla serie TV tipo moderna ma con il tempo sono riuscita ad abituarmi e a non trovarlo più così lontano e difficile.
    📚Scandalosa proposta (Scandal, #1) ➜ romanzetto rosa di bassa lega, con personaggi ridicoli ed inspiegabilmente bipolari con reazioni degne del peggio melò sudcoreano. L'unica nota positiva di questo obbrobrio è il fatto che, nonostante fosse un Harmony, non mi ha fatto ridere davanti a descrizioni imbarazzanti di uomini virili e damigelle in pericolo.
    📚Lorenzo de' Medici e l'Italia del Rinascimento ➜ lettura indubbiamente interessante per chi vuole approfondire il tema dell'Italia rinascimentale, della figura del Magnifico e più in generale l'impatto che ha avuto in campo politico e non solo.
    📚I miti del nostro tempo ➜ Inizialmente era semplicemente una lettura per l'esame di storia contemporanea in università ma dopo poche pagine mi sono innamorata del pensiero e delle critiche mosse da Galimberti, con le quali mi sono trovata perlopiù d'accordo. E ciò ha confermato come il mio interesse nei confronti di questo libro, dimostrato anni e anni fa, fosse effettivamente "azzecato", passatemi il termine.
    Non è una lettura da spiaggia o che non richiede una certa dose di impegno e concentrazione, in quanto richiede uno sforzo mentale non da poco e propone delle prospettive a cui magari non si aveva mai pensato. Inutile dire che lo consiglio vivamente.
    📚Il regno dei draghi (Trilogia dei draghi, #1) ➜ Finito ieri sera. Ammetto di aver arrancato un po' nella lettura, se non altro perché ho dovuto dare maggiori priorità a Galimberti e allo studio. Di per sé il libro non mi è dispiaciuto per niente, è un onesto fantasy un po' più "classico" rispetto a ciò che ho letto negli ultimi anni; un ritorno alle origini di lettrice, se vogliamo ben guardare. Ed effettivamente per buona parte della lettura sentivo una sensazione di deja vù, l'impressione di sapere già cose o perlomeno di sospettarle: è emerso, a dieci pagine dalla conclusione, come ciò fosse vero; a quanto pare lessi già questo libro almeno otto anni fa, perciò non mi sorprende come non ricordassi niente se non una cosa riguardante un personaggio a cui mi ero affezionata. Non la conto come rilettura se non altro perché sono dell'idea che per rileggere un libro è necessario ricordarsi della pregressa lettura :D

    FEBBRAIO (ad oggi)

    📚 Rogue (Talon, #2) ➜ Carino come il precedente. Si legge velocemente, quasi d'un fiato, proprio perché riesce a coinvolgere il lettore senza chiedergli troppo: non si spaccia per alta lettura, ma si propone anzi come un onesto libro per ragazzi con una strizzata d'occhio al fantastico che riesce ad attirare un bacino di utenza forse un po' più variegato di altri generi.
    Pian piano recupererò anche gli altri titoli della serie.
    📚 Solo per una notte ➜ Non dico sia stato una brutta lettura o una delusione ma non è stato nemmeno un punto di svolta o uno di quei libri che lasciano il segno. Bellino, con un pizzico di irrealtà da storia d'amore patinata e condita di ormoni adolescenziali ma con una impronta omosessuale. Lettura disimpegnata e piacevole ma che non perdura nella memoria del lettore.
    📚 Bacio immortale (Bacio immortale, #1) ➜ Primo volume di una serie che ho voluto leggere per anni e che non ha minimamente deluso le mie aspettative. Combina quel gusto per il paranormale mischiato all'amore pressocché impossibile tra un essere umano ed un qualcosa che va oltre... l'umano. Il tutto condito da una scrittura gradevole e che scorre bene. Contando poi che l'autrice è italiana, direi che il gioco è fatto! Le carte per renderlo una lettura piacevole ci sono tutte. :) Come tanti suoi precedessori però, questo libro non rimarrà nella mia libreria ma lo lascerò vagare presso altri lidi.
    📚 The Murderer's Daughter ➜ Iniziato piena di aspettative e che hanno in parte trovato delle conferme nel mio entusiasmo iniziale, è pian piano diventato un libro che non volevo finire perché non riuscivo a stare ferma e ad appoggiarlo lì sul tavolo, ma semplicemente con la speranza (per me vana) di dare un senso a tutte le informazioni che il mio cervello immagazzinava e cercava di unire in un modo quantopiù sensato. Se all'inizio la ricerca della verità sembrava essere il nocciolo della questione e la cosa che doveva spingere il lettore a proseguire, ben presto si è rivelato il semplice filo conduttore di una storia che si dipanava tra presente e ricordi del passato della protagonista, volti a fare luce sulla sua vita come orfana e alla sua crescita di casa famiglia in casa famiglia. Finale veramente banale e annacquato, inconcludente come buona parte della seconda metà del romanzo: personaggi magicamente spariti nel nulla di cui non si sa più nulla perché ormai non funzionali alla trama, situazioni concluse in modo raffazzonato senza il benché minimo segno di spiegazione, per quanto pedestre, in primis riguardo la "caccia all'uomo" su cui si poggia la storia e che non concludono niente, se non la rilegatura delle pagine. Definirlo delusione è un eufemismo, tant'è che mi stavo perfino dimenticando di inserirlo tra i libri conclusi.
    📚 The DUFF (Hamilton High, #1) ➜ Concludiamo (forse) la scia di romanzi per ragazzi, almeno per questa settimana. Questo forse è stato quello che ho apprezzato maggiormente, se non altro per il coinvolgimento emotivo che mi ha provocato. Ho riso e pianto, cose che non mi capitavano più da tempo durante la lettura. Mi sono affezionata ai personaggi e alle loro storie, condite con qualche cliché minore, e questo è solo uno dei motivi per cui lo terrò in libreria con me; almeno per un po'.
    So che esiste una trasposizione cinematografica ma, dopo aver sbirciato il trailer, ho deciso che non la guarderò, dato che con il libro ha in comune solo il titolo e i nomi dei personaggi. Per quanto la storia possa risultare banale non voglio rovinarne il ricordo con un film che non ha nulla a che spartire con il libro. :)
    Ah! Il più grande pregio di questo libro? La protagonista è una ragazza normale: non figa spaziale, non catacesso a pedali. Una normalissima ragazza con qualche rotondità e dosi di cinismo così elevate che sembra più frutto di una produzione industriale che di un'adolescenza tranquilla e "banale". ;)

    E niente, al momento in lettura ho L'ultimo treno per Istanbul e Carve the Mark, il primo libro dell'omonima duologia.

    :ghug:
     
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    Credo sia giunto il momento di fare il punto delle letture dei primi due mesi del 2020 e nei prossimi giorni passare a quelle di marzo... anche perché, complice la quarantena e nonostante la mia voglia di leggere abbia comunque subito delle fluttuazioni piuttosto brusche, se non lo faccio ora rischio seriamente di fare uno di quei post a cascata che ho fatto in passato e che impiegavo letteralmente ore a scrivere.

    Come scritto in precedenza, la combinazione di vari fattori ha sensibilmente influito sulle mie letture di inizio anno: gennaio è stato un mese piuttosto impegnativo dal punto di vista lavorativo mentre febbraio è stato costellato di problemi di salute che mi hanno letteralmente succhiato ogni energia, per cui in questi due mesi sono riuscita a leggere in totale 8 libri, molti dei quali brevi ma quasi tutti molto soddisfacenti.

    Gennaio è stato decisamente un mese di riletture perché dei quattro libri letti quel mese ben tre li avevo già letti.
    Inizio con il progetto che ho realizzato per il blog leggendo in parallelo due diverse traduzioni del libro che avevo letto l'anno scorso per il mese della Memoria, ossia Sono stato l’assistente del dottor Mengele di Miklós Nyiszli: una era quella letta lo scorso anno, con la traduzione degli anni Sessanta di Maria Iatosti, l'altra era quella tradotta qualche anno fa da Augusto Fonseca. Non vi tedierò con i dettagli perché è stata una comparazione dal solo punto di vista oggettivo di una testimonianza che strazia sempre l'anima e gela il sangue nelle vene.
    Altra rilettura, questa volta in occasione del settantesimo anniversario della morte dell'autore, è stata La fattoria degli animali di George Orwell. Anche qui non posso dire praticamente nulla... Ma solo perché è uno dei miei romanzi preferiti di sempre, che ho letto e riletto almeno una dozzina di volte, quindi non sarei obiettiva.

    L'unica lettura che non avevo mai fatto è stata però quella più significativa per un motivo:

    il mio primo tentativo di leggere Jane Eyre risale al 1995
    e ve ne sono stati di mezzo almeno altri cinque in questi 25 anni :animavia:


    Ebbene sì: fino a due mesi fa non avevo letto Jane Eyre di Charlotte Bronte, anche se a onor del vero conoscevo a grandi linee la storia perché avevo visto sia il film di Zeffirelli sia il film di Fukunaga, oltre ad averne vaghe reminescenze grazie al romanzo La bambinaia francese di Bianca Pitzorno letto una quindicina di anni fa.
    Come ho fatto a superare il mio blocco?
    Ho approfittato dell'audiolibro contenuto nella biblioteca del sito LiberLiber (è un sito che contiene libri e audiolibri di opere i cui diritti d'autore sono scaduti o a cui l'autore ha rinunciato, quindi si tratta di opere liberamente fruibili) e l'ho messo sul telefono per fare da colonna sonora al mio tragitto tra la fermata dell'autobus e il posto di lavoro.
    Questo stratagemma mi ha permesso di prendere il via e da lì è stato facile divorarlo in pochi giorni.
    Dubito qualcuno non conosca questa storia quindi vado avanti in fretta per non rendere questo post inutilmente prolisso.

    Anche a febbraio, nonostante la salute non mi abbia assistita un granché, ho letto quattro romanzi... Ma se a gennaio ho amato ogni libro letto, questo mese mi ha riservato delle delusioni.
    Per il club del libro organizzato dalla libreria abbiamo letto Follia di McGrath, un romanzo oggettivamente bello ma che a me non è piaciuto particolarmente.
    Questa è la trama:
    CITAZIONE
    Una grande storia di amore e morte e della perversione dell'occhio clinico che la osserva. Dall'interno di un tetro manicomio criminale vittoriano uno psichiatra comincia a esporre il caso clinico più perturbante della sua carriera: la passione tra Stella Raphael, moglie di un altro psichiatra, e Edgar Stark, artista detenuto per uxoricidio. Alla fine del libro ci si troverà a decidere se la "follia" che percorre il libro è solo nell'amour fou vissuto dai protagonisti o anche nell'occhio clinico che ce lo racconta.

    Fonte: Amazon


    La storia non mi attraeva per nulla e, per quanto sia un romanzo che coinvolge il lettore ed oggettivamente ben scritto, non mi sono sentita coinvolta e di conseguenza ho disprezzato praticamente ogni personaggio (solo uno ne ho salvato, quella che per me è stata la vera vittima della vicenda). Non era il mio genere e si è visto.

    Altro flop di febbraio è stato Principessa per un giorno di Teri Wilson, un romanzo che avevo sentito dire essere carino e leggero quando in realtà è semplicemente inconsistente.
    La storia inizia con Charlotte, una bibliotecaria di 29 anni, che arriva all'albergo in cui alloggia la sorella gemella Ginny, star di Instagram e concorrente di un concorso di bellezza che si tiene li a Orlando, Florida.
    Il piano di Charlotte prevede come unica attività alternativa alla lettura l'andare al parco a tema di Harry Potter, ma la sfortuna vuole che la sorella abbia una reazione allergica e lei prenda il suo posto fino a quando non si sarà rimessa.
    Ero consapevole che questo fosse un romanzo leggero ma non così sciapo: in pratica cerca di trasmettere un messaggio simile a quello del film Miss Detective (che io A-DO-RO), in cui vengono mostrati i retroscena di questi concorsi di bellezza e si cerca di far capire che le concorrenti non sono solo belle fuori ma anche dentro... ma non riesce a farlo perché si perde in situazioni assurde
    (lo scambio di gemelle non è farina del loro sacco ma un'idea del dottore che cura Ginny!)
    , risposte non fornite
    (carissima Ginny, se fossi stata al posto tuo avrei voluto sapere quale era l'allergene che mi aveva quasi ammazzata!)
    e scene che non danno spessore a queste ragazze perché buttano lì un'idea senza svilupparla affatto.
    Insomma, un fallimento in cui l'unica con un minimo di spessore è la protagonista mentre il resto del cast è un deserto di carta velina e ciuffi di lanetta.

    Per fortuna febbraio è stato sinonimo anche di Madapple di Christina Meldrum, un romanzo young adult molto particolare in cui si alternano due linee temporali che riguardano la stessa ragazza, Aslaug: la prima è quella della Aslaug quindicenne, adolescente che vive isolata dal mondo perché così vuole la madre, mentre la seconda è il processo per omicidio della Aslaug diciottenne.
    In questo romanzo c'è un'interessante commistione di sacro e profano, rappresentati rispettivamente
    gli studi teologici della madre, tema introdotto assieme alla zia dalla quale Aslaug si reca dopo la morte della genitrice, e la conoscenza degli effetti sull'organismo delle piante officinali

    ed è questo l'aspetto più bello di questo romanzo... Anche se è anche abbastanza inquietante, a tratti.

    La vera chicca di febbraio è stata però La caduta dei tre regni di Morgan Rhodes, primo di sei romanzi che negli anni ho acquistato letteralmente a scatola chiusa e che ho amato alla follia... Ma per i motivi sbagliati! :roftl: :roftl: :roftl:
    Questo fantasy è sciatto, banale, semplicistico, scritto in maniera elementare... Ed io l'ho amato TANTISSIMO! :roftl_drop:
    Non so spiegare esattamente come mai, ma questo macello in cui succede tutto in maniera velocissima
    (stiamo parlando letteralmente di due facciate di tascabile tra l'inizio dell'idillio amoroso tra la principessa Cleo e la sua guardia con tanto di progetti per il futuro alla di lui morte! :argh: )

    e senza la serietà di un qualsiasi altro romanzo di qualsiasi genere
    (siamo in un regime di dittatura in cui puoi benissimo dire no al reclutamento coatto senza che nessuno torca un capello agli insubordinari)

    con un pizzico di imprevedibilità non in stile Cronache del ghiaccio e del fuoco bensì ad mentulam canis! :roftl: :roftl: :roftl:
    E a me questa roba è piaciuta tantissimo perché è così mediocre nel suo non essere verosimile da essere fenomenale per i colpi di scena!
    Insomma, ho trovato la mia serie di romanzi fuffa del 2020! :sbarluccic:

    Per la fine di marzo scriverò un altro post con le letture marzoline... Che sono tante perché in buona parte si tratta di manga (forse saprete già quale) e di graphic novel, recuperate in buona parte grazie all'app Yep che permette di leggere gratuitamente alcuni dei titoli del catalogo della casa editrice Shockdom.
    Tranne una.
    Una l'ho acquistata in formato Kindle perché la casa editrice l'aveva messa in offerta e spero un giorno di recuperarla in cartaceo. Perché mi ha fatto tanto MALE.
     
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    La mia intenzione era quella di scrivere questo post entro marzo ma ho desistito per una ragione.
    Se volete scoprire come mai... Dovrete leggere quello che prevedo sarà un fiume di parole :roftl_drop: o andare direttamente al titolo dell'ultimo libro letto.

    A cavallo tra febbraio e marzo con il club del libro della libreria (che speriamo possa ripartire presto :fugge: ) abbiamo letto Il suggeritore di Donato Carrisi.

    CITAZIONE
    Questo libro non è solo un thriller scritto da un autore italiano agli esordi, che si confronta con un genere finora appannaggio dei grandi autori americani, reinventando le regole del gioco. È una storia che esplora la zona grigia fra il bene e il male fino a cogliere l'ultimo segreto, il minimo sussurro. Qualcosa di sconvolgente è successo, qualcosa che richiede tutta l'abilità degli agenti della Squadra Speciale guidata dal criminologo Goran Gavila. Il loro è un nemico che sa assumere molte sembianze, che li mette costantemente alla prova in un'indagine in cui ogni male svelato porta con sé un messaggio. Ma, soprattutto, li costringe ad affacciarsi nel buio che ciascuno si porta dentro. È un gioco di incubi abilmente celati, una continua sfida. Sarà con l'arrivo di Mila Vasquez, un'investigatrice specializzata nella caccia alle persone scomparse, che gli inganni sembreranno cadere uno dopo l'altro, grazie anche al legame speciale che comincia a formarsi fra lei e il dottor Gavila. Ma un disegno oscuro è in atto, e ogni volta che la Squadra sembra riuscire a dare un nome al male, ne scopre un altro ancora più profondo...

    Fonte: IBS


    Ammetto sin dall'inizio che l'idea di leggere questo romanzo non mi allettava per nulla; provai a leggere Carrisi nel lontano 2014 o 2015 (se non 2013) perché tutti ne parlavano più che bene ma per la sottoscritta fu una cocentissima delusione.
    Mollai Il tribunale delle anime dopo qualche capitolo perché in quel libro non mi piaceva nulla: stile di scrittura, personaggi, ambientazioni, registro lessicale... Citate qualsiasi particolare di quel romanzo e vi dirò che non mi era piaciuto affatto, tanto che si trattava di uno dei rari casi in cui non mi ero azzardata a dare una seconda chance all'autore.
    Adesso posso dire che non avrei dovuto essere così categorica; nonostante io nutra ancora alcune perplessità e ci sia una parte che non mi è piaciuta affatto,
    ossia quella della suora medium che entra nella memoria del comatoso,

    Il suggeritore è un romanzo che incolla il lettore alle pagine e si dimostra abbastanza originale, con alcuni colpi di scena che, se si è letto qualche giallo, è possibile vedere arrivare da un miglio di distanza
    (per citarne tre: Sarah Rosa che è incavolata con Mila perché è la mamma della bimba rapita, Boris che viene incastrato, il dottor Gavila convinto che il figlio sia vivo quando in realtà è morto)
    ma altri sono DAVVERO sorprendenti
    (io ci sono rimasta quando si scopre che la bimba di cui abbiamo il punto di vista non sia la piccola rapita ma Mila bambina)

    quindi tanto di cappello, anche perché se non erro questo è stato il romanzo d'esordio di Carrisi.
    Lo stile continua a non farmi impazzire, nonostante ci sia quella crudezza che di solito apprezzo nei thriller, ma adesso non escludo la possibilità di leggere altri romanzi dell'autore in futuro.

    Dopo questo romanzo mi sono buttata su una lettura a tema virus letale che rimandavo da diversi anni, ossia il manga Bloody Monday, da cui sono stati tratti i due dorama che una decina di anni fa ci facevano sghignazzare come iene qui sul forum.
    Cosa dire di Bloody Monday?
    Per citare Fantozzi,

    E' UNA CA**TA PAZZESCA :roftl_drop:


    Sia chiaro, lo dico in senso buono perché è spesso risulta decisamente esilarante...
    Cosa non buona, dato che il risultato dovrebbe essere un thriller adrenalinico straripante di fanservice. :patpat:
    Il manga è composto da tre serie che sono Bloody Monday (da cui è stato tratto il dorama del 2008 con Miura Haruma e Sato Takeru), Bloody Monday Season 2 Pandora's Box (che ha ispirato molto alla lontana la seconda stagione del dorama, trasmessa nel 2010) e Bloody Monday Last Season, composte rispettivamente da 11, 8 e 4 volumi.
    Per chi non conoscesse questa "perla", la trama è questa:
    CITAZIONE
    Takagi Fujimaru è un ragazzo di 16 anni che frequenta un prestigioso liceo, ha un padre funzionario pubblico ed una sorella minore con una malattia cronica ai reni che la costringe a sottoporsi più volte la settimana a dialisi.
    Apparentemente apatico e disinteressato al prossimo, in realtà Fujimaru è l'abile hacker che si cela dietro al nome di Falcon e collabora da tempo con la Third-I, una sezione dell'Agenzia d'informazione per la pubblica sicurezza per la quale lavora anche suo padre.
    Quando un chip viene ritrovato nel corpo di una spia russa misteriosamente assassinata e suo padre viene accusato dell'omicidio di un suo superiore Fujimaru verrà coinvolto in una sfida mortale la cui posta in gioco è la vita di migliaia di persone.

    Iniziamo subito mettendo i puntini sulle i: lo psedonimo del nostro protagonista non doveva essere Falcon ma Tordon :coffee: , in onore del suo SPICCATO ACUME. :roftl_drop: :roftl_drop: :roftl_drop:
    Seriamente: io capisco che all'inizio della storia il nostro pennuto abbia 16 anni, ma spesso e volentieri è proprio un pollo con l'istinto di sopravvivenza di un lemming! :coffee:
    Non che il resto della famiglia sia molto più sveglio: la sorella è parte della stessa nidiata quindi ha la stessa capacità del fratello di rischiare le penne mentre il padre... Lui almeno è un gallo combattente, quindi è un pochino meglio del figlio tordo e della figlia gallina;
    SPOILER PANDORA'S BOX
    peccato che poi stiri la pargoletta ala mentre si trova sotto copertura. :(

    Per quanto riguarda i comprimari, diciamo che almeno lì qualcuno con un po' più di sale in zucca lo abbiamo, come Kujo Otoya, bene o male sempre all'altezza della situazione, oppure i membri più presenti della Third-I... Peccato che spesso siano le trovate di quel demente di Fujimaru a funzionare e loro passano per scemi quando in realtà è la storia ad essere assurda!
    Poi, sia chiaro, le cavolate le fanno anche loro ma
    SPOILER PRIMA STAGIONE
    nel giocare con gli effetti del virus e quelli dell'avvelenamento da radiazioni qualche pezzo è stato perso per strada. :coffee:

    E poi c'è LEI

    Essendo un personaggio che compare solo dalla seconda stagione del manga metto il tutto sotto spoiler.
    Nelle seguenti righe sono presenti anche SPOILER ALLA PRIMA E SECONDA STAGIONE DEL DORAMA e SPOILER DELLA PANDORA'S BOX e LAST SEASON


    Hibiki Mizusawa.
    Chi è costei?
    In parole povere, è l'interesse amoroso di Fujimaru nonché il meno spietato di otto cloni nati dalla combinazione dei geni di tre generazioni dei migliori agenti di un'organizzazione di cui mi pare non si dica mai tantissimo, fatto che la rende una sorta di deus ex machina.
    Come già detto, se bene o male manga e dorama sono abbastanza simili nella prima stagione di entrambi, dalla seconda in poi prendiamo strade decisamente differenti.
    Una delle differenze delle prime stagioni è l'interesse sentimentale di Aoi Asada, grande amica di Fujimaru sin dall'infanzia: mentre nel manga lei prova qualcosa per Ryunosuke, il padre di Fujimaru, nel dorama si intuisce che le interessa l'amico, e proprio per questo nel primo episodio della seconda stagione del dorama lei viene fatta fuori mentre nel manga appare un poco nel primo volume della seconda stagione per sparire completamente fino alle pagine finali del manga, quando guarda le foto del matrimonio di Fujimaru con Hibiki e Haruka con Otoya (e con sparire intendo che non la si vede neanche al funerale dell'uomo che amava!).
    A me l'inserimento di questo personaggio è piaciuto davvero poco.
    Sia chiaro, a quel bietolone di Fujimaru fa comodo avere una ragazza che lo difenda e visto che lei è pure abbastanza squilibrata in certi momenti trovo siano fatti l'uno per l'altra...
    Sarei potuta passare sopra al fatto che è simpatica come un'unghia incarnita...
    E' certamente più interessante di Aoi, che è un tantino piatta...
    Ma il fatto che sembri immune a TUTTO, tanto che è praticamente morta quando le trapiantano il cuore di una delle sue sorelle clone...

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    Insomma, questa è la mia opinione su Bloody Monday.

    Passando a letture sempre a fumetti ma decisamente più interessanti, grazie all'iniziativa di Shockdom! per questa quarantena ho potuto leggere gratuitamente sull'app Yep tre graphic novel italiane, ossia Dieter è morto di Federico Chemello, Il migliore dei mali di Violetta Rovetto e Marco Tarquini (alias Violetta Rocks e Tarma) e Renzo & Lucia: I promessi sposi a fumetti di Marcello e Jacopo Toninelli.
    Dieter è morto parla di Niklas, un adolescente che nella Berlino del 2028 cerca di scoprire il motivo per cui Dieter, un compagno di scuola noto per la sua eccezionale intelligenza, si sia suicidato.
    Questa storia è parte del progetto Timed, ossia l'universo supereroistico della casa editrice che racchiude storie di diversi autori che trattano tutte di persone con doti eccezionali.
    Non posso dire molto perché il volume è breve, meno di 70 pagine, ma vi assicuro che l'impatto è stato davvero potente sia per la storia sia per la realizzazione tecnica. Molto bello.
    Mi è piaciuto molto anche Il migliore dei mali, di cui ho sentito parlare molto principalmente perché da un paio d'anni seguo i video di Violetta e lei, cosa giustissima, lo cita spesso.

    CITAZIONE
    1997, Italia del Sud, cinque ragazzini alla ricerca di un cane scomparso, sospettano del nuovo, inquietante vicino di casa che sembra nascondere un oscuro segreto. Un'avventura piena di misteri, verità celate e cose non dette, porterà i ragazzi a misurarsi con "il migliore dei mali".

    Fonte: Amazon


    Riguardo a questo volume posso dirvi che è davvero valido: la storia è ricca di mistero, i personaggi sono ben caratterizzati e l'unica cosa che avrebbe potuto non farmi impazzire, ossia il tratto di Tarma, oggettivamente si sposa alla perfezione con quanto narrato e lo riflette in maniera impeccabile, quindi ho amato anche questo.

    Dei tre la "delusione" (capirete tra poco il perché delle virgolette") è arrivata dalla trasposizione a fumetti de I promessi sposi fatta da Marcello Toninelli.
    Dovete sapere che quando facevo la terza elementare mia madre inizio ad acquistare per me Il Giornalino; andavo matta per i fumetti che vi trovavo e per le schede di Conoscere Insieme, quindi ne conservo un bellissimo ricordo.
    Per diverso tempo le pagine che attendevo con più trepidazione erano quelle di La divina commedia di Marcello Toninelli, quindi capirete che mi sono avvicinata a questo volume con aspettative altissime e come mai io sia rimasta delusa quando mi sono resa conto che mi è piaciuto davvero tanto ma non come quelle pagine agognate ogni settimana.
    La versione dell'opera manzoniana è davvero divertente ma alcuni dettagli,
    in primis la gag reiterata di Fra Cristoforo che spacciava,

    non mi hanno convinta del tutto.

    Sempre sul fronte dei fumetti italiani ho letto il primo volume di Contronatura di Mirka Andolfo, un volume che mi ha colpita davvero moltissimo per il messaggio che veicola.
    La storia è ambientata in un mondo abitato da animali antropomorfi regolato dalla Legge, un ordinamento molto rigido che consente come unica forma di amore quello eterosessuale tra membri della medesima specie.
    Leslie è una maialina insoddisfatta della sua vita che la notte fa sogni molto vividi nonché decisamente contronatura; allo scoccare dei 25 anni, come vuole la Legge, viene inserita in un programma di riproduzione al fine di trovare un altro suino con il quale accoppiarsi e da quel momento la sua vita cambia radicalmente.
    Sappiate solo questo: una volta finita la lettura volevo gli altri due volumi (questo era disponibile gratuitamente in digitale sempre per i progetti di supporto delle case editrici ai lettori in quarantena) perché è qualcosa di spettacolare.
    Si tratta di una graphic novel abbastanza esplicita sia nei contenuti sia nei disegni ma non oltrepassa mai il limite tra sensualità e volgarità, narrando una storia misteriosa e al tempo stesso trasmettendo un senso di oppressione devastante perché quella in cui vive Leslie è una realtà soffocante in cui l'amore viene calpestato in nome di una purezza genetica alla quale è impossibile sottrarsi.
    Credo che non appena ne avrò occasione cercherò di procurarmi almeno la versione digitale degli altri due, se non il cartaceo.

    Altro recupero che vorrei fare in cartaceo perché questo graphic novel ha superato di gran lunga le mie aspettative è quello a cui accennavo nel post precedente.
    Gente, se non l'avete fatto dovete recuperare Le malerbe di Keum Suk Gendry-Kim.
    E' bellissimo?
    Sì.
    E' un pugno nello stomaco?
    Sì.
    Vi farà piangere?
    Io non piango mai per i libri ma per questo ho fatto eccezione.
    Yi Okseon era solo una ragazzina quando, all'inizio degli anni Quaranta, una persona arriva a casa sua chiedendo ai suoi genitori se sono disposti a dare loro la figlia per poterle offrire una vita migliore come figlia adottiva del proprietario di un negozio di udon, un'esistenza in cui non solo non soffrirà più la fame ma potrà anche andare a scuola.
    In realtà Okseon viene venduta dai suoi genitori a queste persone che le fanno fare la sguattera nel loro negozio fino a quando non la vendono ad una taverna di Ulsan; proprio mentre lavora lì Okseon viene rapita per diventare una comfort woman.
    Questa non è una storia di fantasia; Yi Okseon è ancora viva ed è stata lei a raccontare all'autrice che poi ha messo su carta la sua storia con un tratto minimalista che colpisce come una bastonata il lettore.
    Vi assicuro che trasmette tantissimo e, se l'edizione cartacea costicchia (ma è anche un tomo bello massiccio), attualmente l'edizione digitale è in offerta ed io vi consiglio di approfittare perché sono 2 euro ben spesi. :susuvai:

    Tornando sul fronte romanzi, in questo periodo ho fatto la rilettura di un classico: Il richiamo della foresta di Jack London.
    Questo è un altro dei miei must letterari e credo tutti sappiano che il romanzo narra la storia di Buck, un cane di grossa taglia che viene rapito dalla sua casa della California per essere venduto come cane da slitta nello Yukon.
    Per me è sempre una meraviglia. Cosa devo dire di più? :roftl_drop:

    Di tenore decisamente diverso ma parzialmente ambientato nello stesso periodo è Ritorno al futuro III, terzo e ultimo romanzo dedicato a una delle mie saghe cinematografiche preferite.
    La storia è quella del film, l'ho adorato come il film...
    Passo oltre perché questo post è già lunghissimo ed i prossimi due romanzi, gli ultimi letti, meritano il giusto spazio.

    Il primo è Gli occhi del drago di Stephen King.
    Piccola storia di Hephaistion e di questo libro: da che ricordo questo libro è sempre stato in casa mia, principalmente in un armadio in soffitta in cui mia madre conservava alcuni dei suoi libri, e tra noi c'è sempre stata una forte attrazione MA essendo convinta fosse uno dei romanzi della serie La torre nera (non chiedetemi il motivo) non me la sentivo perché King mi piace ma a piccole dosi e non sempre e quando finalmente ho scoperto che era un fantasy senza seguiti... Ci eravamo trasferite e nonostante io l'abbia cercato in lungo e in largo il romanzo non si trovava più, quindi mi sono rassegnata.
    L'ho ritrovato per puro caso qualche mese fa.
    Era in piena vista... Nel senso stretto del termine: si trovava ad altezza occhi sullo scaffale più vicino alla porta del garage dove persino un cieco l'avrebbe potuto vedere! :roftl: :roftl: :roftl:
    Ovviamente una volta rintracciato non l'ho più perso di vista :roftl_drop: e pian piano me lo sono gustato in questi giorni.
    Inizio subito con un avvertimento: data la costruzione molto lenta del libro l'ultima delle tre frasi della sinossi spoiler circa mezzo libro (nel senso letterale) quindi fermatevi alle prime due.
    La storia è molto semplice: sul trono del regno di Delain è seduto re Roland, sovrano non particolarmente capace che ha intenzione di lasciare il regno al primogenito Peter ed ignaro che nell'ombra trami lo stregone Flagg.
    La storia narrata è molto lineare e semplice ma il valore di questo romanzo è nella cura dei dettagli di King, che prima costruisce una storia ricca di dettagli apparentemente banali e poi tira le somme, mostrando che ogni piccolo oggetto può avere importanza capitale nello svolgimento degli eventi, influenzandoli verso il bene o verso il male, e chiuso il romanzo non si trova un singolo tassello che non abbia trovato il suo posto nell'immagine composta.
    Ho impiegato anni per decidermi ma ne è valsa davvero la pena.

    L'ultimo romanzo letto è quello che mi ha spinta a rimandare di qualche giorno la realizzazione di questo post. :sisi:
    Volevo parlarvi a mente fresca di Fuoco sotto la terra di Giulia Esse, un romanzo autopubblicato che ho preso per caso quando era in offerta su Amazon e che ha un'ambientazione che richiama la Corea medievale di dorama come Queen Seon Duk (nella postfazione l'autrice lo dice esplicitamente che si è rifatta alla storia coreana antica).
    Questa è la trama:
    CITAZIONE
    "Nell'inganno apprenderà l'arte della lealtà"Dopo la misteriosa morte di suo padre, Yoon-ah viene eletta generale dell'esercito. Per salvare il regno di Nadong da una terribile profezia, Yoon-ah è costretta a inghiottire l'orgoglio e perdere la battaglia: il suo destino è essere trascinata in catene nel regno nemico, dove sarà prigioniera di Kang-jo, lo stratega dal cuore di ghiaccio. Lui è l'acqua, lei il fuoco. Entrambi sanno che la guerra non è mai finita: il gioco di seduzione che si instaura tra loro è un nuovo campo di battaglia.Sola in una terra straniera, odiata dai suoi soldati, Yoon-ah ha come unico alleato l'astuto Namgil, principe in ostaggio e sua vecchia conoscenza. Lavorando nell'ombra, i due possono ancora risollevare le sorti del loro regno. L'inganno lega Yoon-ah allo stratega. La lealtà la unisce al principe. La scelta, però, è vicina: sacrificherà se stessa o i propri ideali? Un fantasy orientale in cui la lealtà può avere il volto del tradimento.

    Fonte: Amazon


    Nel complesso questo romanzo mi è piaciuto davvero molto.
    Sia chiaro, non la reputo la storia perfetta ma vi assicuro che merita sia per la scrittura (ho letto una pagina e ne sono stata rapita) sia per gli strepitosi personaggi che animano questo romanzo.
    In alcune parti ho fatto un po' di fatica a orientarmi con le vicende ma secondo me Giulia ha fatto un lavorone perché vi assicuro che in alcuni momenti avevo l'impressione che più che leggere un romanzo stavo guardando un saeguk in cui realtà e magia si combinano: atmosfere vivide e avvolgenti, personaggi ricchi di sfaccettature, tradimenti e scelte impossibili...
    Non voglio dirvi altro perché è tutto da scoprire ma sappiate che

    E'
    UNA
    BOMBA


    Se ne avete voglia sostenete questa autrice perché se lo merita.

    Cosa leggerò in futuro

    Nel mio futuro c'è certamente Orphan, Monster, Spy di Matt Killeen, un romanzo storico che ho acquistato d'impulso negli ultimi mesi del 2019 perché lo trovai in copertina rigida a meno di 3 euro senza sapere che quasi sei mesi prima era stato tradotto anche in italiano (si tratta di La bambina di Hitler).
    Ovviamente l'acquisto non è stato motivato dal prezzo quanto dalla trama che ho trovato irresistibile.
    Il romanzo narra la storia di Sarah, quindicenne ebrea che dopo la morte della madre incontra una spia inglese che la spinge a frequentare una scuola per giovani ariane al fine di avvicinarsi alla figlia di uno scienziato che sta lavorando allo sviluppo di un nuovo tipo di bomba a base di uranio.
    Dovete sapere che la mia tesi di laurea triennale trattava la Storia di come l'uomo sia arrivato a sviluppare la bomba atomica e di conseguenza ho parlato anche del programma tedesco, oltre al più celebre progetto americano... Potevo lasciar perdere un romanzo simile? Ovviamente no. :roftl_drop:
    Attuamente sono a un centinaio di pagine dalla fine quindi credo che tra qualche giorno dovrei averlo finito (essendo in lingua dipende da quanto ho voglia di leggere in inglese).
    Ho in lettura altri due romanzi, ossia il fantasy Il priorato dell'albero delle arance di Samantha Shannon (essendo un librone voglio approfittare del periodo) e il distopico The extincion trials di S.M. Wilson (altro romanzo che ho preso in lingua ma è disponibile anche in italiano), che iniziai a leggere perché vidi in offerta il terzo ad un prezzo stracciatissimo e che al momento è in pausa.
    In teoria starei anche partecipando a una challenge ma mi sono data per vinta sia perché non ho la testa per leggere saggistica sia perché non riesco proprio a seguire un programma troppo strutturato, soprattutto dopo questo primo periodo dell'anno mi sono forzata a leggere cose di una certa lunghezza per comodità di trasporto del libro o per ottimizzare dei tempi morti; ho bisogno di leggere quello che sento di voler leggere senza farmi eccessivi problemi quindi credo che una volta concluso il libro di Matt Killeen andrò a braccio, alternando il Priorato (che è un fantasy affascinante ma impegnativo sia per mole sia per lettura) con quello che mi passa per la testa.
    E voi cosa state leggendo?
     
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    Vi comunico al volo che negli store online, forse perché oggi è la giornata mondiale della lettura, si trova l'ebook di Il priorato dell'albero delle arance a 2,99 (di norma costa più di tre volte tanto se non di più). Vi consiglio di approfittare se vi piacciono i Fantasy
     
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    Ho finito la mia challenge di Goodreads.
    Con otto mesi d'anticipo.
    Sì, avevo puntato in basso e ci sono molti manga e graphic novel... Ma è comunque parecchio. :roftl_drop:
    Nei prossimi giorni (approssimativamente entro la settimana) arriverà il post sulle letture dell'ultimo mese. :sisi:
     
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    Quando cerco un libro nuovo passo sempre di qua e in base alle recensioni di Hepha (e non solo) mi scelgo i romanzi da leggere. E ho fatto bene perché ho scoperto dei libri a quale da sola forse non mi sarei mai avvicinata.
    Come per esempio la Trilogia dei Lungavista di Robin Hobb. Non sono una fan di fantasy e neanche dei romanzi "fiume" gli ho sempre evitati ma qualcosa della storia mi intrigava e poi mi sono detta che tre libri non sono tanti per scoprire dopo che in realtà sono nove e con più di seicento pagine ciascuno ma ormai ero tutta immersa nel mondo di Fitz ed volevo di più.
    Ho amato questi romanzi come non mi succedeva da tempo. Forse perché la parte "storica" mi ricordava i romanzi che leggevo da ragazzina ed ero sempre innamorata del cavaliere di turno o per la parte fantasy che non la trovo esagerata o troppo complicata ma molto intrigante o per i personaggi cosi ben caratterizzati. Questa autrice e riuscita a dare vita a dei personaggi complessi, pieni di sfumature, tormentati e passionali. E impossibile no amarli o odiarli in base alla categoria da quale fanno parte. Ho amato Fitz e mi sono appassionata alle sue vicende come non mi succedeva dai tempi di romanzi di Dumas.. (anni fa :D)

    Spoiler sul finale della terza trilogia di Lungavista - Fitz e il Matto !!


    E ho
    pianto tantissimo quando Fitz ha perso il suo amico il lupo e con lui una parte della sua anima. E per il finale di tutta la storia - la creazione del drago - lupo! Per salvarsi da una fine certa meglio vivere per sempre con i suoi amici più cari in un solo essere. Poetico e giusto ma triste..
    come se avesi
    perso amici carinissimi

    Sono una persona che si emoziona facilmente :D.

    Per finire di leggere la trilogia ho perso tante ore di sonno e ho lasciato da parte altri libri e cose da fare :D.
    E adesso che sonno ancora sotto la "magia" di Robin Hobb mi butto su le altre trilogie..( forse quella del Figlio soldato la lascio alla fine perché da quello che dice Bori e un po deludente) ..

    Grazie ragazze..

    Edited by dana_ib - 13/6/2020, 14:55
     
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    E' come cavalcare un cavallo psicotico verso una stalla in fiamme! (cit.)

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    dana_ib sono contenta che la Hobb ti piaccia, io ho un po' un rapporto complicato con questa autrice, ma in generale trovo che i suoi libri meritino sempre almeno una possibilità!

    Se vuoi proseguire, io ti consiglio caldamente di leggerti le saghe nell'ordine in cui sono state pubblicate, ovvero:

    - Trilogia Lungavista
    - Trilogia di Borgomago
    - Trilogia Uomo Ambrato
    - Saga delle Giungle della Pioggia
    - Trilogia di Fitz e il Matto

    più che altro perchè vedrai proprio come ci sono personaggi e situazioni che vengono poi ripresi in libri successivi o comunque necessari per comprendere altri eventi, quindi ti consiglio proprio di leggerli in ordine anche se Borgomago e le Giungle sono spin-off delle avventure di Fitz e sono ambientati in altri stati differenti dal Regno dei Sei Ducati.
    Poi io personalmente sono sempre andata un po' controcorrente e dico che mi sono piaciuti addirittura di più gli spin-off, hanno almeno un paio di personaggi a mio avviso tra i migliori inventati dalla Hobb :heart:

    Confermo invece l'impressione negativa sulla trilogia del Figlio Soldato, nooooooia a secchiate :sangue:
    L'ho definitivamente abbandonato al suo destino a 2/3 del secondo libro perchè sennò non mi sbloccavo più! :roftl_drop:
    Trama allungata e assai lenta, avrebbe dovuto comprimerla in molte meno pagine dandole un ritmo più vivace, allora magari era salvabile, ma così proprio no, non mi disse nulla in generale e non mi sento di consigliartela troppo o meglio: magari provarla perchè no, ma dopo aver dato priorità alle altre saghe, che mi sono sempre sembrate meglio costruite, pur non essendo perfette.

    Paradossalmente, ho iniziato adesso l'ultima trilogia, ovvero di quella di Fitz e il Matto e nonostante i primi libri della Hobb li trovi sempre lenti a ingranare, scorre comunque 10 volte meglio del Soldato, sarà perchè Fitz è decisamente un protagonista più interessante da seguire, nonostante le sue paturnie e seghe mentali :roftl:

    Buona lettura! :corre:
     
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    Bori per me e un po troppo tardi di leggere le trilogie in sequenza corretta. Mi sono proprio buttata sui Lungavista e ho letto tutte le tre trilogie di Fitz. Avevo visto su wikipedia come sono raggruppati i libri e i titoli mi erano molto famigliari ma non pensavo che sono dei spin off e comunque avevo troppa voglia di vedere come finiva la storia di Fitz e non mi sono informata meglio. Adesso che so che sono connesse un po mi dispiace.
    Ma comunque ci provo a leggerle (quelle rimaste) nel ordine giusto (anche se forse alcune vicende so come finiranno).

    CITAZIONE
    i primi libri della Hobb li trovi sempre lenti a ingranare

    Anch'io ho avuto questo problema con l'inizio di ogni volume ma dopo - tutto liscio..

    Spero che non hai aperto lo spoiler! E proprio il finale di Fiz e il Matto. Adesso modifico...

    Edited by dana_ib - 9/5/2020, 18:31
     
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    E' come cavalcare un cavallo psicotico verso una stalla in fiamme! (cit.)

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    Ah, no, io avevo capito avessi per ora solo letto la prima trilogia, bon, ne deduco che non sono nemmeno più capace a leggere, ho proprio bisogno di una lunga vacanza :hide:

    Ahahah comunque hai fatto come una mia amica, che si appassionò così tanto ai personaggi di Fitz e del Matto da aver inizialmente letto solo i libri con loro protagonisti e poi recuperato gli spin-off in seguito con me :roftl_drop:
    In realtà non è che hai fatto male alla fine, la Hobb ha sempre detto di aver voluto strutturare ogni trilogia come se fosse "a sè stante" e leggibile anche da chi non ha letto i volumi precedenti/successivi.
    Il che le è riuscito solo in parte a mio avviso, perchè poi in effetti compaiono personaggi o vengono nominati situazioni che sembrano un po' cadere dal cielo non conoscendo i retroscena, ma nulla che infici la lettura generale.
    Più che altro, temo tu ti sia spoilerata un po' i finali di Borgomago e delle Giungle in questo modo, ma la mia amica mi ha confermato che ciò non le ha rovinato il piacere di leggere poi anche gli spin-off in seguito, quindi in ogni caso te li consiglio, a me erano piaciuti proprio tanto :heart:

    (la Fanucci tra l'altro si è finalmente decisa a ristampare Borgomago in una nuova edizione che mantiene i 3 volumi e non più 5 come nella precedente e con delle cover decisamente più belle, sto seriamente ponderando l'acquisto dei cartacei infatti :hmm: )

    CITAZIONE (dana_ib @ 9/5/2020, 18:01) 
    Spero che non hai aperto lo spoiler! E proprio il finale di Fiz e il Matto. Adesso modifico...

    Ah cielo, ma sai che io li ho letti in realtà, ma pensando ti riferissi alla prima trilogia, non li ho proprio capiti? :roftl:
    Quindi in realtà è come non li avessi letti, mi è andata bene, ma hai fatto bene a specificare il contenuto X)
     
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    Menomale Bori ... ma non e colpa tua se non hai capito lo spoiler - e un po confuso :D
    Un altra colpa mia e che mi sono riferita a la trilogia di Lungavista come a un tot che contiene tutte le trilogie di Fitz e senza specificare questo. Ma per me era solo la storia di Fitz Lungavista e ho fatto poco caso ai titoli esatti dei romanzi e delle trilogie.

    Ho già preso La nave della magia e pazienza se mi sono spoilerata la fine della trilogia se la storia e bella ed e scritta bene valle la pena leggerla.
    Grazie per le dritte.
     
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    Io sto ponderando di leggere una trilogia della Hobb all'anno ma nel 2020 ancora non sono riuscita a trovare il momento giusto per iniziare La nave della magia, che ho recuperato in libreria appena la nuova edizione è stata disponibile: prima ero talmente impegnata con il lavoro che la sera non riuscivo a dedicarmi a libri che richiedessero una soglia d'attenzione più elevata e una certa pazienza (ed iniziare i libri della Hobb richiede soprattutto la seconda per entrare in sintonia con la storia) e durante la quarantena ho avuto bisogno di letture diverse e/o "necessarie".
    Spero di riuscire a trovare il giusto allineamento in estate. :roftl_drop:

    Comunque...
    Consapevole che potrei rimandare a oltranza l'aggiornamento delle letture (mi conosco X) ), ho deciso di impormi di farlo prima che la situazione peggiori.
    Ad aprile, come spesso mi capita, ho avuto la sensazione di aver letto poco quando in realtà è stato un mese abbastanza ricco, con cinque letture (ufficialmente sono state sei ma tra poco capirete) mentre per quanto riguarda maggio siamo a quota quattro ed entro domenica prossima dovranno essere almeno cinque.

    Inizio con i fumetti, presenza costante di questa quarantena.
    Continuando ad approfittare delle offerte sulle graphic novel, ho recuperato A Panda piace. Questo nuovo libro qui di Giacomo Bevilacqua e ... e nooi dove eravamo? di Silvia Ziche.
    La lettura che non ho conteggiato come tale, senza nulla togliere all'opera, è A panda piace. Il motivo credo sia palese a chiunque conosca il personaggio ma a beneficio di chi non lo conosce (ed io ero una di quelle persone) dirò che si tratta di vignette corredate da una frase e quindi per forza di cose è stata una lettura molto poco impegnativa dal punto di vista del mero atto di lettura, ma in realtà fornisce molti spunti di riflessione.

    Il graphic novel della Ziche, autrice che conoscevo sin da bambina per le storie su Topolino, è stata una lettura più profonda di quanto mi aspettassi.
    La protagonista è la più nota dell'autrice, Lucrezia, e si tratta di un albo che ruota attorno all'esistenza del genere femminile nel corso della Storia, puntando il dito soprattutto contro la sua assenza e sulle motivazioni di questa esclusione. E' stata una piacevole lettura con tematiche femministe che mi ha fatto scoprire altre donne che hanno lottato duramente per far sentire la propria voce quando secondo la società contemporanea non avrebbero dovuto averne una. Molto interessante.

    Passando a maggio per completare questa carrellata di graphic novel, ho letto i volumi 2 e 3 di Contronatura di Mirka Andolfo (ne ho parlato qualche post fa), concludendone la storia.
    Non posso parlare della trama perché sarebbe spoiler, ma posso dire che in questi volumi ci sono stati dei notevoli colpi di scena
    SPOILER DI CONTRONATURA DI MIRKA ANDOLFO
    (la mamma di Leslie!!! :argh:)

    e la conclusione mi ha convinta. :sisi:
    Se non si hanno problemi con storie graficamente esplicite (ma non volgari, sia chiaro) è una lettura molto piacevole.

    Passando sul versante romanzi, inizio citandomi
    CITAZIONE
    Nel mio futuro c'è certamente Orphan Monster Spy di Matt Killeen, un romanzo storico che ho acquistato d'impulso negli ultimi mesi del 2019 perché lo trovai in copertina rigida a meno di 3 euro senza sapere che quasi sei mesi prima era stato tradotto anche in italiano (si tratta di La bambina di Hitler).
    Ovviamente l'acquisto non è stato motivato dal prezzo quanto dalla trama che ho trovato irresistibile.
    Il romanzo narra la storia di Sarah, quindicenne ebrea che dopo la morte della madre incontra una spia inglese che la spinge a frequentare una scuola per giovani ariane al fine di avvicinarsi alla figlia di uno scienziato che sta lavorando allo sviluppo di un nuovo tipo di bomba a base di uranio.
    Dovete sapere che la mia tesi di laurea triennale trattava la Storia di come l'uomo sia arrivato a sviluppare la bomba atomica e di conseguenza ho parlato anche del programma tedesco, oltre al più celebre progetto americano... Potevo lasciar perdere un romanzo simile? Ovviamente no. :roftl_drop:
    Attuamente sono a un centinaio di pagine dalla fine quindi credo che tra qualche giorno dovrei averlo finito (essendo in lingua dipende da quanto ho voglia di leggere in inglese).

    Ho adorato Orphan Monster Spy al punto di vagliare persino la possibilità di procurarmi il seguito Devil Darling Spy (poi ho deciso di aspettare perché esteticamente detesto la cover dell'edizione in copertina flessibile e quella in copertina rigida costa troppo per i miei gusti).
    Quando ho scritto quel post credevo che il romanzo non avrebbe più potuto sorprendermi ma quando è venuto a galla che
    SPOILER DI ORPHAN MONSTER SPY DI MATT KILLEEN
    lo scienziato era un pedofilo che, dopo aver abusato per anni della figlia, ha iniziato a farlo con le compagne di scuola che lei gli portava a casa e che probabilmente questo il capitano lo sapeva quando ha mandato Sarah in quella scuola...

    471289cde2490c80f60d5e85bcdfb6da


    Per fortuna che poi è la figlia stessa ad assassinare il padre per difendere l'amica... Che dimostrerà tutta la sua lealtà alla causa causando un'esplosione nucleare molto piccola che in ogni caso rade al suolo la proprietà della ragazza.

    471289cde2490c80f60d5e85bcdfb6da


    Il finale di questo romanzo è stato decisamente molto soddisfacente, come si sarà intuito. :roftl:
    Se amate i romanzi storici ma un filino teen ve lo consiglio. :susuvai:

    Restando nell'ambito scolastico ma decisamente più leggero, ho letto Girl power. La rivoluzione comincia a scuola di Jennifer Mathieu, che d'ora in poi chiamerò Moxie perché preferisco il titolo originale. :susuvai:
    La storia ruota attorno alla figura di Viv, una ragazza molto comune che vive in una cittadina in cui TUTTO ruota intorno alla scuola di football del liceo locale; proprio in virtù di questa importanza sociale i ragazzi della squadra godono di un trattamento di favore da parte del preside della scuola. Un esempio? I ragazzi possono indossare impunemente magliette con una grossa freccia rossa puntata verso il basso e la scritta "Succhiamelo" ma guai se una ragazza comune indossa un top!
    Una sera Viv, stanca della situazione, crea la fanzine GRRRinta! ispirandosi a quelle che sua madre conserva nell'armadio, ignara dell'effetto a catena che questa avrà sulla scuola.
    Moxie mi è piaciuto? Nì.
    Dalla Mathieu mi aspettavo di meglio, sarò sincera, ma in generale si tratta di un romanzo gradevole che trasmette un bel messaggio quindi non posso demolirlo.
    Il sessismo dilagante e sfacciato che domina l'intera storia forse è un po' troppo esagerato? Sì, ma è funzionale alla storia quindi va bene così.
    Lo consiglio? Sì e no, perché se da una parte ha un bel messaggio dall'altra c'è Nowhere Girls di Amy Reed che si rivolge allo stesso target e veicola lo stesso messaggio, ma in maniera più originale, articolata e verosimile.

    In queste settimane ho letto anche Chiudo gli occhi di Floriana Naso, una lettura che aspettavo con una certa ansia e che purtroppo mi ha delusa.
    Questo thriller psicologico racconta la storia di Giulia, 23 anni, e di come la sua vita tranquilla venga cambiata dall'arrivo di Giorgio, un uomo che sembra il principe azzurro e invece è tuttaltro.
    Metto le mani avanti: una buona percentuale della mia delusione è colpa delle aspettative che avevo nei confronti di questo romanzo, dato che il precedente romanzo dell'autrice mi era piaciuto proprio tanto mentre questo l'ho trovato abbastanza anonimo.
    In aggiunta a questo fattore puramente soggettivo, ci sono stati problemi oggettivi come una gestione dei tempi opinabile e le sue conseguenze; a parte qualche sprazzo qua e là, il lato thriller occupa sì e no 1/4 del romanzo, dando ampio spazio ad un lento romance e relegando il 95% della tensione in una manciata di pagine in cui succede di tutto e di più ad un ritmo fin troppo vertiginoso, perdendo così la suspance di un minimo di attesa.
    E la protagonista non mi è andata tanto giù: avrò avuto problemi a entrare in sintonia con lei perché non sono più una ragazzina, ma in certi momenti l'ho detestata. E paradossalmente l'apice di questa mia insofferenza l'ho raggiunta quando ormai avevo iniziato ad avere fiducia in lei: io capisco sia funzionale per la trama ma, Giulia cara...
    SPOILER DEL FINALE DI CHIUDO GLI OCCHI DI FLORIANA NASO
    il test di gravidanza era una necessità così impellente da farlo proprio nella casa dell'uomo che ha appena cercato di ammazzare tuo padre (magari l'ha fatto per interposta persona, magari no... ma il succo è quello!) e che ti ha promesso vendetta perché a causa tua il castello di carte che reggeva la ricchezza della sua famiglia è andato a gambe all'aria? Che poi sì, non è stata neanche colpa tua in senso stretto dato che sono state soprattutto le circostanze... Ma resta il fatto che in quella casa ti ha violentata ripetutamente QUANDO ERA DI BUON UMORE E FACEVA UNA BARCA DI SOLDI quindi figurati se ti trova lì QUANDO VUOLE MORTA TE E TUTTA LA TUA FAMIGLIA CHE AVETE SCOPERTO I MAGHEGGI SUOI E DELLA SUA FAMIGLIA! Il tuo intento era farti trovare a mutande calate e con uno stick di plastica in mano sperando avesse pietà del fatto che portavi in grembo suo figlio quando tuo padre era in ospedale più morto che vivo? Ti diro Giulia, mi spiace per come è andata ma in natura vige la legge del più forte... Ed i geni di una che dovrebbe pensare solo ad entrare ed uscire nel minor tempo possibile dalla casa del suo aguzzino mentre si prende tutto il tempo di farsi un test di gravidanza non andavano trasmessi. Fermo restando che tua sorella dovrebbe andare in giro per il resto della vita con un sacco di iuta in testa per aver scelto l'uomo che ha ordinato l'esecuzione capitale del padre ed aver assassinato a sangue freddo la sorella incinta. :coffee:

    In sintesi, non mi è piaciuto molto.

    Un romanzo che invece mi è piaciuto davvero moltissimo è L'orso e l'usignolo di Katherine Arden.
    La storia è ambientata in Russia in un passato non molto definito (approssimativamente direi XVI secolo) e la protagonista è Vasilisa, detta Vasja, una ragazza che ha ereditato dalla nonna la capacità di vedere gli spiriti della tradizione russa che popolano la sua casa e le terre che la circondano, a cui la popolazione è devota tanto quanto alla religione cristiana. La madre di Vasja ha perso la vita per metterla al mondo e di lei si è occupata l'anziana balia Dunja, che ha sempre raccontato alla bambina e ai suoi fratelli le storie della tradizione, ma l'arrivo prima di una matrigna poi di un nuovo prete le rendono la vita sempre più difficile, complice anche una forza selvaggia che ha iniziato a risvegliarsi.
    Premesso che, nonostante sia il primo volume di una trilogia, si può leggere questo romanzo anche singolarmente, io vi consiglio di recuperare questo fantasy perché è davvero molto ben strutturato ed ha una protagonista molto interessante.
    L'orso e l'usignolo non è una storia particolarmente movimentata ma viene costruita mattone dopo mattone, lentamente e con costanza, fino al climax finale in cui sì che c'è azione!

    Altri libri che dovreste recuperare (nonché gli ultimi due di cui devo parlare) sono i primi due volumi della trilogia La terra spezzata di N. K. Jemisin, ossia La quinta stagione e Il portale degli obelischi.
    Mi prendo un attimo per dire una cosa un po' personale: quando ho acquistato La quinta stagione stavo vivendo quel terrificante periodo dello scorso anno e mi ero ripromessa di leggerlo come premio quando tutto si fosse sistemato; sfortunatamente le cose sono andate nel peggiore dei modi e dopo io non me l'ero sentita di prenderlo in mano, decidendo di rimandare la lettura fino alla pubblicazione del terzo volume (ossia nel 2021).
    Questo fino alla mattina del 20 aprile, quando mi sono svegliata con una gran voglia di leggerlo ed il momento era propizio visto che ero a una manciata di pagine dalla fine di Chiudo gli occhi.
    Che ci crediate o meno, lo stesso giorno la Mondadori ha pubblicato dei post sui social in cui invitavano chi voleva a candidarsi per la lettura in anteprima del seguito, Il portale degli obelischi, e come avrete intuito ho letto in anteprima questo romanzo (che difatti uscirà martedì).
    Devo ammettere che La quinta stagione è proprio il romanzo adatto da leggere in un'area sismica durante una quarantena dato che parla di terremoti e di fine del mondo. :roftl_drop: :roftl_drop: :roftl_drop:
    Il primo volume segue le storie parallele di tre donne orogene (ossia con la capacità di controllare gli elementi) e dell'imminente Stagione, ossia un periodo di tempo in cui un cataclisma naturale convolge la vita sul continente.
    Non voglio dirvi altro perché è uno di quei romanzi che vale la pena scoprire, ma si concentra molto sulla condizione di vita degli orogeni, visti come mostruose creature inferiori per via delle loro capacità, costruendo il mondo in cui queste tre donne si muovono e dando al lettore informazioni sul passato dell'Immoto (è questo il nome del continente).
    Io ho adorato questo primo volume ma il secondo... :sbarluccic: :sbarluccic: :sbarluccic:
    Vi dico solo che mi sarei già fiondata sul terzo in inglese se non fosse che...

    Letture presenti e future

    ... La Mondadori ha aperto le candidature per leggere in anteprima La grazia dei re di Ken Liu, in uscita il 19 maggio, e lì non c'ho visto più perché lo aspettavo da anni. :ador: :ador: :ador:
    Vi risparmierò i dettagli del mio stato quando il responsabile mi ha scritto che sì, anche se avevano già mandato il romanzo della Jemisin potevo avere anche quello di Ken Liu :corre: :corre: :corre: ma sappiate che si tratta di un romanzo storico a tinte fantasy ambientato in estremo oriente in cui ci sono divinità, guerra e amicizie tradite.
    Sono a circa un terzo della storia e mi sta piacendo moltissimo.
    Dopo questo romanzo, in tutta sincerità, non so se mi butterò su The stone sky di N. K. Jemisin o tornerò ai ben quattro romanzi che ho messo in stand-by per vari motivi (in primis proprio per la lettura delle anteprime). La situazione è questa: sono ormai quattro mesi che avanzo lentamente verso il finale di Dark di Victoria Schwab (e dire che era uno dei libri che più volevo leggere!) e vorrei finirlo per giugno, cosa che invece non vorrei fare con La corte di rose e spine di Sarah J. Maas, che sto trovando a dir poco indecente ma che continuo perché mi dicono che poi migliora (io che leggo sempre piuttosto lentamente agonizzo letteralmente tra quelle pagine, quindi non so quanto fidarmi), mentre la storia di Il priorato dell'albero delle arance di Samantha Shannon mi attira molto ma preferisco prenderla a piccole dosi, ossia un capitolo o due a seduta, perché è impegnativa e voglio assorbirla al meglio (e devo ammettere che questa modalità mi sta piacendo anche tanto!).
    L'unico rimasto fuori è The extinction trials di S. M. Wilson, una storia presentata come un Hunger Games con i dinosauri, che avevo iniziato perché il terzo era scontatissimo su Amazon (volevo leggere il primo per sapere se ne valeva la pena), messo da parte per Orphan Monster Spy... e ancora non ho ripreso.
    Chi vivrà, vedrà...
     
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    CITAZIONE (Hephaistion @ 10/5/2020, 09:32) 
    Dopo questo romanzo, in tutta sincerità, non so se mi butterò su The stone sky di N. K. Jemisin o tornerò ai ben quattro romanzi che ho messo in stand-by per vari motivi (in primis proprio per la lettura delle anteprime).

    Spoiler dalla Hephaistion del futuro
    :roftl: :roftl: :roftl: :roftl: :roftl: :roftl: :roftl: :roftl: :roftl: :roftl: :roftl: :roftl: :roftl: :roftl: :roftl: :roftl: :roftl: :roftl: :roftl: :roftl:

    Se altre volte sono stata abbastanza fedele a questi ottimi propositi questa volta proprio no.
    Potrei dire che una buona parte della "colpa" è della generosità di Mondadori Oscar Vault :roftl_drop: che ha accettato ogni candidatura mandata per la lettura in anteprima delle sue uscite di maggio... Ma la verità nuda e cruda è che quei libri molto probabilmente me li sarei procurati e letti in ogni caso. :roftl_drop:
    Come avrete capito, l'inizio di questo mese è stato decisamente all'insegna della Mondadori Oscar Vault mentre per la seconda metà a far la parte del leone è stata la Mondadori: dei nove libri letti questo mese ben sette erano loro.

    Inizio con il libro che avevo in lettura la volta scorsa
    CITAZIONE
    ... La Mondadori ha aperto le candidature per leggere in anteprima La grazia dei re di Ken Liu, in uscita il 19 maggio, e lì non c'ho visto più perché lo aspettavo da anni. :ador: :ador: :ador:
    Vi risparmierò i dettagli del mio stato quando il responsabile mi ha scritto che sì, anche se avevano già mandato il romanzo della Jemisin potevo avere anche quello di Ken Liu :corre: :corre: :corre: ma sappiate che si tratta di un romanzo storico a tinte fantasy ambientato in estremo oriente in cui ci sono divinità, guerra e amicizie tradite.
    Sono a circa un terzo della storia e mi sta piacendo moltissimo.

    ...
    ...
    ...
    ...
    E' difficile parlare di questo libro perché da una parte mi sono piaciuti i personaggi, le ambientazioni, la coesistenza tra elementi sovrannaturali e storici ma dall'altra l'autore sembrava avere una fretta assurda di raccontare questa storia.
    Il romanzo narra gli avvenimenti dell'arcipelago di Dara a partire dagli ultimi anni di regno dell'imperatore Mapidéré (che io ho letto sempre Madipéré perché il vero nome non mi entrava in testa :roftl_drop: ), presentando quelli che poi diventeranno i protagonisti della storia, ossia Kuni Garu e Mata Zyndu.
    I due ragazzi sono molto diversi tra loro: Kuni Garu è l'intelligente ma svogliato figlio di una coppia di agricoltori mentre Mata Zyndu è l'ultimo esponente, assieme a suo zio paterno, di una delle più nobili famiglie di uno dei regni ora sotto l'egida dell'imperatore Mapidéré nonché nipote di colui che fu il maggiore ostacolo per l'opera di conquista dell'imperatore.
    Dopo la morte dell'imperatore e l'ascesa al trono del giovanissimo figlio Erishi, le condizioni di vita della popolazione dei regni dell'arcipelago iniziano rapidamente a peggiorare e questo porterà alla guerra in cui si metteranno in luce l'astuto Kuni Garu ed il possente Mata Zyndu, due astri in ascesa destinati ad essere sia fratelli sia nemici giurati.
    Le premesse di questa storia mi piacevano da morire ma il ritmo della storia ne inficia l'efficacia.
    Vi assicuro che quello che ho visto in questo romanzo di poco più di 600 pagine sarebbe stato molto più interessante se l'autore avesse deciso di prendersela un pochino più comoda perché succedono davvero tantissime cose sia tra gli umani sia tra le divinità, ognuna con un proprio campione da favorire o un nemico da danneggiare, ed ho trovato quasi sprecato non soffermarsi un po' di più sia sugli eventi sia sui personaggi.
    Per forza di cose coloro che incontriamo prima e restano in campo più a lungo li possiamo conoscere meglio, ma c'è un certo viavai di personaggi per tutto il romanzo e di conseguenza di alcuni personaggi importanti ai fini della storia abbiamo al massimo un'istantanea.
    La trama e lo sviluppo mi sono piaciute davvero molto ma in concreto mi sarei aspettata qualcosina in più. :(

    Altra lettura del mese targata Oscar Vault è stata Le Black Holes di Borja González, una graphic novel onirica che narra la storia di due ragazze a cavallo tra il 1856 e il 2016. Molto carina e particolare ma brevissima quindi non mi soffermo oltre.

    Terza e, per il momento, ultima lettura offerta dalla casa editrice che ho letto (la quarta la farò prossimamente perché a recensirla ci pensa l'amica con cui ho il blog) è Falce di Neal Shusterman, un romanzo su cui puntavo abbastanza essenzialmente perché l'estate scorsa lessi un racconto scritto a quattro mani da lui e dal figlio all'interno di Violent Ends e quello era stato il "capitolo" del libro che più avevo amato.
    La trama è questa:
    CITAZIONE
    In un mondo in cui la tecnologia è talmente avanzata che un'intelligenza artificiale provvede a tutti i bisogni del genere umano ed in cui è stata sconfitta persino la morte, ognuno può verosimilmente sperare di vivere in eterno. Tuttavia si può ancora morire: la Compagnia delle Falci si impegna ad eliminare definitivamente un certo numero di individui ogni anno. L'incontro con una Falce cambierà la vita dei giovani Citra e Rowan, che verranno scelti per diventare apprendisti.

    In generale Falce mi è piaciuto molto: si legge velocemente, l'idea di base è molto interessante ed il mondo creato ben costruito, tuttavia i personaggi non mi hanno convinta pienamente.
    Diciamo che non ho capito perché questi due siano tanto innamorati da fidarsi così ciecamente l'uno dell'altra. :?
    E ancora non mi spiego il motivo di un cattivo tanto stereotipato. :?

    Ciò non cambia il fatto che la sottoscritta aspetti con ansia il seguito, ossia Thunderhead, perché le premesse sono davvero buone.

    Prima di passare sul versante "Mondadori e basta" voglio parlare di due letture estranee a questa casa editrice (ma una è parte dello stesso gruppo editoriale) ossia Un litro di lacrime di Aya Kito (edito da Rizzoli) e Una bambina perduta di Torey Hayden (edito da Corbaccio).

    Un litro di lacrime è un libro che bene o male conoscono tutti i doramisti perché una quindicina di anni fa ne hanno tratto, prendendosi molte libertà, un dorama con Sawajiri Erika e Nishikido Ryo; si tratta del diario di Aya Kito, una ragazza giapponese a cui nel 1977 diagnosticarono l'atassia spinocerebellare, una malattia neurodegenerativa che in pochissimi anni le ha portato via la capacità di muoversi liberamente.
    Nonostante io fossi psicologicamente pronta al tram che mi stavo facendo arrivare in faccia, questo libro ha comunque fatto un male atroce perché questa è la testimonianza nuda e cruda del calvario di Aya dai quindici
    ai vent'anni circa, ossia quando non è più stata in grado di scrivere
    e sapere cosa ne è stato di lei dopo quel momento
    sia attraverso la postfazione della madre sia per mezzo della serie, che mi pare si chiuda con una sequenza ambientata nel 1988 alla cui conclusione si vede un corridoio ospedaliero buio in cui rimbomba l'urlo straziante della madre che invoca il nome della figlia appena morta
    ha reso se possibile la lettura ancora più devastante.
    Conoscere il destino di Aya non ha reso più facile affrontare il libro senza versare quel celebre litro di lacrime e, per quanto non siano state così tante, qualcosa è scappato sul serio man mano che si andava avanti.

    Riguardo a Una bambina perduta... Diciamo che quando racconta storie vissute in prima persona mi fido ciecamente di Torey Hayden, quindi ho affrontato questa storia sapendo che mi sarebbe piaciuta.
    Così è stato.
    La bambina di cui la Hayden ci racconta è Jessie, che all'età di nove anni vive in una casa famiglia perché i suoi genitori hanno deciso di affidarla allo Stato in quanto incapaci di gestirla per via della sua piromania e la tendenza a raccontare storie.
    Per trovare un modo per aiutare Jessie Torey dovrà scavare non poco nel suo breve passato per trovare la causa dei suoi problemi, scoprendo cosa si nasconde dietro alla facciata della casa in cui è nata e cresciuta.
    Torey sapeva sin dall'inizio che la nascita di Jessie era stata una sorpresa non troppo gradita:
    quarta figlia di una coppia che già otto anni prima aveva dovuto fare i conti con una gravidanza inaspettata, la madre aveva sofferto di una depressione post partum che l'aveva portata a dare i suoi sedativi alla figlia neonata.
    Quello che Torey ha scoperto pian piano è che
    a causa della depressione la madre non si è mai occupata molto di Jessie e nei momenti in cui era in casa il padre doveva prendersi cura di sua moglie, quindi di fatto la bambina era affidata alle cure della sorella maggiore di otto anni (le altre due, che avevano rispettivamente 20 e 18 anni al momento della sua nascita, non vivevano più con i genitori) che intorno ai dodici anni aveva iniziato ad abusare sessualmente della sorellina come imitazione dei maltrattamenti subiti dalla più piccola delle sorelle maggiori, di fatto creando un legame di sudditanza psicologica che ha spinto la bambina a proteggerla raccontanto menzogne.

    Insomma, un caso decisamente spiacevole.
    Adoro i libri di questa autrice ma questo, devo ammetterlo, non è tra i miei preferiti; diciamo che ho preferito i suoi libri in cui era presente la dinamica della classe.

    Per chiudere questo post devo parlare di

    HUNGER GAMES



    Era dal 2018 che progettavo una rilettura della trilogia e quando hanno annunciato che sarebbe stato pubblicato un prequel ambientato 64 anni prima ne sono stata felicissima perché sentivo che il mio sogno stava per realizzarsi:
    il libro di Mags! :corre:
    Peccato che qualche mese fa il mio sogno è andato in frantumi: il romanzo non avrebbe parlato degli undicesimi Hunger Games, quelli vinti da Mags, ma dei decimi Hunger Games ed il protagonista sarebbe stato...

    il giovane presidente Snow
    :nooo: :fugge: :nooo: :fugge: :nooo: :fugge:
    :nooo: :fugge: :nooo: :fugge: :nooo: :fugge:
    :nooo: :fugge: :nooo: :fugge: :nooo: :fugge:
    :nooo: :fugge: :nooo: :fugge: :nooo: :fugge:


    Nonostante la cocente delusione ho deciso di dare una chance a questo libro e prima di farlo ho riletto la trilogia originale, amandola ancora di più della prima volta perché con alle spalle almeno quattro visioni dei vari film ho potuto coglierne le numerose differenze e apprezzarne le modifiche (non sono una gran purista, quindi se le modifiche sono coerenti, non snaturano una storia e rendono il risultato migliore per quel media le accetto più che volentieri).
    Credo un po' tutti conoscano la storia quindi mi fermo qui con la trilogia e mi getto a bomba su Ballata dell'usignolo e del serpente, il prequel che non volevo.
    Mi è piaciuto. :sisi:
    E pure tanto. :roftl_drop:
    Come scritto prima, il romanzo è ambientato dieci anni dopo la fine della guerra tra i distretti e Capitol City; non viene detto esattamente come la capitale abbia schiacciato i distretti, la storia si concentra sulle conseguenze che la popolazione di Panem, quindi anche della capitale, continua a pagare dopo quello scontro fratricida.
    Coriolanus Snow è un ragazzo di diciotto anni che frequenta l'Accademia assieme ai rampolli delle famiglie più facoltose della città ma la sua situazione economica non è affatto rosea: la fortuna degli Snow è andata distrutta con la guerra, il conflitto, con modalità diverse, si è portato via sia suo padre sia sua madre, che aspettava una bambina che non è sopravvissuta, e nonostante il genitore sia un eroe di guerra il ragazzo vive in semipovertà con sua nonna e la cugina di pochi anni maggiore di lui
    (quando ho letto che era Tigris sono rimasta di sasso! :animavia: E adesso voglio un romanzo su Mags E su Tigris, meglio ancora se ambientato durante gli undicesimi Hunger Games in cui la seconda veste la prima e fanno amicizia :roftl_drop: )

    , anche lei rimasta sola al mondo.
    Per mantenere il buon nome della famiglia gli Snow nascondono a tutti la loro situazione economica ed il ragazzo, che ha grandi sogni, spera di potersi aggiudicare un premio come mentore nel corso dei decimi Hunger Games... Ma i suoi sogni di gloria sembrano andare in pezzi quando gli viene affidato non solo un tributo dal Distretto 12, ma perdipiù quello femmina, ossia Lucy Gray Baird.

    Il romanzo mi è piaciuto molto perché, oltre ad essere ricco di easter eggs
    (quando hanno tirato fuori l'erba saetta, ossia la katniss ho riso come una scema :roftl_drop: )

    , è anche molto coinvolgente.
    Non ho mai apprezzato particolarmente il presidente Snow ma vedere quello che di fatto è stato il suo battesimo del fuoco è stato emozionante; la Collins ha reso molto bene il conflitto interiore vissuto da Coriolanus, che per ovvie ragioni qui non è ancora quello che abbiamo conosciuto nella trilogia originale.
    Ho apprezzato tutti i personaggi, anche quelli che ho odiato, ma il mio momento preferito è stato certamente
    quello in cui il decano Highbottom svela la verità per cui odia Coriolanus: quando erano studenti il padre di Snow ha consegnato alla dottoressa Gaul un progetto da lui redatto dal quale quella sadica ha di fatto tratto l'idea degli Hunger Games, un compito che non doveva essere consegnato, che l'ha consacrato come padre di quello spettacolo crudele e l'ha spinto ad annegare la sua disperazione nella morfamina.

    Per ovvi motivi ho adorato anche Seianus, la rappresentazione di quanto di buono può esserci
    e del modo in cui l'ingenuità può uccidere le buone intenzioni.
    Me lo aspettavo, però che brutta fine! ;_;

    Insomma, il romanzo che non volevo mi è piaciuto. :roftl:

    PROSSIME LETTURE

    Diciamo che rinnovo almeno parzialmente i buoni propositi della volta scorsa.
    Mi sono già attivata con il riprendere in mano Il priorato dell'albero delle arance di Samantha Shannon ma dandomi obiettivi piccoli e fattibili, dato che tra una settimana si ricomincia a lavorare e la sua mole non mi permette di portarlo in giro: mi sono ripromessa di leggere almeno un capitolo al giorno o cinque alla settimana.
    Riguardo agli altri tre, credo che l'unico che potrei provare a finire in questi giorni sia Dark di Victoria Schwab mentre gli altri probabilmente andranno in pausa a tempo indeterminato (soprattutto La corte di rose e spine)
    Non ho ancora selezionato un libro da portarmi dietro per eventuali momenti morti, anche perché mi hanno detto solo il quando ma non il dove. :roftl_drop: Se avrò bisogno di un libro per queste occasioni, credo darò la priorità a una lettura poco impegnativa e tascabile come La stirpe dei ribelli di Morgan Rhodes, secondo volume di quella che credo sarà la serie guilty pleasure del 2020 iniziata con La caduta dei tre regni.
    Altra lettura prevista per giugno è La memoria di Babel di Christelle Dabos, visto che il 1 luglio dovrebbe uscire Echi in tempesta, che mi piacerebbe leggere immediatamente, ma per questo mese non programmo altro.
    Se ci saranno altri libri (ed è quasi sicuro perché sono incostante :roftl_drop: ) saranno letture fatte di getto. :susuvai:
     
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    Non riuscendo più a fare un aggiornamento lungo (e dubito che ne avrò in futuro, almeno fino alla fine del 2020) e soprattutto visto che sto cercando di scrivere questo post da fine agosto (sì, sono passati due mesi e mezzo) ho deciso di farne diversi brevi.
    Lo so che non ci voleva un genio per arrivare a questa conclusione :roftl_drop:

    Inizio con una piccola considerazione sull'ultimo intervento.
    CITAZIONE (Hephaistion @ 10/5/2020, 09:32) 
    Spero di riuscire a trovare il giusto allineamento in estate. :roftl_drop:

    :roftl: :roftl: :roftl:
    :roftl: :roftl: :roftl:
    :roftl: :roftl: :roftl:
    :roftl: :roftl: :roftl:
    :roftl: :roftl: :roftl:



    Che illusa!
    Tra il lavoro (non mi pesa perché faccio quello che mi piace, seppur in un modo diverso da quello che immaginavo, ma mi spesso mi assorbe anche quando sono fuori... E in futuro sarà MOLTO PEGGIO), gli impegni esterni, lo studio (ebbene sì, sono tornata sui libri... anche se durerà poco), la salute ( :acc: ), il desiderio di fare altro ed il non trascurabile scarso coinvolgimento in alcune letture questi mesi sono stati piuttosto poveri di letture, anche se sono soddisfatta perché...
    Lo capirete nelle prossime righe.

    CITAZIONE (Hephaistion @ 13/6/2020, 12:43) 
    PROSSIME LETTURE

    Diciamo che rinnovo almeno parzialmente i buoni propositi della volta scorsa.
    Mi sono già attivata con il riprendere in mano Il priorato dell'albero delle arance di Samantha Shannon ma dandomi obiettivi piccoli e fattibili, dato che tra una settimana si ricomincia a lavorare e la sua mole non mi permette di portarlo in giro: mi sono ripromessa di leggere almeno un capitolo al giorno o cinque alla settimana.

    La strada non è stata semplice come me la prefissavo a causa di altre letture (sia glorificata la campagna recensioni di Oscar Vault :heart: ) ma l'obiettivo è stato raggiunto.
    Complice un problema di salute abbastanza serio che nei primi giorni mi ha tenuta lontana dai libri ma che successivamente si è dimostrato funzionale all'obiettivo, ho ripreso in mano questo romanzo e arrivata a un certo punto l'ho divorato.

    Dire che questo romanzo non ingrana rapidamente è un eufemismo: è tanto bello quanto placido nella partenza.
    La storia è ambientata in un mondo di fantasia in cui i draghi sono visti in maniera molto differente a seconda dell'area geografica; mentre a est queste creature sono venerate e interagiscono con parte della popolazione, a ovest i draghi sono la minaccia più temuta e oggetto della leggenda del reginato di Inysh, retto da secoli da una regina che mette al mondo una sola figlia femmina che le succederà: si dice che finché sul trono siederà una discendente della casata Berethnet il Senza Nome non tornerà.
    Personaggi principali della storia sono a est Tané, una ragazza senza famiglia che si sta formando per diventare cavaliere di drago, mentre ad ovest la regina Sabran IX, divisa tra il dovere e la paura di mettere al mondo una figlia, e la sua dama di compagnia Ead, che nasconde un grande segreto.

    La storia è ricca di personaggi e molto complessa e l'autrice si prende tempo per costruire questo mondo tassello per tassello... Ma il risultato vale l'attesa. E' un fantasy mastodontico e ben scritto, con personaggi ben realizzati e un ritmo, per quanto sia discontinuo, sempre adatto alla situazione.
    Mi è piaciuto proprio moltissimo e ve lo consiglio perché vale.

    CITAZIONE
    Riguardo agli altri tre, credo che l'unico che potrei provare a finire in questi giorni sia Dark di Victoria Schwab

    Finito!
    Ho impiegato quasi otto mesi ma sono riuscita a trovare la forza di finire questo romanzo.
    Mi è piaciuto?
    Sì, ma l'ho trovato davvero infinito.
    Non sapevo bene come descrivere questa sensazione, ma per quanto mi interessasse sapere come andava avanti la storia mi pesavano quella serie di pagine in cui succedeva poco o nulla... Poi, a libro concluso, ho capito come mai provavo quella sensazione: perché era così!
    In Dark succede davvero poco.
    Dark è una lunga attesa che viene sì ripagata ma risulta davvero eccessiva se si leggono un paio di capitoli alla volta... E la voglia di andare avanti a un ritmo più sostenuto spesso e volentieri latitava proprio perché non succedeva nulla!

    Il resto... diciamo che è andato un po' a ramengo: i libri della Dabos non li ho praticamente toccati (tecnicamente sono a pagina 50 di La memoria di Babel da due mesi... ma ho avuto altro da leggere e ancora non ho trovato il tempo di tornarci, per quanto sia arrivata a quel punto in un'oretta :coffee: ) mentre ogni tanto leggo un capitolo di La stirpe dei ribelli (e i successivi) li tengo da parte per portarmelo in giro... E prenderli in giro perché sono imbarazzanti.
    D'altro canto in questo periodo sono un po' in crisi con il fantasy e mi attirano di più gli storici quindi al momento non sento neanche una forte esigenza di continuarli. :roftl_drop:

    L'aver letto poco in questi mesi non mi ha impedito di recuperare libri, anche se mi sono contenuta abbastanza... Per buona parte del tempo. :roftl_drop:
    Al momento, grazie ad una persona che sta vendendo in libreria i suoi volumi della serie, sto recuperando La ruota del tempo di Robert Jordan; avevo già il primo da qualche anno ma la settimana passata ho trovato i volumi 2,3 e 6 mentre più tardi andrò a prendere i volumi 4 e 5; la veste grafica non è delle migliori ma essendo libri piuttosto costosi sono entusiasta. :susuvai:
    Altri recuperi importanti del periodo sono Il mio nome è Sissi e Il destino di una regina di Allison Pataki (è stato un caso che li abbia trovati negli stessi giorni :sbarluccic: ), La ballata della Città Eterna di Luca Di Fulvio e Costanza e i buoni propositi di Alessia Gazzola. :sbarluccic:
     
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