Comrades

Per il generale e' chiaramente arrivato il momento dei rimpianti: troppo imprudenti, troppo audaci, si sono fatti trasportare dall'entusiasmo delle facili vittorie iniziali e si sono addentrati troppo in territorio nemico. Con il risultato che ora sono esposti e vulnerabili, con il nemico letteralmente alle porte del loro quartier generale.

Chiaramente in guerra tutto sembra surreale, un altro mondo dove nel giro di pochi minuti puoi essere morto, e dove anche un colpo di tosse perche' ti va di traverso l'acqua puo' portare alla morte. Mi e' piaciuto il terrore negli occhi di tutti per quel rumore inopportuno, l'ho trovato molto realistico.

Nel plotone dei protagonisti chiaramente abbondano i personaggi classici: il tenente fesso, che senza gli ordini di un superiore non fa neanche pipi', a cui non sorge neanche il dubbio che il quartier generale sia stato distrutto. Gli uomini perplessi all'idea di seguire un tale idiota, che lo fanno solo perche' si fidano del sergente (?), e seguono lui che, malvolentieri, segue l'idiota-tenente. Tra l'altro un uomo di carattere il tenente, che sa tenere su' il morale delle truppe, dicendo che ha lasciato l'ultimo proiettile per suicidarsi.

Peccato che poi purtropo invece di fare questo favore a noi e all'umanita', lo usi nel momento meno opportuno, ovviamente. Perche' gli altri combattevano all'arma bianca per sport, non per non farsi sentire dai cinesi. Tra l'altro, rispondendo al dubbio di hephy sul perche' gli altri soldati non volessero farsi sentire dai cinesi... erano disertori, se venivano beccati li aspettava il plotone d'esecuzione.

Quella scena comunque non l'ho ben capita. Non ho capito come mai Archeon vada fuori di testa e tagli la gola al tizio. Ok, che e' limite-psicopatico pronto ad azzannare la gola al nemico, e ci sta che in guerra alcuni perdano ogni remora ad uccidere e diventino delle belve assetate di sangue. Ma quello fu un gesto praticamente suicida. Per vendicare chi, il vecchieto che li aveva ospitati la notte prima? Che poi si salvino, con 50 uomini armati alla calcagna e loro manco mezzo proiettile rimane un mistero doramico...

Comunque per fare il punto della situazione, sono rimasti capo buono, archeon, quello simpatico e il ragazzetto. Capo scemo invece lo persero nella fuga e fu salvato dall'altro gruppo di soldati, quello con rambo al comando ed il trombettista.

Intanto fa il suo ingresso un nuovo personaggio (si era visto prima? ), il disertore. Che incontrato per caso il generale, spera di salvarsi la vita consegnandolo ai nord coreani. Ovviamente il ragazzo none ' un eroe, ma non riesco neanche a vederlo come un personaggio negativo: e' un ragazzo terrorizzato da un orrore piu' grande di lui, e come non capirlo. Non tutti nascono eroi nel DNA.

Infine arrivano i partigiani. Carina la petta partigiana, devo dire che e' un bel peperino. Il villaggio partigiano sembra una piccola oasi di pace in un mare in tempesta. Quanto resistera'?

Bella la scena finale davanti alla tavola imbandita, dove ognuno di loro deve affrontare i suoi fantasmi ed i suoi incubi. Il trauma di uccidere un uomo per la prima volta e la sensazione che nulla potra' mai lavare via quel sangue. La colpa di aver causato la morte di un compagno che non tornera' mai piu'. La tristezza di vedere una giovane vita spezzata quando ancora doveva fiorire, chiedendosi se non saremmo dovuti piuttosto morire noi piuttosto che un ragazzino a malapena ventenne. Ma alla fine l'istinto di sopravvivenza ci porta ad andare avanti sempre e comunque, sperando che il domani sia migliore (e non lo sara', visto che mancano ancora 18 episodi...).