The Attorney

Corea, 2013

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    THE ATTORNEY

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    INFO
    Titolo: The Attorney
    Regia: Yang Woo-Seok
    Sceneggiatura: Yang Woo-Seok, Yoon Hyun-Ho, Lee Jung-Hwa
    Durata: 127 min.
    Anno: 2013


    CAST
    Song Kang Ho - Song Woo Seok
    Kim Young Ae - Choi Soon Ae
    Oh Dal Su - Park DongHo
    Kwak Do Won - Cha Dong Young
    Siwan - Park Jin Woo


    TRAMA
    Song Woo Seok e' un avvocato davvero "sui generis": si e' diplomato e poi ha passato l'esame per l'iscrizione all'albo senza laurearsi (cosa da noi impossibile, ma evidentemente non in Corea XD). Quindi viene ignorato e snobbato dai colleghi che invece si sono laureati nelle piu' prestigiose universita' coreane. Ora fa l'avvocato a Busan e seguendo il suo fiuto per gli affari si e' specializzato in diritto tributario, un ramo in cui spera di guadagnare parecchi soldi. Inutile dire che la sua decisione di fare l'avvocato non fu motivata da nobili ideali, ma dal semplice desiderio di arricchirsi. Quando il figlio della proprietaria del ristorante in cui pranza sempre viene arrestato e accusato di essere un attivista politico e la donna, disperata, si rivolge a lui, Song Woo Seok resta colpito dall'ingiustizia di quanto sta accadendo e accetta di difenderlo in quella che sembra una causa impossibile da vincere...


    TRAILER

    Video




    COMMENTO
    E' una vita che voglio vedere questo film, campione d'incassi in Corea (all'ottavo posto nella classifica coreana dei film piu' visti di sempre) nonostante il regista sia al suo debutto. La storia e' ispirata al "caso Burim" del 1981, quando durante il regime di Chun Doo-hwan, 22 persone tra studenti, insegnati e impiegati che appartenevano ad un club di lettura furono arrestati senza un mandato sotto la falsa accusa di essere simpatizzanti della Corea del Nord. Roh Moo-hyun, un avvocato tributario di Busan, formo' un team legale con alcuni compagni per difenderli dalle accuse del governo. In seguito a questo caso, Roh divento' un famoso avvocato per i diritti umani durante gli anni '80, per poi entrare in politica e diventare il nono presidente della Corea del Sud.


    FONTI
    Sottotitoli Ita
    Asian Wiki

    Edited by Midwinter - 5/2/2015, 06:27
     
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    Come sempre, se possibile, vorrei unirmi. :hug:
     
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  3. gatto milla
     
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    Mi unisco anche io..... Trama decisamente molto interessante
     
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    Certo, siete le benvenute. :hug:

    Dovrebbe essere davvero un bel film, speriamo che non deluda. :nooo:
     
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    CITAZIONE (Midwinter @ 5/2/2015, 14:01) 
    Dovrebbe essere davvero un bel film, speriamo che non deluda. :nooo:

    Ho fiducia nelle proposte filmiche che fate quindi credo che lo sarà davvero. :hug:
     
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    Qui metto un link ad un file zippy, in cui trovate il torrent compatibile con i sub ita:

    http://www32.zippyshare.com/v/HEg5aRQz/file.html

    Ci sono tanti seed ed il file video (sono 1.5 GB) si recupera velocemente. :susuvai:

    Edited by Midwinter - 5/2/2015, 15:28
     
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    Grazie! :heart: :heart:
     
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  8. gatto milla
     
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    grazie ......
     
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  9. gatto milla
     
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    DEVASTANTE




    in questo momento sono ancora sconvolta da ciò che ho visto che non riesco a formulare un pensiero preciso e logico....

    la visione di questo film mi ha completamente frantumata in mille pezzi.....ha tirato fuori le emozioni più svariate: pena, sofferenza,ansia, dolore, rabbia,odio, stima.......se eliminiamo dal film le scene delle torture, che è normale che ti devastino (sorattuto per il modo in cui gli attori hanno recitato,fantastici),hanno lasciato il segno 3 parti su tutte.....

    1. la pianificazione
    la pianificazione operata dall' "alto", che prevedeva la cattura indiscriminata di giovani studenti per renderli capri espiatori per motivare una guerra fredda con la Corea del Nord......emblematiche sono le parole del generale " non bisogna incarcerare i colpevoli,ma gli innocenti prima che diventino colpevoli" eccerto come no e se puoi li torturi senza ritegno per tre mesi, pensi che così fai del bene?????? bastardo e che non avrei potuto farti niente,ma almeno sputarti in faccia si, l'avrei fatto......per non parlare della bastardata finale che hai fatto, hai mandato alla corte marziale un tuo sottoposto perchè aveva osato mettersi contro di te perchè aveva una coscienza?????? so che sei esistito veramente caro bastardo, e spero che tu sia passato oltre e le anime di coloro che hai fatto fuori sadicamente ti rendano le loro sofferenze per tutta l'eternità.....

    2. Mamma
    oddio come la signora è entrata nella sala delle udienze quel "Mamma, oh mamma" è stato così devastante che non mi sono ancora ripresa.........povero cuore, balsamo per le sue sofferenze vedere per pochi attimi il viso più amato.......

    3. i magnifici 99
    dopo la fine del processo-farsa dove sono stati lasciati in galera per 2 anni quei poveri cuoricini....il nostro avvocato si batte affinchè i diritti dell'uomo non vengano più calpestati.......il suo ardore mobilita tutti e per questo viene messo in carcere......emozionate come tutti gli avvocati che lo avevano sempre ridicolizzato, siano stati colpiti dal suo fervore e quando lui da avvocato passa ad essere accusato siano tutti li a prenderne le difese......bellisimo


    se non bastasse una sceneggiatura che parla di denuncia sociale e fatti storici contemporanei, la regia è superba, come anche la fotografia e il montaggio.........

    gli attori sono pazzeschi,delle interpretazioni magistrali, con caratterizzazione dei personaggi incredibile.........

    mi sento di consigliarlo,ma con una pacchetto di pacchetti di fazzolettini.......voto finale 100

    grazie Mid......però per il prossimo week end una commedia,mi devo riprendere da questo........
     
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    Lan Zhan per la campagna promozionale "Disprezzo&Midgeritudine" <3

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    Ecco mi sento di condividere in pieno il commento di gatto milla
    Questo film ti prende e ti rivolta come un calzino (ah che similitudine poetica :sese: :sese: :sese: ).
    Parte con un inizio, se vogliamo, piuttosto leggero

    con questo avvocato che tra mille difficoltà ottiene la sua licenza ma il tutto è condito da un incrollabile ottimismo e fiuto per gli affari anche quando tutti lo snobbano e lo prendono in giro perché non si è laureato e va in giro a vendersi senza uno studio alle spalle che lo rappresenti.
    Dimostrando non solo il suo valore di avvocato senza laurea ma di quanto fosse lungimirante nel capire l'andamento del mercato legale e di cambiare di volta in volta per continuare a lavorare e guadagnare.
    Mentre il resto del mondo dell'avvocatura poteva solo rosicare, l'invidia è proprio una brutta bestia :coffee:
    E a proposito di fiuto se non ci fosse stato il caso del club di lettura, sono convinta che quest'uomo sarebbe riuscito a qualificarsi per olimpiadi :sese: :roftl:



    Per poi cambiare tono e diventare qualcosa di serio su cui riflettere e con lui cambia il nostro avvocato che da persona impegnata solo a guadagnare bene per dimenticare un'infanzia povera e poco interessato a quanto accadeva intorno a lui, dove "se ti hanno preso e accusato di qualcosa te lo sei meritato", a un uomo che apre dolorosamente gli occhi di fronte a una realtà: quella di un regime oppressivo e bugiardo pronto a mandare al macello gente innocente pur di continuare ad esistere e prosperare.
    E di qualunque regime si parli le caratteristiche sono sempre le stesse e a me onestamente viene lo schifo a vedere quanto non siamo stati capaci di imparare dalla storia, quanto l'uomo sappia cadere in basso.
    Quanto in questo film (ma purtroppo nella realtà stessa) sia facile montare un processo basato sul NIENTE

    vogliamo parlare delle accuse basate su dei libri che venivano consigliati dal ministero dell'istruzione stesso e venduti in ogni libreria coreana?


    e vederlo proseguire

    fino a una conclusione che lascia l'amaro in bocca ma che ci regala un uomo diverso trasformato, capace di trascinare con se altri che come lui preferivano guardare il proprio orticello per la paura di essere vittime a loro volta del regime.


    Un film intenso e duro che nonostante le due ore ti prende e non ti molla più fino ai titoli di coda.
    E anche io come Milla ho schifato

    il generale ma anche il procuratore che lo ingaggia per la messa in scena come si potrebbe fare con un attore a teatro.
    E avrei voluto vedere i due schiacciati definitivamente, sconfitti su tutta la linea ma ovviamente sarebbe stata una favola e non un film su una realtà dura e sanguinosa che ancora oggi va in scena in molte parti del mondo.
    Ma come amava citare il giovane Park la roccia alla fine diventa sabbia e può nascere la vita.



    Anche io come Milla sento di consigliarvelo se siete pronti a una visione che sa essere dura e spietata nel metterci di fronte a quanto l'uomo possa divenire folle e corrotto.
    E apprezzai come le scene più violente siano state distribuite lungo la storia, senza esagerare o spettacolarizzare ma che arrivavano comunque dritte e precise nello stomaco.
     
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  11. gatto milla
     
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    concordo con tutto ciò che hai detto Hana.....noi siamo "liberi" grazie anche alle loro sofferenze.....questi si che sono eroi......non hanno ucciso nessuno per la patria,ma hanno patito le sofferenze più assurde per fare in modo che ci si possa definire liberi.....anche se in giro per il mondo esistono ancora milioni di persone schiavizzati e oppressi da regimi dittatoriali assurdi......

    dopo la visione di questo film mi sono tornati alla mente, Sogyeokdong di Seo Taiji cantata anche Iu e Piazza Tienanmen..quello studente mi colpì molto, avevo 11 anni e ancora non si sa con certezza chi fosse e che fine fece,mi piacerebbe sperare che sia vivo e vegeto con moglie e figli e un lavoro che gli piace fare......e non morto perchè discorde con il regime.......non bisogna dimenticare mai.......

    Edited by gatto milla - 10/2/2015, 14:44
     
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    Questo film mi e' piaciuto davvero molto. :coffee:

    La prima parte non ha NULLA del film di denuncia, anzi, il protagonista e' assai spassoso. :roftl:
    Nato per gli affari, alla faccia dei colleghi snob fiuta sempre la mossa giusta...
    riciclandosi prima con la registrazione delle transazioni immobiliari e poi come avvocato specializzato nelle tasse, indubbiamente ramo di gran voga, che potrebbe portarlo ad essere l'avvocato di una delle piu' grosse imprese di costruzione del paese.


    Ma nonostante il nostro eroe sia indubbiamente un uomo che vuole guadagnare per garantire alla sua famiglia il benessere, e' comunque una persona buona...
    adorai due scene:
    1) quando lui si compra l'appartamento nell'immobile che aveva costruito per pagarsi gli studi
    2) quando va nel ristorante della signora con la famiglia e la ringrazia


    Mentre il nostro eroe aspira al successo economico, sullo sfondo iniziamo ad intravedere segni di uno dei periodi piu' oscuri della Corea moderna, la dittatura di Chun Doo-hwan. Non voglio andare nei dettagli, ma chi come me ha visto Sandglass in cui si parla tra l'altro del massacro di Gwangju sa bene di chi stiamo parlando. :sese: :sese: :sese: E notare bene che non si parla di secoli fa, ma di trent'anni fa. :sese:

    Comunque il nostro Song Woo Seok e' troppo preso dalla sua vita e dalla sua carriera per badare a questi rivoluzionari che minacciano il regime, e che dovrebbero solo marcire in prigione. Alla base e' il coreano medio, che crede a quello che vede in TV e pensa che il regime sia il benefattore della Corea. :sese:

    Finche' si trova a non poter piu' negare l'evidenza. :sese:
    Tra l'altro apprezzai come il regista pur mostrando parecchio della brutalita' delle torture, riduca la dose al minimo necessario, senza godere a mostrare 200 scene di violenza gratuita ogni riferimento a Sandglass non e' casuale.

    E da qui comincia la seconda parte del film. Dove avrei voluto accendere una bella pira e bruciare un sacco di gente. :sese: In un certo senso anche lo spettatore, come il protagonista, passa da vedere il mondo pieno di unicorni ed arcobaleni, a rendersi conto della profonda ingiustizia di quello che succede in Corea. :sese: E dell'impotenza del cittadino di fronte agli abusi della polizia.

    La strafottenza dei militari, sicuri di avere le spalle coperte, l'omerta' dei giornalisti, costretti a scrivere praticamente sotto dettatura, la farsa dei processi, dove il verdetto e' scritto ancora prima di iniziare. Song Woo Seok si ritrova nel bel mezzo di tutto questo e non ha nessuna intenzione di cedere. :coffee:

    Sul finale...
    come era prevedibile non si puo' sconfiggere un regime, quindi Jin Woo anche se innocente si fara' i suoi due anni di galera insieme ai suoi amici del club di lettura. E non oso immaginare cosa succedera' al tenente che si e' presentato a testimoniare. :sese:
    Ma alla fine perdere una battaglia non vuol dire perdere la guerra. :coffee:
    E qualche anno dopo, ormai verso la fine della presidenza di Chun Doo-hwan, iniziamo a vedere che la Corea e' pronta per ribellarsi ed ottenere la tanto sospirata democrazia. :sese:
    I 99 avvocati che si presentano a difendere Song Woo Seok, ormai diventato un leader per i diritti civili, sono il simbolo di un Paese che vuole cambiare e non ha piu' paura. :sese:


    Insomma, un gran bel film che non lascia indifferenti. :heart:
    Soprattutto se si pensa che e' ispirato ad una storia vera.

    Per quanto mi riguarda, ho gia' visto parecchia roba sul periodo quindi non e' che torture&soprusi fossero una novita', ma mi e' piaciuto come il film passi da un inizio leggero e spensierato alla consapevolezza che ci sono cose che non si puo' fingere di non vedere, e che se vogliamo rendere il mondo un posto migliore, bisogna che ognuno faccia la propria parte.

    Decisamente consigliato, anche se prometto a gatto milla che adesso vediamo un paio di cose piu' leggere. :roftl:
     
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    « Se non potessi credere nella televisione e nei giornali,
    allora in cos'altro potrei credere? »



    Questa frase mi ha colpita parecchio, specialmente dopo aver visto la parola fine di questo film.
    Quando ho iniziato questo titolo sapevo solo che mi sarei ritrovata davanti una pellicola di due ore buone, che raccontava di fatti realmente accaduti e che non mi avrebbe lasciata indifferente. Ebbene posso ammettere senza vergogna che il mal di stomaco che avevo quando ho iniziato il film ce l'ho ancora dopo due ore, seppur sia passato da un mal di stomaco 'normale' ad uno più profondo. O forse sono due tipi di nervoso che portano ad un medesimo mal di stomaco, non saprei.

    Insomma, nella prima ora di film tutto ti sembra fuorché un film che parlerà di temi forti ma in un certo senso, se ben ricordo, anche La Vita è Bella aveva quell'inizio frizzante e simpatico che inevitabilmente si sarebbe trasformato in tragedia. Se così non fosse perdonatemi ma lo vidi alle medie, io quest'anno ad ottobre faccio vent'anni e c'ho una memoria che fa schifo su 'ste cose quindi abbiate pietà.
    Va be' sta di fatto che all'inizio il personaggio non ti dà quella sensazione positiva di un eroe che si batte per difendere i deboli o che so io ma anzi viene ritratto un uomo normalissimo, sposato e con figli, che di professione fa l'avvocato dopo aver avuto l'abilitazione in seguito ad un esame da privatista, e quindi non si è laureato in quelle università così prestigiose dei suoi estimati colleghi :sese:, e che fondamentalmente lo ha fatto per il nobile motivo che mobilita il mondo da secoli: no, non è quella cosa che tira più di un carro di buoi, malpensanti, parlavo del vil denaro. :coffee: :roftl:

    E quindi la prima oretta di film passa abbastanza tranquilla, quasi ti sembra di essere davanti ad un film qualunque e che ti fa anche sorridere un po', almeno fino a quando non salta fuori il discorso che il figlio della proprietaria di un locale frequentato dall'avvocato è stato accusato con l'accusa di essere un attivista, l'uomo che alla base è di buon cuore, decide di aiutare la signora a fare giustizia. Il problema è che fondamentalmente Song Woo Seok è un uomo qualunque che crede a quello che gli viene detto, infatti quella famosa frase ad inizio commento la dice lui durante una bevuta, quando un suo compagno gli fa notare che al giorno d'oggi non ci si può più fidare di televisione e giornalisti, che raccontano solo ciò che vogliono e quant'altro. E' normale quindi per un uomo che crede di vivere in un paese civile dove chi commette un torto paga e che gli innocenti non vengono additati a cazzo di cane per fare numero o perché serviva un capro espiatorio e uno sfigato è passato al momento sbagliato nel posto sbagliato pensarla così, perché lui è una persona che ha fede nella legge che usa per difendere colui che se lo merita e che altri colleghi usano come strumento per punire i malfattori. Insomma, un uomo normale come se ne incontrano tanti, non credete? Quindi cosa c'è di male se un uomo simile decide di aiutare un innocente? Non c'è nulla di male, a ben pensarci. Ed è quello che crede il protagonista così come lo spettatore ed entrambi ricevono una pugnalata non indifferente quando viene servita su un piatto la dura realtà dei fatti, quella che racconta di come si possa torturare qualcuno e prendere la sua confessione per buona perché l'ha detta spontaneamente :sese: :sese: e come l'ostruzionismo e fare lo struzzo che mette la testa sotto la sabbia siano quasi una moda che spinge però chi invece la pensa diversamente ad essere marchiato. Song Woo Seok è una di queste persone, di quelle che davanti alle menzogne dice no, pretende di vederci chiaro e non tollera le idiozie propinate così tanto per fare scena, dimostrando come la storia fin troppe volte è stata pilotata da chi aveva le competenze ed il potere necessari per farlo.

    Il finale è qualcosa di simbolico e di dannatamente reale, senza fronzoli, senza storie della buona notte che servono solo a rincuorare gli animi. E' però anche un baluardo di speranza, di cambiamento, di voglia di qualcosa in cui credere veramente e di cui andare fieri e credo che questo finale non sia stato così bello e devastante al tempo stesso solo perché è tratto da una storia vera e quindi realistico ma perché non prende in giro lo spettatore ma anzi gli dà quella consapevolezza e quei mezzi necessari per riflettere, interagire con sé stesso ponendosi delle domande e cercando di trovare una risposta a quei quesiti, a crearsi una propria opinione su quello che, così come è successo ad un Song Woo Seok in Corea del Sud negli anni '80, è accaduto e succede ancora in altre parti del mondo. Se non sembrasse quasi stupido e buonista sarebbe quasi un grido che incita a non pensare che siccome nel nostro piccolo stiamo bene, debba per forza essere una realtà universale e che quindi un cambiamento, per quanto piccolo possa essere, non debba avere ragione d'esistere o di essere messo in pratica.

    Questo film mi ha dato tanto oltre al mal di stomaco e credo che sia un titolo che vada visto ma non perché è tratto da una storia vera quanto più perché fa riflettere ed emozionare, ti fa incazzare e ti devasta, ti fa perdere e riacquistare fiducia nel genere umano grazie all'interagire di una manciata di professionisti e vittime in un'aula di tribunale e tutto questo in due ore. So che ci sono film che durano meno però quando, arrivati alla fine e con un sorriso amaro sulle labbra, vedrete i titoli di coda, capirete che non avete sprecato due ore della vostra vita ma che invece avete fatto qualcosa di buono, di giusto, di necessario per voi stessi, foss'anche solo per aver riflettuto sulla storia ed i personaggi di questa vicenda.
     
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    Wow, quante lodi! Credo proprio che dovrò prenderlo.

    In genere prediligo film con un certo spessore, rispetto a commediole comiche o sdolcinate ma... non so se sono nel periodo giusto per vederlo.

    Mi sembra che sia un gran bel film un po' impegnativo e straziante.

    Scarico e metto in attesa :coffee:
     
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