The Makanai: Cooking for the Maiko House

regia di Koreeda

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    THE MAKANAI:
    COOKING FOR THE MAIKO HOUSE


    The_Makanai_Cooking_for_the_Maiko_House-p1



    INFO

    Titolo: The Makanai: Cooking for the Maiko House
    Titolo originale: Maiko-san Chi no Makanai-san
    Genere: culinario, artistico
    Episodi: 9
    Rete: Netflix
    In onda dal 12 gennaio 2023


    TRAMA

    Kiyo e la sua migliore amica Sumire lasciano la loro città natale, Aomori, per andate a Kyoto, inseguendo il loro sogno di diventare maiko a Gion, un famoso quartiere di geishe. Durante il loro apprendistato, Sumire mostra subito un talento innato per la danza tradizionale, mentre Kiyo fa molta fatica a imparare anche le mosse più elementari. Le viene quindi detto che non è portata per essere una maiko e che dovrebbe tornare ad Aomori. Ma un giorno tutti quanti si complimentano con lei per l'oyakodon che aveva cucinato e alla fine le viene offerto un lavoro come "Makanai", un cuoco che cucina per chi vive nell'okiya, la casa di geishe. Kiyo decide quindi che incoraggerà Sumire e le altre maiko con i suoi piatti.


    CAST

    Mori Nana ~ Nozuki Kiyo
    Deguchi Natsuki ~ Herai Sumire
    Makita Aju ~ Ryoko
    Matsuzaka Keiko ~ Chiyo
    Hashimoto Ai ~ Momoko
    Matsuoka Mayu ~ Yoshino
    Tokiwa Takako ~ Azusa


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    TRAILER



    COMMENTO

    La serie è tratta da un famoso manga ancora in corso, Kiyo in Kyoto, di cui esiste già un anime. Tra l'altro sceneggiatura e regia sono di Koreeda, un regista giapponese pluripremiato, che aveva incantato il pubblico internazionale a Cannes già nel 2004 con il bellissimo (e tristissimo) Daremo Shiranai (Nobody knows) ispirato a una storia vera. Sono quindi veramente curiosa di vedere questa serie, sperando che sia bella come First Love: Hatsukoi e non una ciofeca come Fishbowl wives.


    FONTI

    Mydramalist
    Asianwiki
    Dramawiki
    Sottotitoli inglesi e italiani su Netflix
     
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    SPOILER FINO A EPISODIO FINALE

    Dorama finito di guardare proprio ieri sera. Il mio non è solo un commento a caldo, ma è anche a gamba tesa ed è privo di qualsiasi sensibilità verso la bellezza delle immagini viste sullo schermo.

    Se inizialmente la semplicità caratteriale e l’entusiasmo delle protagoniste mi aveva colpita positivamente, a circa metà del dorama, il mio interesse è scemato:
    la vita quasi monastica delle maiko è totalmente priva di conflitti, sia tra di loro “sorelle” sia di tipo introspettivo (se si eccettua il personaggio di Ryoko che però non è un’aspirante maiko e il suo malessere è dettato da questioni di tipo personale, piuttosto che dal trovare la sua collocazione all’interno dell’okiya);
    la quotidianità della manachai, la cuoca, che inizia e finisce ogni giorno con la padella sfregolante sul fornello (frigge più lei, che non una nonna del sud Italia) è, a lungo andare, deprimente. È come se il personaggio di Kiyo, si accendesse e spegnesse assieme ai fornelli. Inoltre, se uno degli intenti del dorama, era quello di mostrare i piatti della tradizione culinaria di Kyoto, anche in questo caso con me, ha fallito, perché a me non bastano il primo piano della pietanza e i mugoli di apprezzamento di chi la gusta, perché il mio occhio non è stato particolarmente attratto dalle composizioni cromatiche mostrate e il palato ha prefigurato delle consistenze mollicce, che non amo;
    nel mio immaginario (qua ci ha colpa soprattutto il film La mia Geisha con Yves Montand e Shirley MacLaine) le geiko si dedicano all’insegnamento e all’apprendimento delle arti, ma sono anche raffinate e colte. Questo dorama mi dà l’impressione di soffermarsi solo sul loro aspetto esteriore, come se fossero solo delle belle statuine in posa, con l’obi di seta e i kanzashi decorati a seconda delle stagioni.
    Con ciò non voglio dire che il dorama sia vuoto e vacuo, ma secondo me, non è all’altezza della tradizione che vuole rappresentare.
     
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    SPOILER FINO A EPISODIO finale

    Non so bene da dove cominciare a commentare questo dorama :mu: .
    Diciamo che avevo una certa aspettativa iniziale, il mondo delle geisha mi ha sempre appassionato.
    In passato ho proprio avuto una fase in cui leggevo articoli, romanzi e libri che trattavano l'argomento.
    Questo non fa di me un'esperta, anzi.

    Il mio approccio al dorama è stato quindi quello di imparare qualcosa in più su di loro e la loro arte.
    Il dorama però non centra il bersaglio secondo me :hmm:
    Non posso nemmeno definirlo un dorama ibrido, a metà strada tra la fiction e il documentario.
    Il dorama dà per scontate, giustamente anche, una marea di cose che agli occhi di un giapponese sono familiari e normali.
    Tuttavia non sono così convinta che il dorama rappresenti alla perfezione il mondo delle geisha, neanche per lo spettatore medio giapponese.
    C'è da dire anche che la brevità della serie non aiuta, non c'è spazio per mostrare a 360° come si forma realmente una maiko.
    C'è un accenno alle lezioni, alla danza, all'ikebana ma è davvero tutto molto annacquato.
    L'attenzione è più spostata verso la vita nell'okiya ma anche qui manca quel qualcosa che renda la visione interessante per davvero.

    Ora io non so se nel manga i singoli eventi e lo sviluppo dei personaggi sia più preciso e puntuale.
    Ho la sensazione che non sia così :hmm: Sicuramente sarà farcito di note e spiegazioni per far comprendere al lettore medio di turno (immagino delle ragazzine/ragazze) come si svolge la vita e la formazione di una maiko.

    Credo che il personaggio che più di tutti abbia sofferto di una scrittura piatta sia proprio Kiyo.
    Kiyo pare

    semplicemente farsi trasportare dagli eventi, dalle scelte della sua migliore amica e così via.
    Vuole diventare una maiko perché Sumire vuole esserlo.
    Diventa l'addetta ai pasti perché non ha altra alternativa e non vuole lasciare Sumire.
    E' come se non avesse aspirazioni.
    E' vero cucina con piacere, lavora senza lamentarsi ma mi sembra sempre che le manchi un vero scopo nella vita.


    Anche la questione culinaria

    fu un po' una delusione.
    Mi aspettavo piatti legati ad occasioni, tradizioni ecc.
    E' vero che Kiyo è una ragazzina che ha passato l'infanzia a cucinare con la nonna e quindi sa preparare piatti semplici e casalinghi.
    Tuttavia non so perché ma mi aspettavo qualcosina in più anche da questo fronte.


    La vita all'okiya scorre tranquilla e non sono sorpresa, non è più il passato dove la competizione tra okiya era fondamentale per la sopravvivenza.
    Al giorno d'oggi si tratta di preservare un'antica tradizione e una figura capace di intrattenere con eleganza e raffinatezza uomini d'affari.
    Credo che ancora oggi ingaggiare geisha e maiko sia piuttosto dispendioso e accessibile solo a pochi.

    Detto questo, il gruppetto di maiko è tutto sommato gradevole da seguire nella loro formazione, avrei però voluto conoscerle meglio, vedere più in profondità.
    Per esempio Tsurukoma

    a un certo punto decide di lasciare e di tornare a casa.
    Certo ci viene anche detto qual è la motivazione alla base di questa decisione, eppure a me sarebbe piaciuto approfondire di più.
    Approfondire la conoscenze di ogni singola maiko dell'okiya.


    Una cosa poi che mi ha fatto sorridere perché proprio non riusciamo ad andare avanti, è stata vedere la palese difficoltà del sig. Tanabe

    a confessare apertamente i suoi sentimenti per Azusa.
    A un certo le dice pure "ti amo".
    Avete presente la scena in cui lui dice "La luna è bellissima, vero?" e si corregge precisando che sta citando Soseki? :shifty:
    Soseki un giorno diede da tradurre ai suoi allievi (oltre che scrittore fu anche insegnante di inglese per un certo periodo) un brano dall'inglese al giapponese, nel testo un uomo si dichiarava. I suoi allievi tradussero "I love you" con il corrispettivo giapponese, ma Soseki li corresse.
    Un uomo giapponese non sarebbe mai stato così diretto e suggerì come traduzione "La luna è bellissima, vero?" :nooo:

    Io sono qui che mi chiedo se quel giorno Soseki anziché suggerire una traduzione alternativa, avesse lasciato i suoi alunni liberi di tradurre letteralmente a quest'ora forse avremmo avuto un Tanabe più audace e fidanzato con Azusa.
    Voglio dire Ryoko ha pure dato il via libera a sua madre :nooo:



    Detto questo è un dorama che consiglio?
    Ni.
    Se volete seriamente approfondire l'argomento maiko e geisha non è il dorama adatto, sicuramente è più utile cercare documentari al riguardo o leggere libri.
    Io trovai interessantissima la lettura del libro "La mia vita da Geisha" dell'antropologa americana Liza Dalby.
    Se la questione tradizione non è importante e volete un doramello "coming of age" leggero allora questo potrebbe essere il dorama giusto.
    Il dorama ha una sorta di conclusione ma il manga è in corso d'opera quindi volendo c'è ancora altro raccontare.
    Non so se faranno mai una stagione due :hmm:
    In conclusione il dorama si vede ma scorre molto tranquillo, quindi ecco non aspettatevi grandi guizzi nella trama :sese:
     
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    Ammetto che anche io sono rimasta abbastanza perplessa dalla visione. Sulla carta il dorama aveva tutto per piacere anche a un pubblico occidentale: regista famosissimo (Koreeda), tratto da un manga di successo che dovrebbe garantire un minimo di trama, e ambientato a Kyoto nel modo delle geiko/maiko che da sempre affascina l'occidente. Se lato regia nulla da dire (del resto Koreeda e' bravissimo nel filmare scene familiari, e uno ha l'impressione che il profumo dei piatti che cucina Kiyo aleggi per casa :shifty: ) e anche il cast e' ottimo, Netflix perde veramente l'occasione di fare una serie TV nipponica vendibile al grande pubblico (dubito fortemente che vedremo una seconda serie, si decidono unicamente sugli ascolti queste cose e come dire... :sese: ). Peccato perche' First Love mi era parso un passo nella giusta direzione, mentre qui siamo su uno slice of life di gusto nipponico 100% e di nicchia. :hmm:

    Quali sono i problemi principali? :coffee:

    Chiaramente uno slice of life lentissimo come questo, in cui per dire si passa un'intera puntata su Sumire che ha l'influenza (dramma!!!), non e' per tutti. :sese: Ma i problemi sono piu' profondi. :hmm: Gia' a livello culturale, il dorama non fa neanche mezzo passo verso lo spettatore: passavo l'episodio a googlare i nomi dei piatti (che spesso non vengono spiegati), o i termini tipici del mondo delle geishe lasciati non tradotti (che non e' una cattiva idea, ma o il personaggio in scena, o una nota, devono un po' spiegarmi di cosa cavolo si parla :roftl:). Ci si ritrova quindi abbastanza alla deriva in tutto, a volte vediamo eventi (tipo lo spettacolo di Kabuki) e di nuovo bisogna capire di cosa si tratti, e perche' sia legato al mondo delle geishe. Concordo con Hanajima che il giapponese medio per me queste cose non le sa neppure lui, a meno che non sia di Kyoto. :roftl:

    Non pretendevo un documentario, ma in una serie che si vuole lanciare a livello mondiale, gli aspetti culturali tipici vanno spiegati meglio. (E io vedo serie nipponiche da anni, mi immagino quanto abbia retto un neofita assoluto :roftl: )

    k1kWNSe


    Passando alla trama, il dorama per me fallisce abbastanza la sua ambizione di essere una storia corale. :hmm: E' assai probabile che nel manga ci sia il tempo di sviluppare tutti i personaggi, ma qui veniamo tuffate nel microcosmo dell'okiya senza avere il tempo di approfondire, cosa che ho trovato assai frustrante. Al posto del regista avrei ridotto un po' il cast per avere il tempo da dedicare ai personaggi in scena. :sese: Parliamo ad esempio dell'inutilità somma dell'amichetto al paesello che sogna il Koshien? :hmm: Tra l'altro neanche capiamo perche' passi il tempo a pranzare dalla nonna di Kiyo (la cucina e' ottima, per carita', ma non ha una famiglia il ragazzino?). :roftl: Oppure come ha fatto notare anche Hana...
    della partenza di Tsurukoma, la cui "crisi" dobbiamo intuirla in due inquadrature... e poi si passa direttamente a lei che fa le valigie. :sese:

    Riguardo a Sumire e Kiyo, chiaramente sono il giorno e la notte. :sese: Sumire e' quella determinata, figlia di medici, che decide di voler fare la geiko e automaticamente punta a essere la migliore. Perche' quando decide di fare una cosa, non la fa a meta' (non ho alcun dubbio che a casa fosse la prima della classe :roftl:). Kiyo invece fallisce su tutta la linea, secondo me non tanto perche' non sia portata a fare la geisha, ma perche' non e' motivata ad eccellere (basta pensare mentre durante le lezioni guardava beata Sumire che danzava, invece di pensare a migliorare :roftl:). Il fatto che finisca "parcheggiata" nella cucina dell'okiya e' un po' inevitabile: non vuole lasciare l'amica e adora cucinare per gli altri. :sese: Il concetto che non sia persona da grandi ambizioni e si accontenti delle piccole gioie quotidiane e' ribadito piu' volte nel dorama quando svariati personaggi le chiedono se non ambisca ad altro nella vita o se sia felice. :hmm: Non so se nel manga Kiyo cambi e decida di avere un obiettivo nella vita (puntando magari a fare una scuola di cucina e diventare chef), ma lo vedo improbabile: ama vedere la vita che le scorre davanti, non essere trascinata dalla corrente. :hmm:

    Alla fine, contenta lei... :sese: :roftl: (personalmente l'avrei rimandata nell'Hokkaido a scuola a pedate)

    ldtgyqX


    Consiglio il dorama? :coffee:

    1) SOLO se siete nippofile navigate e amate lo stile dei loro slice of life

    2) Non aspettatevi un documentario, il focus e' la vita nell'okiya e non il mondo delle geiko

    3) Anche a livello cucina, Kiyo e' una ragazzina che ama cucinare, non un grande chef. Per cui i piatti sono assai semplici e da tutti i giorni, non parliamo della cucina raffinata di Osen per dire.

    Chiudo ringraziando Hana per avermi spiegato la questione del sig. Tanabe... :notworthy:
    Io neanche avevo capito si fosse dichiarato. :roftl: Comunque per me non si sposeranno MAI, nonostante la benedizione della figlia di lei (altro personaggio assai inutile e solo abbozzato). Lui non ha il coraggio di chiedere, e lei preferisce che non lo faccia perche' ama la sua vita all'okiya, quindi lo aiuta ZERO. :ph34r:
     
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    Inquilino dell' Ikkoku-kan

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    SPOILER SU TUTTA LA SERIE

    Serie riuscita a metà.
    Incuriosito da Koreeda ho deciso di buttare un occhio sulla serie ma arrivato alla fine ammetto che l'esperienza è stata piuttosto insolita. Vedevo gli episodi volentieri apprezzandone le qualità ma allo stesso tempo ero completamente distaccato dalla storia, totalmente disinteressato ai personaggi e del tutto privo di curiosità per gli episodi successivi.

    Visivamente è tutto molto bello e ricercato, la fotografia ma soprattutto la posizione della macchina da presa è lontana dagli standard televisivi e da l'impressione di vedere qualcosa di diverso. Koreeda è bravissimo a dirigere gli attori ed anche qui non fa eccezione, non sono stato colpito da nessuno in particolare ma tutti (tranne Kenta :D , eppure da bambino era bravissimo :huh: ) sono molto naturali.
    Il modo in cui siamo catapultati dentro il microcosmo di Kyoto e delle geiko/maiko senza spiegazioni per me è un punto di forza, riesce a creare la sensazione di un mondo che esiste indipendentemente da noi e di cui stiamo vedendo solo una piccola fetta. Allo stesso modo capisco ed apprezzo la volontà di raccontare personaggi semplici senza chissà quali drammi... però....però manca sostanza!
    Ok lasciare i conflitti
    dei personaggi irrisolti (solito discorso di mostrare solo uno spicchio)
    ma questi non sono neppure approfonditi e non riescono mai ad essere coinvolgenti. Insomma, la serie confonde semplicità con superficialità.

    In definitiva è consigliata solo se avete voglia di tranquillità e di rilassare gli occhi con un po' di tradizione nipponica.
     
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