[Scandali] Il predatore Johnny Kitagawa

Ciò di cui parla il documentario della BBC e non solo

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Sub-Baka
    Posts
    18,331
    Location
    Dove volete che sia? Nel mio confortevole pettile.

    Status
    Anonymous

    QUESTA DISCUSSIONE CONTIENE TEMI SENSIBILI QUALI LA VIOLENZA SESSUALE E LE MOLESTIE SESSUALI SU MINORI.
    LEGGETE SOLO SE VE LA SENTITE.



    Probabilmente chiunque sia stato fan del Jpop negli ultimi vent'anni avrà sentito parlare almeno di una volta delle terrificanti accuse mosse nei confronti di John Hiromu Kitagawa (1931-2019), noto ai più come Johnny, colui che nei primi anni'60 diede inizio insieme alla sorella maggiore Mary Yasuko Kitagawa (1926-2021) ad una rivoluzione nel mondo dell'intrattenimento nipponico adattando agli stilemi del Sol Levante: oltre ad essere additato come connesso alla yakuza, il presidente della Johnny's Entertainment venne più volte accusato di aver avuto un comportamento poco consono nei confronti dei suoi assistiti, arrivando in alcuni casi a vere e proprie molestie sessuali ai danni dei minori di cui gestiva le attività nel mondo dello spettacolo.

    Il primo dito che pubblicamente venne puntato contro Johnny Kitagawa apparteneva a Kita Koji.
    Nato nel 1949, Matsushita Koji era un giovane atleta che al fine di racimolare qualche soldo cercò lavoro nel mondo dell'intrattenimento: nel 1964 Koji, all'epoca quindicenne, divenne un tecnico che viaggiava con il gruppo dei Three Funkies, assistiti della neonata agenzia e due anni dopo lo stesso Johnny lo reclutò per il suo nuovo gruppo, i Four Leaves, che sarebbe stato composto da Egi Toshio, Aoyama Takashi e Orimo Masao, oltre che da Koji, che da quel momento assunse lo pseudonimo di Kita Koji.
    Il gruppo dei Four Leaves è considerato il primo vero gruppo di successo di cui si occupò l'agenzia: formatisi nel 1967, il loro periodo di attività è stato di dieci anni, tra 1968 e il 1978, anno in cui decisero di sciogliersi a causa del declino della propria popolarità, e l'anno successivo l'artitsa abbandonò l'agenzia; solo anni dopo svelò che ciò era collegato al fatto che fosse stato arrestato per possesso di stimolanti, tipologia di droga dalla quale da anni era dipendente.
    Dieci anni dopo la separazione dei Four Leaves, nel 1988, il trentanovenne Kita Koji pubblicò il libro Hikaru Genji e, volume in cui svelava che il presidente dell'agenzia usava la sua posizione per cercare approcci di natura sessuale con i suoi giovanissimi assistiti.
    Prima di proseguire mi pare giusto chiudere la parentesi dedicata ai Four Leaves e a Kita Koji.
    Nel 2002 i Four Leaves tornarono insieme e ripresero ad esibirsi.
    La seconda botta d'arresto dei Four Leaves, nonché quella definitiva, giunse nei primi giorni del 2009, mentre era in corso un tour del gruppo: il 16 gennaio la rivista Friday rivelò che Egi Toshio aveva svelato ad un amico che nel mese di ottobre Aoyama Takashi aveva scoperto di avere un cancro al fegato, aggiungendo che in quel momento l'artista era ricoverato in ospedale al fine di curarsi per tornare sul palco e da sua figlia di dieci anni.
    Sfortunatamente Aoyama non uscì mai dall'ospedale: meno di due settimane dopo, il 29 gennaio 2009, il cancro ebbe la meglio sulla sua determinazione e Aoyama Takashi, detto Taboo, morì all'età di 57 anni, decretando di fatto il secondo e definitivo scioglimento dei Four Leaves.
    Il 23 febbraio 2012, neppure un mese dopo il suo sessantatreesimo compleanno, il primo accusatore di Johnny Kitagawa si spense a causa di un cancro al fegato scoperto circa nove mesi prima.

    Kita Koji fu il primo ad accusare di molestie su minori Johnny Kitagawa ma non l'ultimo: nel 1996 Junya Hiramoto raccontò di aver visto il presidente avere un rapporto sessuale con uno degli assistiti minorenni presenti in uno dei dormitori dell'agenzia e nel 1999 Shunek Bunshun pubblicò un articolo in dieci parti in cui raccontava gli abusi compiuti dal presidente su alcuni dei suoi assistiti, oltre a testimoniare il fatto che l'uomo permetteva ai suoi assistiti di bere e fumare nonostante non avessero ancora raggiunto l'età legale per poterlo fare.
    Per quanto in patria la storia non ebbe il clamore che si potrebbe supporre, questi articoli sollevarono un discreto polverone all'estero e nell'aprile 2000 i loro contenuti vennero dibattuti persino in Parlamento.

    Ma cosa diceva questa serie di articoli talmente scabrosi da scandalizzare il mondo intero e far finire la faccenda di fronte al Parlamento?



    Matsui Kiyondo, editore capo del Bunshun all'epoca, aveva raccolto testimonianze da parte di diversi uomini e ragazzi (le fonti quantificano questi ultimi nell'ordine di "una dozzina") che raccontavano cosa accadeva in agenzia a patto di essere protetti con l'anonimato.
    Innanzitutto in molte occasioni si parlava di sudditanza psicologica originata dalla posizione di Johnny: lui era il presidente dell'agenzia, colui che procurava lavoro e visibilità ai suoi giovani assistiti ma che aveva nelle sue mani il potere per fare di loro dei paria del mondo dello spettacolo, di conseguenza questi giovanissimi assistiti si sentivano in obbligo di obbedire alle richieste del proprio presidente, comprese quelle di prestazioni sessuali, proprio per poter proseguire a lavorare per lui. Non si può assolutamente parlare di consenso in questi casi, vista anche la minore età delle persone coinvolte e la posizione di Johnny nei loro confronti, tuttavia molti di questi ragazzi si erano sottomessi al suo volere di loro spontanea volontà, per questo tra queste testimonianze spiccava quella di un uomo, all'epoca quarantenne, che era stato violentato dal presidente negli anni'70, quando aveva appena 12 anni, e che aveva trovato il coraggio di raccontare la sua storia proprio perché leggendo quegli articoli voleva mettere fine agli abusi perpetrati dall'uomo.

    Sfortunatamente all'epoca l'unico vero provvedimento preso nei confronti dell'agenzia a seguito di quelle accuse fu un richiamo riguardo all'uso di alcolici e sigarette da parte dei minori ma ciò non toglie che l'accusa di comportamento inappropriato nei confronti dei propri assistiti era una macchia che non poteva più essere lavata,specie dopo tutte quelle testimonianze e la risonanza mediatica che la questione ebbe, tanto che persino il potere mediatico detenuto dall'agenzia agli inizi del millennio non riuscì a soffocare del tutto la questione e negli anni altri artisti dell'agenzia ammisero che il Kitagawa era solito approfittare della propria posizione per ottenere favori di natura sessuale dai suoi assistiti; una delle ultime, raccolta nel 2021 da Arama Japan, è quella di Maeda Koki che sostanzialmente confermò quanto emerso oltre vent'anni prima.

    Johnny Kitagawa si porterà addosso la fama di pedofilo fino alla morte, avvenuta il 9 luglio 2019 a causa di una emorraggia cerebrale che l'aveva colpito il 18 giugno, e persino nei momenti di cordoglio immediatamente successivi alla scomparsa alcune persone hanno letto tra le righe qualcosa di strano tra i versi della canzone Johnny di Akanishi Jin, composta nei giorni successivi alla scomparsa del presidente.
    Il testo è questo:
    CITAZIONE

    I remember Johnny first walked by me
    Knew I had to fuck your mind
    It was like love at first sight
    In the middle of the night
    Such a feeling I couldn't deny
    I was like
    "Who are you?"
    Didn't know you'd change my world
    And I had to get to know ya
    So I introduced myself
    As a lover that would take your time
    Am I good enough?
    To take your heart and give my love
    Will you go, will you stay?
    I love too hard to let you go
    Don't leave me alone
    Yes, I'm a forever lover
    Never leave you alone
    You're the only one that I call somebody
    Walk away
    You walk away
    But take our love with you
    Walk away
    You walk away
    But take our love with you
    Sing along with the sound of love
    Call you forevere, hear my love
    Walk away
    You walk away
    You're the only one that I call somebody


    Non vorrei giudicare certe scelte, ma scrivere e pubblicare a poche ore dalla morte di un sospetto pedofilo una canzone in cui si parla del suo primo incontro, avvenuto quando aveva soltanto quattordici anni, parlando di incontri notturni, amanti e suono dell'amore mi porta a pensare che o Akanishi Jin non è il cucciolo più acuto della cucciolata o che ha voluto inviare un messaggio neanche troppo sottile, visto anche il fatto che lui deve davvero a Johnny il suo ingresso in agenzia in quanto lui aveva fallito l'audizione a cui stava partecipando ma quando andò a restituire la pettorina che indossava l'anziano signore che aveva assistito alla sua esibizione da un angolo, ossia Johnny Kitagawa, gli aveva detto di tenerla e che quindi nell'ottica esposta dal Bunshun lui sarebbe un perfetto candidato per quella sordida meccanica esposta dagli articoli e testimoniata dagli anonimi.

    A riportare a galla questa faccenda in tempi molto più recenti (nonché il motivo per cui ho scritto questa "breve" introduzione :busta: ) è il fatto che il giornalista britannico Mobeen Azhar ha realizzato per la BBC un documentario della durata di circa un'ora intitolato Predator: The Secret Scandal Of J-Pop incentrato proprio sulla controversa figura di John Hiromu Kitagawa.
    L'uomo ha svolto le sue ricerche in Giappone, intervistando alcune persone che hanno avuto a che fare con lui in qualità di clienti... E credetemi quando vi dico che, per quanto molto si sapesse anche prima, alcune affermazioni di queste persone mi hanno seriamente fatto venire i brividi.

    All'inizio del documentario, dopo aver introdotto agli spettatori chi fosse Johnny Kitagawa e il ruolo rivestito nella creazione della cultura degli idol in Giappone (vi anticipo che successivamente il giornalista fornirà altre spiegazioni, come ad esempio il modo in cui funziona l'ascesa nei ranghi dell'agenzia), Mobeen Azhar cita gli articoli pubblicati nel 1999 da Bunshun per poi incontrare Yanai e Nakamura, che da quanto ho capito sono i due reporter che all'epoca raccolsero le testimonianze delle vittime.
    Yanai racconta che questo ragazzo, che all'epoca delle interviste aveva appena 16 o 17 anni, si era unito all'agenzia quando frequentava le scuole medie e che gli abusi da parte del presidente sono iniziati presto e sono avvenuti un numero compreso tra le dieci e le venti volte; dopo aver raccontato la sua esperienza il ragazzo gli aveva presentato una seconda vittima prossima a lui in termini d'età e così via, raccontando tutti storie così simili che il giornalista è stato indotto a credere che si trattasse della verità.
    Dal canto suo Nakamura ha raccolto le testimonianze di coloro che alla fine degli anni '90 erano già adulti, uomini sulla trentina o sulla quarantina che in alcuni casi piangevano raccontandogli quanto accaduto quando erano appena dei ragazzini. Questi uomini hanno raccontato a Nakamura come questi abusi avvenivano: i ragazzi venivano presi sotto la sua ala protettrice e alloggiati nei celebri dormitori dell'agenzia, che altro non sarebbero stati che camerate situate al quinto piano dell'abitazione dello stesso Johnny, in cui questi minori dormivano in letti gli uni vicini agli altri, quindi potevano sentire e vedere quello che accadeva nel letto accanto al proprio per poi essere vittime in prima persona degli abusi.
    Il fatto che tutto ciò avvenisse in un simile ambiente porta a pensare che il presidente perpetrasse gli abusi sui minori in questo modo al fine di sottometterli anche dal punto di vista psicologico e per normalizzare questa pratica.
    Sempre parlando con Nakamura e Yanai emerge anche un altro dettaglio: all'epoca dei fatti in Giappone si parlò poco dei loro articoli non solo per il potere mediatico detenuto da Johnny (raccontano di aver ricevuto delle minacce) ma anche per un pregiudizio nipponico sull'omosessualità, in quanto non era facile credere che potessero esservi rapporti sessuali tra due uomini.

    Come riferito in precedenza, l'accusa del Bunshun riscosse un gran clamore nel mondo ma paradossalmente ebbe meno eco in patria che all'estero e anche la causa tra l'agenzia e il giornale ebbe degli esiti assai opinabili dato che, in parole povere, non essendo un parente dei minori che si diceva avesse molestato e abusato non era possibile accusarlo di questo reato.
    A far chiarezza su questo processo il giornalista della BBC ha intervistato anche l'avvocato Yoichi, il legale che difese il Bunshun oltre vent'anni fa.
    Il legale racconta che Johnny si difese dalle accuse affermando che i ragazzi intervistati avevano mentito ma che non fu in grado di spiegare come mai avrebbero dovuto farlo, tanto che nel corso del controinterrogatorio alla domanda del legale Johnny stesso affermò che neanche lui poteva essere sicuro in maniera inequivocabile che quanto raccontato dai ragazzi fossero menzogne.
    E infatti nel 2003 il tribunale decretò che le accuse contenute in nove dei dieci articoli fossero vere ma trattandosi di una causa per diffamazione e non di un procedimento civile per perseguire un reato ai danni di questi ragazzi il presidente non subì conseguenze. Probabilmente se fosse stata aperta un'indagine a seguito di questi articoli e/o di questa condanna, le cose sarebbero andate in maniera diversa ma così non avvenne.

    Nel corso del documentario Mobeen Azhar legge anche alcune storie di questi ragazzi (e, come in seguito leggerete, vi sono anche altre testimonianze); visto il contenuto esplicito e l'assenza di consenso tra le parti in causa, oltre alla minore età di una delle parti, ho deciso di mettere queste testimonianze sotto spoiler perché, ve lo dico onestamente, fanno davvero male.
    TESTIMONIANZA 1
    Un Johnny's Junior (quindi un uomo che all'epoca dei fatti probabilmente era un adolescente) racconta che una sera Johnny lo invitò a cenare al dormitorio per poi offrirgli una stanza per non farlo rincasare tanto tardi.
    Una volta ritiratosi nella stanza che gli era stata offerta, Johnny entrò nella sua stanza e si infilò nel suo letto.
    L'uomo prima gli toccò i genitali per poi praticargli del sesso orale; successivamente gli spalmò sull'ano una sostanza viscida e lo penetrò prima con un dito poi con il suo pene.
    Il ragazzo racconta di aver sofferto moltissimo ma di essersi sentito costretto a sottomettersi perché il suo successo o il suo fallimento dipendevano da quell'uomo.

    TESTIMONIANZA 2
    Un giorno Johnny andò a casa di questo suo assistito e si fermò da lui per la notte; i genitori posizionarono il futon del presidente nella medesima stanza del figlio e, mentre questi dormivano nella stanza accanto, l'uomo lo palpeggiò e gli praticò sesso orale.

    Ci tengo a ribadire una cosa: un tribunale ha ritenuto che le parole di questi ragazzi corrispondessero alla verità.

    Sempre nel corso dell'intervento dell'avvocato è emerso un altro tratto che ricorre spesso nella narrazione di Johnny Kitagawa, ossia l'affetto e la lealtà che legava l'uomo e i suoi assistiti, persino quando questi erano seduti in un'aula di tribunale ad accusarlo di abusi.
    Visto che non è una questione esattamente famossissima permettetemi una piccola digressione riguardo al legame che Johnny instaurava con i suoi ragazzi.
    In questi sessant'anni di attività in agenzia si sono consumati drammi su drammi nel momento della rescissione dei contratti ma un fatto ha costituito una costante per tantissimi casi: se Johnny chiedeva di restare, spesso la lealtà dell'assistito nei suoi confronti lo convinceva ad accontentarlo.
    L'esempio più eclatante è quello degli SMAP: quando a seguito dell'imminente allontanamento di Ijima Michi attuato, si sospettò, per lasciare completamente campo libero all'erede designata Julie Keiko Fujishima, nipote di Johnny in quanto unica figlia di sua sorella Mary, gli artisti Katori Shingo, Inagaki Goro, Kusanagi Tsuyoshi e Nakai Masahiro annunciarono che per solidarietà alla loro manager, fu la parola di Johnny a spingerli a restare in seno all'agenzia e a fare in modo che i fan avessero uno scioglimento del gruppo meno traumatico e un addio dei primi tre soltanto a scadenza di contratto.
    Altri esempi di attaccamento al proprio presidente sono state le evidenti reazioni alla sua morte, come Kokubun Taichi che scoppiò a piangere in maniera straziante davanti alle telecamere del programma mattututino Vivito o la già citata canzone di Akanishi Jin, ma anche le dimostrazioni di affetto postume, come il fatto che Nakai Masahiro porta con sè una fiala contenente le sue ceneri.
    Una prova innegabile del fatto che Johnny portava i suoi assistiti ad essergli particolarmente leali è anche il fatto che, alla sua morte, si è assistito ad una emorragia di talenti di prim'ordine; mi sento in dovere di citare in particolare Nakai Masahiro, celebre per il suo attaccamento al presidente dell'agenzia, provato non solo dal fatto che a differenza dei suoi colleghi Inagaki, Kusanagi e Katori nel settembre 2017 rinnovò il proprio contratto nonostante il tentativo di abbandono effettuato meno di due anni prima, ma anche perché nel febbraio 2020, durante la conferenza stampa con cui annunciava il suo imminente addio, oltre a mostrare la fiala con le ceneri citata in precedenza annunciò di voler mettere su un'agenzia tutta sua (quindi di fatto divenire un concorrente).

    Mobeen Azhar nel corso del documentario intervista anche degli ex clienti dell'agenzia.
    Uno di questi è un uomo apparentemente di mezz'età a cui è stato garantito l'anonimato utilizzando uno pseudonimo e una mascherina per mascherarne i tratti del viso.
    Hayashi, così viene chiamato, fece l'audizione per entrare in agenzia all'età di 15 anni e racconta che la sua prima impressione riguardo al presidente, che condusse la sua intera audizione, fu molto positiva; il ragazzo in breve tempo iniziò a seguire le lezioni e a fermarsi al dormitorio. Hayashi racconta che in una occasione Johnny lo invitò a lavarsi: inizialmente il fatto che l'uomo gli riempisse la vasca da bagno e lo aiutasse a togliersi la maglietta gli fece pensare semplicemente che fosse semplicemente l'ennesima manifestazione della sua gentilezza ma quando fu il momento di togliersi i pantaloni Hayashi racconta che alla sua reazione negativa l'uomo lo fulminò con lo sguardo e lui si sentì obbligato a lasciare che il presidente gli togliesse pantaloni, calzini e mutande per poi metterlo nella vasca e fargli il bagno (nello specifico Hayashi si paragona a una bambola), per poi asciugarlo. Hayashi racconta che in seguito Johnny l'ha accompagnato a letto, dove gli ha fatto un lunghissimo massaggio (siamo nell'ambito delle ore) mentre lui guardava la televisione.
    Quello fu il primo ma non l'ultimo bagno subito da Hayashi, che racconta che la volta successiva Johnny gli praticò del sesso orale.

    Tutto ciò accadde non solo sotto gli occhi degli altri ragazzi ma anche nella loro indifferenza alla gravità della situazione, tanto che alcuni commentarono che fosse la prassi e che doveva accettarlo se voleva avere successo, anche perché essendo Johnny l'unico adulto presente nel dormitorio non avevano nessuno a cui potersi rivolgere per mettere fine alla situazione ed essendo in un certo senso isolato dal mondo Hayashi racconta di aver iniziato a dubitare delle sue impressioni riguardo alle molestie e agli abusi di Johnny.
    A ciò si aggiunge un fatto che Azhar inserisce in uno degli intervalli tra un'intervista e l'altra: fino al 2017 in Giappone la legge diceva che solo le donne potevano essere vittime di stupro, di conseguenza quando Hayashi e questi ragazzi subirono questi abusi questi al massimo sarebbero stati giudicati come "molestie sessuali" e non "stupri".
    A porre l'ennesimo carico sulla questione, come discusso dal giornalista parlando con uno psicologo, ci sono anche la cultura della vergogna insita nella società giapponese, in cui l'interesse del gruppo è superiore a quella del singolo (e uno stupro è un problema del singolo, e la confusione scatenata nella persona dalla violenza sessuale, che è considerata sbagliata dal cervello ma scatena anche reazioni meccaniche incontrollabili che possono portare la vittima a credere di non meritare aiuto perché "gli è piaciuto".

    In pratica lo psicologo ipotizza che questi ragazzi si siano sentiti costretti al silenzio dalla vergogna per le ipotetiche reazioni fisiologiche scatenate da quanto accaduto, dal pregiudizio che l'omosessualità non esistesse, dalla mancanza di una legislazione che li riconoscesse come vittime, dall'isolamento di un contesto in cui l'unico adulto era il loro aguzzino e dal ricatto psicologico attuato dal presidente dell'agenzia che, specie tra gli anni'80 e i primi anni 2000, aveva portato al successo davvero tanti ragazzi: insomma, quello che accadeva veniva visto come il prezzo per il successo.



    Mobeen Azhar ha tentato addirittura di parlare con l'attuale presidente dell'agenzia, Julie Keiko Fujishima, ossia la nipote di Johnny nonché l'unica figlia di sua sorella Mary, ma senza alcun successo, venendo prima rimbalzato telefonicamente all'ufficio per le pubbliche relazioni gestito da un tale Kai e successivamente venendo allontanato dalla sede dell'agenzia sempre da quest'uomo, fatto che denota una volontà di controllare qualsiasi informazione diffusa sull'agenzia (roba che hanno negato loro persino di filmare i muri esterni dell'agenzia!).

    Il giornalista affronta anche il rapporto tra agenzia e media, raccontando la regola d'oro che da anni vige nel mondo dell'intrattenimento nipponico, per quanto ad oggi pare essere meno vero che in passato: accontentare i voleri dell'agenzia è fondamentale per le reti televisive per ottenere i talenti da questa seguiti nei loro programmi.
    Un esempio lampante è quanto avvenuto ai tre SMAP ribelli, ossia Inagaki Goro, Kusanagi Tsuyoshi e Katori Shingo, che prima subirono un vero e proprio ostracismo in seno all'agenzia e successivamente alla loro uscita non ebbero molti contratti con le reti pubbliche fino ad un richiamo della Fair Trade Association, richiamo arrivato tra l'altro poco dopo la morte di Johnny (per le prove vi invito a guardare lo specchietto colorato inserito in questa risposta, in particolare nelle sezioni riguardanti i programmi televisivi e tenendo conto che ad oggi a Kusanagi Tsuyoshi andrebbe aggiunto un titolo tra quelli ocra).
    Per alleggerire un po' il tenore del post vorrei parlare un pochino del povero Mobeen Azhar alle prese con la follia della policy sulle immagini degli assistiti della compagnia... Ma alla fine pure qua andiamo sul pesante viste le implicazioni della questione.
    Lo ammetto, mi è scappata una risata triste quando ha cominciato a parlare con un impiegato di lunga data dell'agenzia (nome in codice "Morgan") e questo gli ha spiegato quanto fosse complicato reperire delle immagini pubblicabili ufficialmente per la questione dell'uso che ne sarebbe stato fatto: ho ripensato ai tempi in cui venivano presentati i nuovi dorama, veniva creato l'organigramma dei personaggi e nello spazio del Johnny's di turno c'era solo un profilo grigio perché l'agenzia non permetteva neppure quelle immagini... Ma poi la persona con cui parlava al telefono mi ha rivelato qualcosa che non sapevo: nel database dell'agenzia hanno massimo dieci foto per ogni assistito.
    Ora, non mi stupisco che non vi siano foto del vecchio presidente perché era cosa nota che di Johnny circolassero pochissime immagini ufficiali, così come di sorella e nipote, ma avere un database di massimo dieci foto per persone che sono state in agenzia anche per venti o trent'anni mi pare allucinante.
    Tra l'altro, come il giornalista osserva sia in base a questo sia in base al fatto che vi siano diversi negozi di immagini non ufficiali dei Johnny's ma che nessuno voglia farsi filmare al suo interno per timore, anche la questione dell'immagine denota una volontà di controllo quasi maniacale: solo foto approvate dall'agenzia, poche e controllatissime, in modo tale da controllare non solo la vita degli assistiti ma anche l'immagine pubblica che questi devono avere, di qui le severe punizioni per qualsiasi errore possa compromettere l'immagine dell'idol di turno o qualsiasi scelta autonoma questo possa prendere, come ad esempio crearsi una famiglia o riprodursi.
    Insomma, se ci si sofferma a riflettere sulla questione diventa ben presto chiaro che il controllo sia sempre stata una priorità su tutti i fronti e che lo sia anche tuttora, per quanto una serie di matrimoni e nascite di assistiti storici possa portare a credere che forse lo sia un pochino meno rispetto al passato.

    Nel corso del documentario Mobeen Azhar incontra anche lo scrittore Hiramoto Junya, colui che nel 1996, quindi tre anni prima di Bunshun, raccontò delle "molestie sessuali" perpetrate dal presidente nei confronti dei suoi assistiti.
    Vi anticipo subito che da una premessa simile mi aspettavo una persona che parlasse della questione in termini diversi.
    Entrato in agenzia nel 1980, quando aveva 13 anni, vi rimase per sei anni.
    L'uomo racconta che Johnny era una persona apparentemente molto affettuosa e lo esprimesse in modo fisico; proprio grazie a questo le sue mani poi andavano dove non avrebbero dovuto arrivare, passando da contatti innocenti a veri e propri palpeggiamenti, contatti che l'uomo afferma di non aver mai trovato piacevoli ma che secondo lui non costituivano un abuso.
    Junya racconta che essendo molto piccoli all'ingresso in agenzia in un primo momento spesso non tutti gli assistiti avevano conoscenza di cosa fosse appropriato o meno e men che meno che quelli fossero approcci di tipo sessuale; solo in seguito comprendevano cosa fossero ed in alcuni casi arrivavano al punto di professarsi innamorati di lui e a scontrarsi pur di prestarsi volontariamente a soddisfare i suoi desideri.
    Ciò che più mi ha messo i brividi riguardo all'intervento di quest'uomo sono state due cose: che lui non pensi di essere stato molestato sessualmente e il fatto che i genitori conoscessero la situazione.
    Riguardo al primo punto, Junya specifica di non essere stato oggetto di altro che non fossero dei massaggi e quindi non ritiene di essere stato molestato. Ora, l'età del consenso in Giappone è tredici anni di conseguenza lui era nei limiti d'età, tuttavia è stato lui stesso ad affermare che non gli piaceva essere toccato e che ciò ha contribuito a fargli decidere di lasciare l'agenzia. Se non è una molestia questa...
    Riguardo ai genitori che sapevano di questa estrema intimità tra un uomo di cinquant'anni (il riferimento è il periodo di militanza tra i Johnny's di Hiramoto) e i propri figli di undici, tredici o sedici anni in nome di un possibile successo nel mondo dello spettacolo, pienamente consapevoli che quello fosse "un omosessuale a cui piacevano i ragazzini" (queste sono le parole di Hiramoto Junya, io non avrei usato la perifrasi e usato quella orrenda parolina di otto lettere che inizia per "pedo" e finisce con il suffisso che in italiano indica una passione)... Non devo aggiungere altro, vero?

    Un'altra testimonianza raccolta da Mobeen è quella di Ryu, junior dal 2002 al 2012 che è stato oggetto delle attenzioni del presidente quanto lui aveva 16 anni e l'uomo intorno ai 70.
    Il modus operando utilizzato per l'appoccio somiglia in maniera inquietante a quello utilizzato su Hayashi molti anni prima, ossia cena - bagno - massaggio. Dei primi due passaggi non sono forniti dettagli mentre riguardo al terzo Ryu, su esortazione di Mobeen, entra nel dettaglio:
    prima un contatto innocente e poi più intimo, tanto che Ryu ammette di aver pensato, sapendo cosa era accaduto ad altri ragazzi, che quello fosse "il suo turno". Tuttavia il racconto di Ryu ha un finale migliore: non volendo andare avanti il ragazzo dice di no e Johnny, dopo essersi scusato, se ne va in un'altra stanza.

    Nonostante l'accaduto non solo Ryu dice di non essere in collera con il defunto Johnny Kitagawa ma addirittura di provare affetto nei suoi confronti.

    Cercando di capire fino a quanto si sarebbero protratti gli abusi il giornalista ha fatto visita ad un ragazzo che è stato in agenzia fino al 2019, anno della morte del presidente.
    Ren, 23 anni, racconta che la questione dei servizi di natura sessuale era ancora in essere quando lui era in agenzia e, ammette candidamente, se gli fosse stato chiesto di soddisfare Johnny in cambio della celebrità lui l'avrebbe fatto.

    Il documentario si conclude con la risposta scritta inviata al giornalista dalla presidente in cui comunica che dalla morte dello zio l'agenzia sta applicando una politica organizzativa di maggiore trasparenza per adeguarsi alla legislazione attuale e ai vari regolamenti, cambiamenti che vedranno la luce nel corso del 2023.

    Dica quel che dica la presidente, un fatto comprovato è che dopo la pubblicazione di questo documentario un altro ex Johnny's, Okamoto Kauan, ha puntato il dito contro il defunto presidente parlando di abusi sessuali.
    Ufficialmente le accuse del ventiseienne sono state formulate il 12 aprile presso il Foreign Correspondents’ Club of Japan ma il giovane ne aveva già parlato con lo youtuber GaaSyy sul canale di quest'ultimo e con lo Shukan Bunshun.
    Il ragazzo racconta che il defunto presidente avrebbe abusato sessualmente di lui 15-20 volte in un lasso di tempo compreso tra il 2012 e il 2016, quindi quando aveva tra i 15 e i 20 anni, e racconta di essere consapevole che vi sono molte altre vittime dell'uomo, insinuando che praticamente qualsiasi Johnny's abbia visitato l'uomo nella sua abitazione (che, ricordiamo, ospita anche il dormitorio dell'agenzia) abbia avuto almeno un approccio di tipo sessuale con l'uomo.

    Anche in questo caso l'agenzia ha risposto in maniera molto fumosa e utilizzando lo stesso tipo di parole pubblicate nel documentario.

    ***



    Permettetemi un commento finale: io di buona parte di questa merda ero a conoscenza anche prima del documentario ma non per questo la situazione è meno agghiacciante, anche perché è assurdo vedere come sia gli ex assistiti sia la popolazione giapponese intervistata tenda a nascondere la testa sotto la sabbia di fronte alla possibilità che questi abusi siano stati reali.
    Ciò che è triste è che dal documentario si capisce quanto questo sia davvero il segreto di Pulcinella.

    PS: la faccia di Mobeen Azhad quando ascolta la canzone di Akanishi Jin in ricordo di Johnny è stata impagabile.
    Non dovevo ridere vista la situazione? Sì, è vero, ma quanto mi sono rivista in lui in quel momento ascoltando quella che, non prendiamoci in giro, è DAVVERO una canzone d'amore... Se poi il suo fosse un amore platonico o sessuale, non sta a me dirlo.

    FONTI: japan-zone 1 - 2 - 3
    asianjunkie 1 - 2 - 3
    Aramajapan 1
    Nantejapan 1
    Neotokyo 2099 1

    Edited by Hephaistion - 13/4/2023, 13:15
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Sub-Baka
    Posts
    18,331
    Location
    Dove volete che sia? Nel mio confortevole pettile.

    Status
    Anonymous

    IL DISCLAIMER RIMANE QUELLO DI IERI.
    LEGGETE SOLO SE VE LA SENTITE



    Chiedo venia: mi ero persa un pezzo quindi sono qui per integrare.

    Dopo la pubblicazione del documentario di Mobeen Azhar l'attenzione sugli abusi di Johnny Kitagawa ha ripreso vigore, tanto che nel corso dell'ultimo mese Bunshun ha iniziato a intervistare sei persone che dichiarano di essere state sue vittime.
    E' in quest'ondata di indignazione che si innesta la denuncia di Okamoto Kauan.
    Sulla sua vicenda ho trovato nuove informazioni.
    Tutto ha avuto inizio, come scritto precedentemente, nel 2012: Okamoto Kauan era un ragazzo che sognava di realizzare il suo desiderio di successo partendo dal basso, un po' come aveva fatto Justin Bieber.
    A febbraio 2012, poche settimane dopo il suo ingresso in agenzia, Johnny lo invitò ad un concerto per poi portarlo nella sua abitazione.
    Contrariamente a quanto si possa supporre, non successe nulla quella sera.
    Un mese dopo, a marzo 2012, Kauan si trovava in casa di Johnny: quel giorno il ragazzo era piuttosto teso perché stava per diplomarsi alle scuole medie e presto avrebbe iniziato a frequentare le superiori, quindi Johnny si era offerto di fargli un massaggio alle spalle contratte per poi raccomandargli di andare a dormire presto.
    Poco dopo l'uomo si era introdotto nella stanza in cui si trovava il ragazzo ed aveva iniziato a massaggiargli i piedi per poi spogliarlo e palpeggiarlo mentre il quindicenne, atterrito, fingeva di dormire nonostante l'uomo sapesse che non era così.

    Questo accadde per diverse sere: il mattino successivo i due fingevano di non sapere la verità sull'altro ma in una occasione Johnny offrì al ragazzo 10000 yen.
    Dal canto suo Kauan riuscì persino a filmarlo.
    Come scritto in precedenza, Okamoto accusa Johnny di aver compiuto abusi su di lui 15-20 volte nel corso dei quattro anni di permanenza tra i Johnny's Junior.
    Il ragazzo ha rivelato di aver chiuso i rapporto con l'agenzia per il bando di possedere un canale Youtube.

    FONTE:asianjunkie
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Sub-Baka
    Posts
    18,331
    Location
    Dove volete che sia? Nel mio confortevole pettile.

    Status
    Anonymous
    In queste settimane mi è parso inutile parlerne ma vi informo che le pressioni nei confronti dell'agenzia riguardo alle accuse mosse non solo hanno continuato ad essere presenti ma si sono moltiplicate, comprendendo una petizione arrivata in agenzia l'8 maggio e promossa dalla PENLIGHT Johnny’s Jimusho Sexual Harassment Association in cui circa 16mila fans hanno chiesto spiegazioni riguardo alle accuse di abusi sessuali mosse contro il defunto Johnny Kitagawa.

    Ieri, 15 maggio, le pressioni subite da parte dell'opinione pubblica hanno sortito un effetto concreto: la presidente Julie Keiko Fujishima ha pubblicato un videomessaggio e sul sito dell'agenzia sono apparse le sue risposte ufficiali ad alcune delle domande poste.

    A grandi linee la presidente ha affermato ciò:

    - non è stata fatta una conferenza stampa a riguardo ed è trascorso così tanto tempo tra le accuse e la risposta dell'agenzia in quanto è stato necessario del tempo per effettuare indagini interne finalizzate a rivelare la verità e successivamente elaborare delle risposte che rispettassero tutte le parti in causa

    - afferma che essendo questioni talmente serie da mettere in discussione il futuro stesso dell'agenzia sarà necessario approfondire la conoscenza della faccenda

    - non si pronuncia sulla veridicità o meno delle accuse mosse nel documentario della BBC o da Okamoto Kauan in quanto da un lato è intollerabile che quanto raccontato resti impunito ma dall'altra una delle parti in causa, ossia suo zio, non è più al mondo quindi non può fornire la sua versione dei fatti quindi è complicato risalire alla verità

    - alla domanda se lei ne sapesse qualcosa della vicenda, Julie ha risposto che quando scoppiò per la prima volta lo scandalo, ossia nel 1999, lei non ricopriva ancora la sua attuale posizione e che coloro che prendevano le decisioni più importanti erano sua madre e suo zio, e che il loro volere era insindacabile per chiunque quindi tutto ciò che era molto importante passava solo ed esclusivamente tra le loro mani, era visto solo dai loro occhi e ascoltato soltanto dalle loro orecchie per cui era estremamente improbabile che informazioni critiche quali quelle riguardanti l'ipotetico comportamento inappropriato dello zio con gli associati potessero essere note ad altri se non i due fratelli Kitagawa, sistema che è rimasto in essere per i quasi sessant'anni di collaborazione professionale tra i due e che la donna afferma non aver visto come malsano se non quando i due sono usciti di scena, pentendosi allo stesso tempo di non aver cercato di demolire prima

    - riguardo alla causa per diffamazione che ha visto contrapposti l'agenzia e Shukan Bunshun, Julie rivela che di fatto è stata l'indignazione di sua madre nei confronti di quelle che riteneva essere un mucchio di menzogne a spingere l'agenzia a intentarla e che probabilmente sua madre credeva davvero nella falsità delle accuse mosse al fratello

    - sempre riguardo alla questione della causa, Julie reitera il fatto di non essere stata messa a conoscenza di tutta la questione dai suoi familiari (all'epoca mi pare lei fosse presidente della divisione che si occupava della produzione musicale degli associati e gestiva tutte le attività di una parte di questi) e si dispiace di non aver fatto di più riguardo alla questione nonostante la sua posizione, supponendo che probabilmente una volta conclusa la causa suo zio sia stato invitato a comportarsi in maniera "meno fraintendibile" con gli associati

    - Julie spiega anche quali sono stati i provvedimenti presi al fine di evitare simili accuse in futuro, ossia:
    -- creare una linea telefonica anonima di supporto
    -- effettuare incontri lavorativi con i minori alla presenza di familiari o tutori
    -- educare gli associati al rispetto
    -- coinvolgere maggiormente le famiglie
    -- creare un comitato per il rispetto con la partecipazione di persone esterne all'agenzia
    -- inserire nell'organico un direttore esterno (che, ha specificato, stanno ancora cercando ma la cui nomina verrà resa pubblica quando possibile)
    Inoltre, per gli esterni all'agenzia, verrà istituito un servizio di consulenza.

    - la presidente conferma di aver incontrato Okamoto Kauan (l'artista l'aveva già reso noto, specificando di aver parlato con lei per un paio d'ore e che lei si era scusata per l'accaduto)

    - la presidente si è resa disponibile a fornire supporto a coloro che si sono detti vittime di abusi

    - la presidente ha affermato di sentirsi responsabile per quanto accaduto in quanto prima il suo titolo era poco più che onorifico e di conseguenza non ha agito come avrebbe dovuto fare; il suo senso di colpa sarebbe tale da vagliare persino la possibilità di dimettersi come presidente dell'agenzia. Nonostante ciò, vista la situazione la sua intenzione è quella di portare avanti una riforma nella struttura dell'agenzia al fine di evitare che simili episodi possano ripetersi

    FONTE: neotokyo 2099

    ***



    Nonostante alcuni punti mi sembrino abbastanza paraculi e in altri forse ha scaricato tutta la responsabilità su coloro che non possono più difendersi, spero sia stata sincera nelle sue dichiarazioni d'intenti futuri. Non per lei, ma per gli artisti che sono ancora sotto l'egida dell'agenzia.
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Sub-Baka
    Posts
    18,331
    Location
    Dove volete che sia? Nel mio confortevole pettile.

    Status
    Anonymous
    Ieri una nuova persona coinvolta negli abusi del defunto presidente Johnny Kitagawa è venuta allo scoperto.
    Si tratta di Shiga Yasanobu, 54 anni, ex membro dei Ninja, gruppo in attività all'inizio degli anni'90.
    L'uomo ha voluto dire la sua in quanto irritato dal fatto che l'attuale presidente Julie Fujishima abbia affermato di non sapere nulla quando, lui sospetta, questa sia una menzogna; per questo e per dare il suo supporto alla causa ha deciso di parlare.
    Shiga racconta che il primo approccio è avvenuto quando era appena entrato in agenzia, nella primavera del 1984; all'epoca era uno studente al primo anno di scuola superiore.
    Alla fine della seconda lezione Johnny lo avvicinò invitandolo ad un campo d'addestramento e lui accettò, venendo portato dall'uomo in un appartamento di Harajuku in cui alloggiavano altri clienti dell'agenzia.
    La giornata fu divertente ma la sera, mentre si trovava a letto, Johnny si avvicinò a lui ed iniziò a toccarlo senza dire una parola; lui, quindicenne terrorizzato da quanto stava accadendo, finse di dormire.
    Questo copione si ripetè circa 30-40 volte nei successivi tre anni.
    L'uomo collega questo trauma al disturbo alimentare di cui soffrì in quegli anni ed in quelli successivi, persino quando le molestie finirono e successivamente il suo gruppo raggiunse il successo.

    FONTE: neotokyo2099
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Collabakatori
    Posts
    12,634

    Status
    Offline
    Io penso agli SMAP... Sarà capitato qualcosa anche a loro? Gli anni più o meno erano quelli.
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Sub-Baka
    Posts
    18,331
    Location
    Dove volete che sia? Nel mio confortevole pettile.

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (Angely73 @ 25/5/2023, 12:41) 
    Io penso agli SMAP... Sarà capitato qualcosa anche a loro? Gli anni più o meno erano quelli.

    E' doloroso constatarlo ma vista la quantità di merda che sta venendo fuori è assai improbabile che non sia così: dai racconti pare che il presidente molestasse sistematicamente i suoi assistiti quando erano molto giovani (fino ai 18-20 anni) per poi lasciarli perdere quando non erano più in linea con le sue pulsioni, ed essendo andata avanti la cosa fino a pochissimi anni prima della morte grazie anche alla prossimità (i dormitori erano a casa sua), temo che la maggior parte degli artisti dell'agenzia che conosciamo al di sopra dei 25 anni siano almeno una volta finiti in situazioni simili a quelle denunciate.
    Se poi vogliamo fare qualche riferimento specifico, non ricordo se accadde anche ad altri SMAP ma so per certo che Nakai Masahiro in quei dormitori ci ha vissuto proprio in quegli anni* (così come Joushima Shigeru, se ben ricordo) quindi già solo per questo è abbastanza probabile che almeno a lui abbia messo le mani addosso. Aggiungiamoci il fatto che è uno dei pochissimi eletti che Johnny ha voluto in agenzia senza provini...
    E no, non dimentico che anche il mio beniamino Matsumoto Jun è uno dei fortunati quindi temo che l'essere di Tokyo e quindi il non aver avuto la necessità di risiedere nei dormitori non l'abbia salvato.


    *: quelli di Shiga Yasanobu
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Sub-Baka
    Posts
    18,331
    Location
    Dove volete che sia? Nel mio confortevole pettile.

    Status
    Anonymous
    Il 31 maggio 2023 è stato reso noto che due uomini, che in passato sono stati Johnny's Jr, si sono fatti avanti nel dibattito su quanto avveniva all'interno dell'agenzia Johnny's Entertainment quando a dirigerla c'era il defunto fondatore.

    Nihongi Akimasa, 39 anni, è intervenuto ad un dibattito il cui tema erano la violenza sessuale e l'abuso su minori richiesto dal partito democratico costituzionale durante una seduta della Dieta.
    Nihongi, che è stato cliente dell'agenzia per un anno e mezzo, dichiara di aver ascoltato le storie di una dozzina di vittime del fondatore e di essere stato lui stesso una vittima.
    L'uomo racconta di essere stato aggredito in una stanza d'albergo dal presidente nel 1996, quando era al primo anno di scuola media, a soli tre mesi dal suo ingresso in agenzia: anche lui, come molti altri, ha pensato che resistere al suo presidente gli avrebbe fatto perdere il lavoro quindi non si è opposto e l'uomo l'ha anche ricompensato con 10000 yen, che non ha ancora compreso se fossero un pagamento per l'attività sessuale o per il suo silenzio.
    L'uomo afferma che nei successivi sei mesi Johnny l'abbia aggredito più di una decina di volte, ripetendo il medesimo rituale alla conclusione, e che anche quando ha lasciato l'agenzia la ferita di quest'esperienza non si è rimarginata; inoltre aggiunge che tra juniors si scambiavano confidenze su queste esperienze su base quotidiana e che la struttura gerarchica dell'agenzia, improntata sulla separazione dei vari assistiti per anzianità, rendeva impossibile il confrontarsi con i ragazzi più grandi che da maggior tempo probabilmente subivano i medesimi abusi dei più piccoli o che essendo diventati "grandi" non attiravano più l'attenzione del presidente.
    Quando gli è stato chiesto quante vittime pensava vi fossero in totale Nihongi ha detto che non poteva saperlo ma che, facendo una stima al ribasso, non gli sarebbe parso strano se fossero almeno trecento.
    Alla domanda sul perché non abbia denunciato prima l'accaduto l'uomo si esprime in un modo che personalmente trovo tanto triste quanto brutalmente vero: ci sono stati libri che hanno parlato della cosa e ci sono state tante voci che hanno circolato a riguardo ma il fatto che i mass media, probabilmente censurati dal potere economico del presidente, non si siano mossi probabilmente ha spinto tanti come lui a tacere, ed il fatto che questi abusi avvenissero in buona parte dei casi in occasioni dedicate unicamente agli assistiti dell'agenzia ha ulteriormente limitato la possibilità che se ne parlasse.

    Lo stesso giorno su Bunshun Nakamura Kazuya, 35 anni, ha parlato della sua esperienza.
    Avvenne la notte del 19 ottobre 2002, dopo il concerto di debutto di Tackey & Tsubasa tenutosi al Tokyo Dome durante il quale il Nakamura si era esibito; proprio perché il ragazzo doveva esibirsi anche il giorno dopo venne ospitato a casa del presidente insieme ad altri cinque ragazzi.
    Mentre Johnny era andato a dormire nella stanza di tre dei suoi colleghi al piano di sopra, Nakamura e altri due ragazzi si erano accomodati in un futon al piano di sotto e lui si trovava tra questi ragazzi; più tardi Johnny si era introdotto nel futon dalla zona dove si trovavano i piedi e lui era rimasto paralizzato mentre l'uomo abusava di lui, immaginando che quella ad aggredirlo fosse una ragazza e sperando che finisse al più presto, desiderio che purtroppo non venne esaudito perché l'abuso ebbe una durata di circa trenta minuti.
    Nakamura racconta che la mattina dopo a colazione Johnny iniziò a strusciare sotto il tavolo uno dei suoi piedi con quello del ragazzo, che all'epoca dei fatti non aveva ancora concluso le scuole medie e che per questo lasciò le attività per dedicarsi allo studio nonostante Johnny abbia tentato di farlo tornare.

    FONTE: neotokyo 2099 1 - 2

    La questione sta avendo una tale rilevanza che durante il Festival di Cannes l'Hollywood Reporter ha chiesto al regista e attore Kitano Takeshi la sua opinione a riguardo.
    L'uomo ha risposto che questa situazione è sempre esistita in Giappone ma che finalmente si è iniziato a parlare sia di questo genere di abusi sia del trattamento da schiavi che queste agenzie riservano ai propri assistiti.
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Sub-Baka
    Posts
    18,331
    Location
    Dove volete che sia? Nel mio confortevole pettile.

    Status
    Anonymous
    Il 5 giugno Okamoto Kauan, Hashida Yasushi e Nihongi Akimasa, tre ex Johnny's Jr, hanno presentato sia alla maggioranza sia all'opposizione del governo giapponese una petizione che ha raccolto in una decina di giorni circa 40mila firme (per la precisione i tre si sono presentati con 39326 ma questa è ancora aperta ed il numero ha continuato ad aumentare) in cui si chiede una revisione della normativa riguardante la prevenzione degli abusi su minori.
    Come riferito nel corso di questa discussione, all'epoca Johnny Kitagawa non era imputabile del reato in quanto l'attuale legislazione tutela i minori da abusi perpetrati da genitori e tutori, impedendo di agire contro persone che non esercitano la potestà genitoriale.

    Se non è chiaro se e quando ne parleranno alla Dieta, qualcuno si è espresso in merito.
    Nel corso di News Zero, programma di stampo giornalistico per il quale lavora da molti anni, Sho Sakurai ha preso la parola riguardo alla situazione che sta vivendo attualmente la sua agenzia.
    Essendo un assistito dell'agenzia nonché un ex Johnny's Jr che è riuscito a realizzare il suo sogno, non ha potuto parlare in maniera molto diretta e anzi ha dovuto fare una premessa per pararsi il posteriore ma un messaggio è stato inviato in maniera forte e chiara: è necessario indagare sulla questione che riguarda il suo ufficio, ascoltando la voce di queste persone che stanno denunciando gli abusi.
    Nel suo intervento ha anche aggiunto che queste sue parole sicuramente daranno motivo alla gente di parlare... E ha ragione perché essendo uno di quelli che ha realizzato il suo sogno e viste le storie saltate fuori in queste settimane è ovvio che la gente immagini cosa possa essere accaduto.

    FONTE: japantimes
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Sub-Baka
    Posts
    18,331
    Location
    Dove volete che sia? Nel mio confortevole pettile.

    Status
    Anonymous
    Oggi giornatina frizzante...

    Come era immaginabile, ai messaggi di supporto alle vittime di Johnny Kitagawa si sono aggiunti quelli dei fan infuriati che accusano i Johnny's Jr che sono usciti allo scoperto di essere dei bugiardi.

    Okamoto Kauan e Hashida Yasushi sembra siano bersagliati dai messaggi di svariati account di sostenitori dell'agenzia.
    In realtà le accuse di mentire riguardo alla questione non sono una novità: sin dal 5 aprile Okamoto è stato bersagliato da messaggi da parte di persone che si proclamano fan dei SixTONES, Naniwa Danshi e Travis Japan e con la maggiore esposizione sia il ragazzo sia gli altri hanno visto incrementare questo genere di attacchi in cui venivano accusati di mentire e di aver infangato il buon nome dell'agenzia perché non erano famosi.

    Questo genere di accuse, se vere o false poco importa, ha iniziato a pesare sugli accusatori: nello specifico pare che dopo l'incontro alla Dieta Okamoto abbia iniziato ad avere attacchi di panico e abbia tentato di prendersi una pausa, proposito che sfortunatamente non riesce a portare a termine a causa dei continui attacchi da parte di questi fan, e che l'intervento di Sakurai Sho durante News ZERO venga manipolato a sfavore degli accusatori, sfruttando il passaggio in cui parla del dolore causato dalle speculazioni per incolpare le vittime di danneggiare l'attività dei clienti dell'agenzia con le loro esternazioni (dati alla mano, sembra che i messaggi di critica siano aumentati da 100 a 300 al giorno).

    FONTE: neotokyo 2099
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Sub-Baka
    Posts
    18,331
    Location
    Dove volete che sia? Nel mio confortevole pettile.

    Status
    Anonymous
    Tv Tokyo ha rivelato di aver richiesto all'agenzia di rendere pubblici i risultati dell'indagine riguardante gli abusi compiuti dal defunto presidente Johnny Kitagawa.
    La richiesta, che se ho ben capito non è stata formale, è stata formulata all'inizio di questo mese.
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Sub-Baka
    Posts
    18,331
    Location
    Dove volete che sia? Nel mio confortevole pettile.

    Status
    Anonymous

    ATTENZIONE:
    in questo post, come nel resto della discussione, sono presenti delle testimonianze che parlano di abuso sessuale su ragazzi in età adolescenziale perpetrato da un uomo adulto che ricopriva una posizione di potere rispetto a loro.
    Se non ve la sentite di leggere di questo argomento, non proseguite



    :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo:

    Non aggiorno spessissimo ma sappiate che la situazione è in continua evoluzione e diventa sempre più schifosa perché le accuse di abuso si stanno moltiplicando.

    Alla lista delle vittime sono stati aggiunti i nomi di altri quattro uomini.

    Ishimaru Shimon, ex Johnny's Jr, racconta di essere stato costretto ad avere rapporti sessuali con il presidente dell'agenzia quando aveva 14-15 anni e che questo l'avrebbe pagato 30000 yen per il "disturbo". Shimon confessa che in quel momento non capiva bene cosa provasse per lui (è una cosa comune in questi ragazzi) ma che si sentiva in dovere di assecondare Johnny perché in questo modo avrebbe partecipato a progetto importanti; questa situazione l'ha portato a sviluppare seri problemi mentali quali la depressione, diagnosticatagli nel 2004, e un disturbo da stress post traumatico, tanto che attualmente vive con la pensione d'invalidità.

    Tsuchida Kazunori, tastierista degli Otokogumi (un gruppo che fu attivo tra il 1985 e il 1993 ed ebbe anche un certo successo), racconta che quando aveva circa 15-16 anni, mentre si trovava a casa del presidente a giocare alla SNES con almeno altri cinque ragazzi, questi gli avrebbe massaggiato braccia e ventre. Successivamente, quando aveva 18 anni e si trovava nuovamente in casa sua, Johnny lo abbracciò la dietro con forza e per liberarsi di lui dovette dargli una ginocchiata; quel tocco lo fece sentire talmente sporco da correre a cambiarsi i vestiti e scappare (nota in caso ve lo siate dimenticato: i dormitori dei ragazzi erano nello stesso edificio dell'abitazione personale di Johnny Kitagawa).

    Toyokawa Jo, che è stato attivo in agenzia come solista, racconta che a 17 anni Johnny lo colpì al sedere (non ho capito se parli di una sberla sulla natica o se si sia trattato di quello "scherzetto" con gli indici uniti che vanno a premere sull'orifizio anale o se si sia trattato di altro che cercava la strada al tratto finale del suo apparato digerente); l'artista racconta di non ricordare esattamente cosa avvenne ma che la cosa fu dolorosa e che si rifiutò di prestarsi quando il presidente fece un secondo tentativo. L'artista racconta anche come in agenzia questo tipo di richieste venissero normalizzate, tanto che una persona interna all'agenzia gli disse che se voleva diventare famoso la strada per il successo comprendeva sedersi sulle ginocchia del presidente e leccargli le orecchie.

    L'attore teatrale Hattori Yoshitsugu, 78 anni, racconta che probabilmente lui è stato una delle sue prime vittime, se non la prima in assoluto, in quanto è stato aggredito sessualmente dall'uomo circa settant'anni fa, quando lui era appena un bambino di otto anni e Johnny un ventenne da poco tornato in patria; la loro "relazione" (il virgolettato mi sembra obbligatorio) è andata avanti circa due anni e mezzo, con visite a cadenza bisettimanale (l'attore parla di trenta incontri all'anno). L'uomo racconta inoltre che in un'occasione in cui Johnny era l'unico adulto incaricato della vigilanza sull'incolumità di tre ragazzi della sua squadra di baseball, lo stesso Yoshitsugu e un suo amico mentre si trovavano in visita alla villa di suo padre per una notte, Johnny avrebbe abusato a turno di ognuno di loro.

    Oltre a queste quattro persone, c'è una quinta persona che porta avanti accuse riguardanti l'agenzia ma non si tratta di una vittima di atti di pedofilia bensì di una persona che ha collaborato con l'agenzia in diverse occasioni, ossia il celebre produttore musicale Matsuo Kiyoshi.
    Tutto ha avuto inizio una settimana fa, quando l'artista ha annunciato che dopo 15 anni di collaborazione il suo contratto con la Smile Company è stato prematuramente interrotto perché ha osato parlare dell'agenzia e della presidente Julie Keiko Fujishima alla stampa e che tra le persone ad avallare questa decisione del CEO Kosugi Shusui ci sarebba stato anche Yamashita Tatsuro, colui che l'aveva invitato a divenire cliente di quell'agenzia.
    Matsuo, che oltre a essere produttore è anche paroliere, ha collaborato con artisti della Johnny & Associates quali gli SMAP; altre collaborazioni eccellenti dell'agenzia ben note al pubblico sono quelle con Yamashita Tatsuro e sua moglie Takeuchi Mariya, entrambi artisti noti in ambito musicale ed entrambi clienti della Smile Company (per capirci, Yamashita Tatsuro è la mente che ha partorito Garasu no Shonen, il singolo di debutto dei Kinki Kids), nonché persone che hanno pubblicamente espresso il loro rispetto nei confronti di Johnny Kitagawa.
    Il tweet in cui Matsuo Kiyoshi dava l'addio alla sua agenzia e accennava a Yamashita Tatsuro è esploso come un petardo, tanto da portare Matsuo a rivolgersi al suo avvocato per fargli redarre una dichiarazione ufficiale pubblicata poi su Nikkan Gendai.
    Non vi starò a tradurre tutto l'articolo, tranquilli :roftl_drop:
    Il comunicato si apre con parole che lasciano evincere l'esistenza di un rapporto di tipo amicale tra Matsuo e Yamashita, oltre che professionale, da qui l'amarezza di scoprire che aveva avallato la rescissione del suo contratto; dal punto di vista professionale l'uomo parla in termini molto positivi sia dell'amico sia di sua moglie ma specifica che sono i volti di un'agenzia pubblicamente associata a quella di Johnny Kitagawa.
    In merito al fondatore Matsuo racconta che inizialmente non gli importava particolarmente delle voci che circolavano sul presidente e che sia stato un caso che la sua intervista a Tabata Ryusuke Grooooow di Fukuoka RKB Radio sia avvenuta il 15 maggio, ossia la mattina dopo la famigerata dichiarazione ufficiale dell'attuale presidente Julie Keiko Fujishima; in quell'occasione l'uomo ha semplicemente espresso la sua opinione, che a suo parere non era neanche nulla di speciale. Nello specifico nella dichiarazione vengono riportate le battute finali di Matsuo in quella circostanza, in cui afferma che quello delle vittime che restano inascoltate e sviluppano frustrazione non è un problema soltanto di quella specifica agenzia ma assai più generale e che se questa tendenza non cambia molestie e violenze di tipo sessuale non smetteranno di accadere, di conseguenza invece di girare la testa dall'altra parte questi problemi andrebbero affrontati, concludendo il suo intervento con la specifica che quelle sue parole non sono una critica ma un suggerimento.
    Devo essere onesta? A me sembra abbia detto una cosa assai condivisibile e molto generica, quindi probabilmente il problema sia nato da quell'ultimissimo appunto.
    Il comunicato prosegue con il resoconto di quanto accaduto in seguito, ossia il fatto che le sue dichiarazioni sono divenute pubbliche il 16 maggio e che il 18 maggio il presidente Kosugi l'abbia convocato, dicendogli che era un problema e che il suo contratto sarebbe stato rescisso alla fine del mese di giugno; in questa circostanza l'uomo ha anche espresso la sua condanna contro le aggressioni di matrice sessuale e che quindi questa decisione è stata folle, spronandolo a coltivare maggiormente i loro talenti al fine di affrancarsi dall'agenzia della Fujishima; Matsuo racconta anche di aver tentato di convincerlo a mettersi in contatto con Julie per farle una proposta ma Kosugi ha rifiutato. Nel corso di questo incontro il CEO gli chiese di non contattare gli Yamashita e solo in un incontro avvenuto oltre due settimane dopo il presidente gli ha rivelato che il suo licenziamento era stato avallato dai suoi amici. Nella sua dichiarazione Matsuo definisce gli Yamashita, Kosugi e la Fujishima "giri-ninjo" (letteralmente "obbligo-emozioni"), che in base alla spiegazione dovrebbe essere un modo di dire per indicare delle scimmie che si spulciano la schiena a vicenda.
    Nonostante la sua richiesta di restare fino a giugno, il produttore rivela che la Smile Company ha insistito per terminare il suo contratto a giugno e per questo ha dovuto arrendersi; tuttavia rivela che successivamente si è rivolto all'avvocato Kitamura Yoichi (che suppongo sia quello che ha scritto questo papiro) al fine di farsi rappresentare da lui perché il fatto che Yamashita Tatsuro e sua moglie Takeuchi Mariya, con i quali era legato da un'amicizia lunga un quarto di secolo, avessero acconsentito a questo licenziamento lo lasciava perplesso, così come il ricordo di quella richiesta di non contattarli avvenuta il 18 maggio. Sfortunatamente quello che è emerso era che sì, i suoi amici avevano avallato il suo allontanamento.
    Il comunicato si conclude con il produttore che specifica che il tweet del 1 luglio è stato pianificato e approvato dal suo avvocato.
    Insomma, quanto emerso farebbe supporre che nonostante vi sia più libertà di critica nei confronti dell'agenzia rispetto al passato, questa abbia ancora un'influenza tale da riuscire a tappare la bocca agli artisti in disaccordo.
    Sia chiaro, in questo caso non è ufficialmente colpa dell'agenzia ma basta soffermarsi un pochino nella lettura dei fatti del 18 maggior per sospettare che Kosugi alla proposta di Matsuo di contattare Julie abbia detto no perché la richiesta di cacciare dall'agenzia una persona tanto preziosa (Matsuo Kiyoshi, ve lo ricordo, non è solo un produttore musicale ma anche un paroliere nonché una personalità che ha collaborato con nomi del calibro di Ken Hirai, JUJU e EXILE) sia arrivata proprio dalla presidente Fujishima che non ha gradito il suo commento al comunicato ufficiale dell'agenzia che all'epoca era stato appena pubblicato.

    Ed è proprio riguardo a quel comunicato ufficiale dell'agenzia che vorrei ricollegarmi.
    Tra le affermazioni della presidente Julie Keiko Fujishima c'era quella in cui diceva che, almeno fino al 1999, lei nulla sapeva degli abusi sui giovanissimi clienti dell'agenzia perché non era in una posizione elevata dal punto di vista dell'organigramma aziendale e anche successivamente ha avuto occhi e orecchie foderati di prosciutto per lungo tempo.
    Peccato che un ex manager dell'agenzia, anche lui coinvolto nelle violenze in quanto reo confesso di abusi su sei ragazzini, dica che non era affatto vero e avalli quanto detto da ogni vittima finora uscita allo scoperto, ossia che tutti sapevano quello che Johnny faceva ai ragazzi e che per diventare un artista importante era praticamente obbligatorio passare per il suo letto. Nello specifico l'uomo parla di membri dello staff che, quando Johnny era solo in albergo, mandava nella sua camera gruppi di ragazzini per intrattenerlo.

    Higashiyama Noriyuki, ex membro degli Shounentai nonché cliente dell'agenzia, che durante il programma Sunday LIVE del 21 maggio ha usato parole di cordoglio riguardo alla situazione, specificando che il silenzio da parte degli assistititi più giovani ha origine dalla richiesta di lasciare che a esporsi siano quelli con maggiore esperienza e visibilità (vedi anche il commento di Sakurai Sho). Nel corso del suo intervento ha parlato di trasparenza e di lavorare insieme per cercare la verità su quanto accaduto.
    Tutto molto bello... Se non fosse che tra le dichiarazioni rilasciate dal già citato Tsuchida Kazunori ci siano anche parole che riguardando proprio questo artista, di cui dice che non solo la situazione gli fosse ben nota ma che una volta, mentre era ubriaco, ha scherzato con lui invitandolo ad andare a "farlo" con il presidente. Insomma, lui la verità la saprebbe già da un bel pezzo tenendo conto che bene o male lui e Tsuchida sono coetanei. :coffee:

    FONTE: asianjunkie - neotokyo2099 - twitter - japantimes

    :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo: :poo:
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Sub-Baka
    Posts
    18,331
    Location
    Dove volete che sia? Nel mio confortevole pettile.

    Status
    Anonymous
    Sulla rivista Weekly Bunshun, che spesso ci prende in certe circostanze, è apparsa la notizia che Julie Keiko Fujishima sarebbe in procinto di dimettersi come CEO e presidente dell'agenzia.
    Se fosse vero, sarebbe un avvenimento epocale perché non mi pare vi siano altri membri della famiglia che possano subentrare e quindi per la prima volta in sessant'anni di storia (e forse definitivamente perché non mi pare vi siano altri parenti prossimi del fondatore in vita oltre lei) l'agenzia passerebbe in mano a persone esterne alla famiglia.

    FONTE: neotokyo2099

    EDIT: Ora è tutto chiaro.
    Se ricordate nell'intervento fatto dalla presidente Fujishima alla metà di maggio si parlava di maggiori controlli e di indagini interne; una di queste misure consisteva nella creazione di una commissione esterna all'agenzia che avrebbe fatto ricerche sulla questione degli abusi in agenzia.
    Ieri è stata resa nota l'esistenza di un dossier di 71 pagine redatto da queste terze parti e contenente i risultati delle indagini condotte in un lasso di tempo di circa tre mesi (nello specifico 26 maggio-29 agosto 2023).
    Nel rapporto si rende noto che siano state sentite 41 persone, comprese presunte vittime e membri dello staff, ed esaminati dei documenti ritenuti significativi.
    Quanto è emerso è questo:
    Gli abusi di Johnny Kitagawa hanno avuto inizio negli anni'50 e sono proseguiti anche dopo la fondazione dell'agenzia, protraendosi dai primi anni'70 fino a qualche anno prima della sua morte.
    Alcuni giovani assistiti hanno denunciato di essere stati vittima di abusi per anni e che l'agenzia non ha preso provvedimenti neppure a seguito della pubblicazione di articoli giornalistici da parte di Shukan Bunshun alla fine degli anni'90 e successivo processo né di libri né di altro.

    A causare nel verificarsi di questi abusi risultano essere stati la malattia sessuale del presidente Johnny Kitagawa, la negligenza e la compiacenza del suo braccio destro ossia sua sorella Mary, l'ignavia dell'agenzia e la struttura di quest'ultima che ha portato alla vittimizzazione di coloro che hanno subito gli abusi mentre a concorrere perché questo avvenisse hanno contribuito il fatto che fosse un'agenzia a gestione familiare, la gestione superficiale del programma dei Johnny's Jr, le carenze nella regolamentazione interna dell'agenzia tra le quali l'assenza di una commissione interna che fosse sopra le parti e la scarsa educazione alla consapevolezza per gli assistiti, il silenzio dei mezzi d'informazione e questioni inerenti il settore in cui l'agenzia opera.
    All'interno del rapporto sono state inserite anche misure da attuare per prevenire il ripresentarsi di queste problematiche (perché, vorrei ricordarlo, alcune voci hanno parlato di abusi da parte di persone che non erano il presidente) tra le quali, oltre alla richiesta di implementare la consapevolezza dei propri diritti negli assistiti, sono presenti anche quelle in cui si chiede all'agenzia di riconoscere la veridicità delle accuse mosse a Johnny Kitagawa e di scusarsi con le vittime, nonché di istituire un sistema di risarcimento del danno subito da queste.
    Sempre in questa sezione, e qui ci ricolleghiamo a quanto pubblicato da Weekly Bunshun, oltre a fare richiesta di cambiamenti riguardo all'organizzazione interna dell'agenzia inserendo figure esterne e ridefinendo i compiti di chi vi è impiegato, si chiedono le dimissioni di Julie Keiko Fujishima dal ruolo di presidente dell'agenzia in quanto le carenze di regolamentazione interna sono imputabili alla dannosa gestione familiare e permettere così all'agenzia di ricominciare da capo.
    Insomma, il rapporto della commissione esterna sta chiedendo una rifondazione completa dell'agenzia.
    FONTE: nantejapan

    Edited by Hephaistion - 30/8/2023, 08:24
     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Sub-Baka
    Posts
    18,331
    Location
    Dove volete che sia? Nel mio confortevole pettile.

    Status
    Anonymous
    La reazione delle vittime non si è fatta attendere: la Johnny’s Sexual Assault Victims Association (JSAVA), un patronato composto da vittime di Johnny Kitagawa, ha rilasciato una dichiarazione riguardo al rapporto reso pubblico dall'agenzia.

    La dichiarazione porta la firma di Junya Hiramoto, una delle sue vittime più celebri in quanto a partire dal 1986 ha parlato più volte degli abusi iniziati nel 1980, quando aveva appena 13 anni, e protrattisi per i successivi cinque anni; tra questi vi sono anche l'intervento all'interno del libro del 1989 Hikaru GENJI e scritto da Kita Koji e il documentario della BBC trasmesso circa sei mesi fa.

    La sua opinione è che il fatto che il rapporto affermi che gli abusi sessuali siano un fatto è un grande passo avanti per il gruppo e dimostra che sono stati ascoltati, anche perché non vi erano prove a confermare le loro parole, quindi ringrazia la commissione per quanto è stato fatto.
    Hiramoto afferma che Mary sapeva, così come l'attuale presidente Fujishima e il vicepresidente Shirahase Suguru non erano nella posizione di non vedere cosa accadeva ma non hanno fatto nulla per impedirlo.

    Da qui il comunicato si concentra su queste due figure.
    A nome del patrocinio che rappresenta, Hiramoto si domanda come mai siano state chieste le sole dimissioni della Fujishima ma non di Shirahase, che a loro avviso ha giocato un ruolo ben più importante della nipote di Johnny Kitagawa nel nascondere sotto il tappeto questi abusi. In quanto spettatore con un certo potere, l'opinione della JSAVA è che l'uomo dovrebbe prendersi le sue responsabilità in maniera diversa dalle dimissioni.
    Sulla stessa linea sono le parole riguardante l'attuale presidente: loro non stanno chiedendo le dimissioni della Fujishima né le vogliono in quanto significherebbe per la donna una fuga dalle proprie responsabilità riguardo alla questione: in quanto unica erede del defunto predatore Julie Keiko Fujishima dovrebbe farsi carico anche del "debito" degli abusi sessuali perpetrati.

    Conclusa la sezione riguardante Fujishima e Shirahase, il discorso torna a concentrarsi sul rapporto e in particolare sul fatto che affermi la realtà degli abusi in quanto questa è per la JSAVA la cosa più importante, seguita subito dopo in ordine d'importanza dalle scuse e dal risarcimento del danno subito, per i quali restano in attesa ed affermano di voler operare in modo che vi sia una vera trattativa tra le parti in causa e non una proposta unilaterale in quanto sarebbe difficile accettare.

    Il comunicato continua citando la sezione del rapporto che si concentra sui diritti umani e sul possibile cambiamento a cui questo rapporto potrebbe dare inizio al fine di innovare l'intera industria dell'intrattenimento; insomma, si auspica che le innovazioni che sono state richieste e che si spera verranno apportate possano essere d'esempio per altri al fine di rendere il mondo dello spettacolo migliore dal punto di vista etico.

    Hiramoto conclude il comunicato svelando che tra le persone che sono state sentite dalla commissione vi sono anche Shimon Ishimaru e Akimasa Nihongi ma in calce vi aggiunge una nota personale in cui commenta il fatto che non credeva che la sua storia, risalente a oltre trent'anni fa (quasi quaranta, se si considera quando ha avuto inizio...) sia stata validata, aggiungendo di aver fornito quel contributo alla BBC perché i media giapponesi non gli hanno permesso di far sentire la sua voce e che, per quanto si ritenga soddisfatto, andrebbe fatta un'indagine anche sul silenzio dei mezzi di comunicazione del suo paese.

    FONTE: nantejapan
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Sub-Baka
    Posts
    18,331
    Location
    Dove volete che sia? Nel mio confortevole pettile.

    Status
    Anonymous
    Una conferenza stampa dell'agenzia è stata fissata per il 7 settembre.
    In quella sede verranno annunciate le decisioni prese a seguito dei risultati esposti nel rapporto della commissione.
     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Sub-Baka
    Posts
    18,331
    Location
    Dove volete che sia? Nel mio confortevole pettile.

    Status
    Anonymous
    Il 5 settembre Shukan Bunshun ha riportato l'indiscrezione secondo la quale domani verrà annunciato che il prossimo presidente dell'agenzia sarà Higashiyama Noriyuki mentre Julie Keiko Fujishima tornerà al suo precedente ruolo di direttrice.

    FONTE: neotokyo2099

    Per chi non lo conoscesse, chi è Higashiyama Noriyuki?
    Nato il 30 settembre 1966 a Kawasaki, città della prefettura di Kanagawa, si è unito all'agenzia di Johnny Kitagawa nel 1979, all'età di 13 anni, scelto dal presidente in persona e divenendo così il primo dei tre Johnny's d'elite.
    Chi sono i Johnny's d'eliteaka una notarella saltabile se lo sapete già o non vi interessa
    Per entrare in agenzia i ragazzi si propongono e successivamente sono sottoposti a provini nei quali vengono selezionati.
    Nella storia dell'agenzia ci sono stati solo tre ragazzi che dopo essersi proposti sono entrati in agenzia senza fare provini in quanto voluti in agenzia da Johnny Kitagawa in persona: Higashiyama Noriyuki, Nakai Masahiro e Matsumoto Jun.
    Questi sono i Johnny's d'elite

    se non sapete chi siano Nakai e Matsujun...
    Disonore su di voi e sulla vostra mucca!
    furia-intensamente

    Il 12 dicembre 1985, all'età di 19 anni, fa il suo debutto ufficiale con gli Shonentai, trio formato insieme a Nishikiori Kazukiyo e Uekusa Katsuhide, per quanto il gruppo fosse già attivo in agenzia da un paio d'anni.
    I primi anni sono quelli in cui il gruppo ha maggiore successo ed esposizione mediatica ma con il tempo la loro stella, per quanto non si esaurisca del tutto, viene offuscata dall'arrivo sulla scena di altre formazioni, in primis gli SMAP, che debuttano ufficialmente nel 1992 ma sono attivi in agenzia sin dal 1988; i loro impegni come gruppo si diradano progressivamente sempre più fino il 31 dicembre 2020, quando Uekusa e Nishikiori si ritirano dall'agenzia mettendo la parola fine al gruppo.
    Nel corso degli anni Higashiyama Noriyuki diventa una sorta di leggenda in agenzia sia per il suo status elitario sia per le sue attività lavorative: Higashiyama lavora come attore sia in tv sia al cinema sia in teatro, presta la sua voce ad alcune produzioni, è celebre per le sue doti di ballerino, è un piacevole ospite in vari show televisivi, è ammanicato in amministrazione, essendo parte di un gruppo si esibisce anche come cantante... Insomma, sa fare tutto lui. :roftl_drop:
    In aggiunta il 23 ottobre 2010 Higashiyama riesce anche a portare all'altare la talentuosa attrice Kimura Yoshino, con la quale nei tre anni successivi metterà al mondo due figli (non saprei dirvi il sesso perché mi pare di ricordare fossero due bambine ma non trovo riscontro).

    Insomma un "golden boy" o, come l'ho descritto ieri a Midwinter quando mi ha chiesto chi fosse
    CITAZIONE
    "il Takky di quando Takky era ancora un neonato" o il "Kimutaku prima che esistesse un Kimutaku"

    :roftl_drop:



    PS: gli accenni biografici riguardo a Higashiyama sono riscontrabili su Wikipedia
     
    Top
    .
36 replies since 13/4/2023, 11:50   628 views
  Share  
.