The Fiery Priest

con Kim Nam Gil

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  1. Piccola Quercia
     
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    Io PlatessO, Tu MoschettierI Cacciatrice di Sòle DOC

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    SPOILER FINO AD EPISODIO FINALE

    UgnOUxs

    come rappresentare la serietà del dorama :sese:



    Ebbene sì. PQ è ancora viva e ha effettivamente visto The Fiery Priest. Il fatto che ci sia Kim Namgil nei panni del prete e Park Jaebeom :heart: sono solo delle fortuite coincidenze. :sese:
    [Il dorama in verità l'ho già finito da più di una settimana ma sentivo il bisogno di infognarmi in qualcosa di nuovo e riprendere le riflessioni su questo titolo a freddo, dato che me lo sono praticamente maratonata in una settimana.]

    Il dorama a me è piaciuto nonostante lo avessi iniziato con l'idea di affiancarlo ad altre visioni giusto perché saltare due lavori di fila del mio sceneggiatore preferito pareva brutto e perché in quel momento He is Psychometric era ancora in onda.
    Ammetto candidamente che sulla carta non sembrava un granché, se non altro perché pare essere un'accozzaglia di cose discutibili messe insieme in un grande disegno dove tutto ha un senso ma si rischia di gettare le varie sotto-trame alle ortiche perché errare è umano e portare avanti così tanti intrecci non è una matassa facile da sbrogliare. E la trama, per quanto sia accurata, è a dir poco fuorviante in quanto dà l'idea di quella che è stata precedentemente definita "americanata", quando in verità non ha niente a che spartire con questo genere di cose.

    Quindi voi lettori vi starete chiedendo: "PQ ma allora non parla veramente di un prete con problemi di gestione della rabbia, di una procuratrice dai valori discutibili e di un ispettore di polizia che definire incompetente è riduttivo?" Certo che sì, sono questi i protagonisti della vicenda ma sono proprio le loro qualità spesso negative a rendere The Fiery Priest un dorama che vale la pena di essere visto.

    vubPVdx



    Kim Haeil

    Kim Haeil è un uomo che prima di diventare prete faceva tutt'altro nella vita e che, con il susseguirsi degli eventi, dimostra palesemente di essere un personaggio a dir poco atipico per indossare i panni di un padre capace di raccogliere i fedeli in preghiera. Innanzitutto ha gravi problemi di gestione della rabbia che non vengono minimamente smorzati o contenuti dallo stesso, il quale scoppierebbe in rabbia semplicemente se mettesse il piede destro nella ciabatta sinistra appena alzato la mattina. :sisi: In realtà questo comportamento è la diretta conseguenza di qualcosa avvenuto nel passato e di cui Haeil non è riuscito mai a perdonarsi. Quasi a voler rendere il mondo - e sé stesso - migliore, ecco che decide di porre la sua violenza e la sua rabbia irrefrenabile al servizio dei deboli e di tutti coloro che vengono inevitabilmente schiacciati da un sistema corrotto che non premia onestà e rettitudine, bensì violenza, meschinità e corruzione.
    Kim Haeil è forse il personaggio che più ho amato del trio e non solo perché è quello che sembra sovrastare fin dall'inizio gli altri, pronto a dominare la scena; è a mio avviso il personaggio meglio riuscito proprio per le cicatrici che porta dentro di sé, ferite ancora aperte e sanguinanti e che, fino alla fine, lo spingono, lo feriscono dall'interno, lo fanno rabbrividire, gli fanno credere di essere ormai al di là di ogni possibile redenzione... è uno dei personaggi migliori che io abbia mai incontrato in un dorama e non solo perché riesce a donare allo spettatore un ventaglio di emozioni completamente differenti le une dalle altre ma proprio per la capacità continua di essere una fonte di ispirazione, una persona forte ed autorevole agli occhi degli altri, in certi casi quasi una calamita al servizio del Bene, ed al contempo il personaggio forse più fragile di tutti che si accartoccia su sé stesso nel giro di pochi istanti e che, quando ormai sembra essere sprofondato in un abisso da cui non è possibile fare ritorno, ecco che sorprende ancora una volta e ritorna come l'araba fenice, splendente, forte e giusto. :heart:

    0leD7ou



    Park Gyeongseon

    Park Gyeongseon è una procuratrice che incarna un po' quella critica che abbiamo visto almeno una volta in un dorama ambientato nel mondo legale coreano: ha un bel visino ma a conti fatti pecca di incompetenza e ha una scala di principi morali completamente differente dal resto del mondo, cosa che le permette di assolvere ai suoi doveri entrando nelle grazie dei superiori giusti ma che al contempo non incarna un modello di comportamento positivo dato da una persona che, come Dio, amministra la giustizia e dà punizioni esemplari.
    Ovviamente, così come Haeil e Gu Daeyeong, anche Gyeongseon ha dei motivi per comportarsi come se tutto le scivolasse addosso senza troppa importanza, giusto in tempo per andare a messa come una brava pecorella pronta a confessarsi per aver detto due bugie di troppo durante la settimana.
    Di questo personaggio ho amato tantissimo il carisma che ha sempre emanato e la forza e la volontà di cambiare e di rimediare a dei torti proprio grazie alle indagini sulla morte sospetta di Padre Lee, il cuore pulsante della comunità e della chiesa. Non è facile riconoscere dentro di sé ed ammettere, anche solo attraverso le azioni e le parole, di aver commesso un errore madornale ma ecco che Gyeongseon ci riesce e dimostra di essere una donna forte, con delle debolezze e delle credenze pregresse sbagliate su cui ha costruito una vita impostata in maniera "errata", facendo ammenda e dimostrando di voler andare fino alla fine, prendendosi le proprie responsabilità.

    bfDtoWv



    Gu Daeyong

    Il detective Gu Daeyeong è quello che per molto più tempo non mi ha dato moltissimo, nonostante ormai sapessi le motivazioni dietro l'apparenza da incompetente al limite dell'idiozia patologica. Così come per gli altri due è stato bello però vedere come sia cambiato e soprattutto come si sia affezionato, suo malgrado, a quel prete così irascibile e scontroso che gli ha dato tanti di quei problemi da averne per almeno due vite! :roftl_drop:

    ◎ RIFLESSIONI ◎

    Uno dei pregi di questo dorama è che riesce a criticare il mondo senza renderlo impossibile da cambiare né tantomeno disumano (perlomeno in parte) e lo dimostra con i tre protagonisti, unitisi per risolvere il caso della morte di Padre Lee - una indagine chiusa frettolosamente che ha lasciato molte cose al caso: tre persone a modo loro corrotte e disincantate dalla vita, al punto da essersi costruite delle realtà proprie per far fronte a tutto ciò che sta loro intorno e che le ha "obbligate" a diventare indegne di alcun rispetto o sentimento positivo nei loro confronti.
    Il mondo di questo dorama inoltre non è bianco e nero ma è anzi una infinita scala di grigi dove i buoni non sono senza macchia ed i cattivi sono cattivi e basta, non ci sono scuse che giustifichino il loro modo di essere: sono così e basta, bestie corrotte e marce fin nel profondo, che hanno deciso di gettare via anzitempo la loro umanità per trarre profitto e scalare la gerarchia schiacciando gli altri come insetti indegni del loro tempo, figurarsi di un fugace sguardo che ricorderebbe loro la scia di marciume che si sono lasciati dietro e che è pronta a perseguitarli sotto la suola delle loro scarpe costose.

    Una piccola chicca che rende questo dorama una piccola perla è proprio l'amore e la cura con cui sono stati inseriti certi dettagli: inizialmente non sembrano avere nessun senso, sembrano una bella cornice pronta ad esaltare un dipinto ma è dopo molti episodi che finalmente assumono un senso e dimostrano come effettivamente esaltassero il tutto ma gli danno anche quella sfumatura in più che fa capire quanto amore e quanta maestria siano stati infusi in questo dorama, a dimostrazione che lo sceneggiatore non ha mai avuto momenti di incertezza, ha sempre saputo dove voler puntare e come farlo e che i particolari apparentemente insignificanti che hanno poi aiutato nella risoluzione del caso e nella conseguente scoperta della verità non erano poi da sottovalutare, bensì delle piccole esche pronte ad essere utilizzate al momento più opportuno per svelare un altro tassello del puzzle.

    Il finale lascia intendere una possibile seconda stagione, cosa di cui non posso che essere contenta dato l'amore che ho provato per questa serie e per i suoi personaggi. Grazie a The Fiery Priest ho riso, ho pianto, mi sono infuriata, ho provato disgusto ed anche una punta di orgoglio. Grazie a questo dorama mi sono sentita umana in seguito alla vasta gamma di emozioni che mi ha donato e scatenato. :heart:

    P.S. Una delle più belle scene di sempre è anche una delle più spoilerose. A prescindere dal vostro interesse nel dorama io consiglio la visione dello stesso o perlomeno della Scena. [purtroppo l'ho trovata solo sul canale della SBS perciò perde un po' data la mancanza di sottotitoli, perciò ho ripescato i subbi dell'episodio e ho copiato/tradotto il pezzo.]

    SPOILER EPISODIO FINALE
    Video
    CITAZIONE
    DY: (Padre) non dovrebbe farlo.
    GS: Padre, non è necessario che lei lo faccia. Lo abbiamo già catturato.
    JEUNGGWON: Dai, datti una mossa e sparami. È ciò che ti riesce meglio.
    DY: Stai zitto, bastardo!
    JEUNGGWON: Anche se mi uccidessi, verrebbe considerato legittima difesa perciò non finirai in galera. Puoi uccidermi... e tornare ad essere una macchina che semina morte come ai vecchi tempi. Faresti dei bei soldi.
    GS: Padre, mi guardi. Sono un procuratore, deve fidarsi di me. Farò tutto ciò che è in mio possesso per far marcire questo bastardo in prigione per il resto dei suoi giorni.
    DY: Padre, gli sparo io. Sono un detective.
    JEUNGGWON: Haeil, tu ed io siamo uguali. Perché te la prendi tanto con te stesso? Sbrigati e sparami. Facciamola finita.
    GS: Padre. Non ne vale la pena. Perché dovrebbe abbandonare la vita ecclesiastica per un uomo simile?
    SEUNGA: Esatto padre. Lei appartiene alla chiesa!
    DY: Può pestarmi quanto le pare. Continuiamo a lavorare insieme come abbiamo fatto finora. Che ne dice?
    SORELLA: Sono tutti con lei, padre Kim. Sono tutti dalla sua parte e sono stati salvati da lei. Deve solo salvare sé stesso.
    JEUNGGWON: Non c'è salvezza. Spara. Uccidimi. Ammazzami, bastardo. Dai, ammazzami. Ammazzami, stronzo!!
    HAEIL: "Io non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. Devo perdonarti».
    *dopo che sono intervenuti gli altri detective...*
    GS: Ha fatto la cosa giusta.
     
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