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THE DAYS
INFO
Titolo: The Days
Genere: drammatico
Episodi: 8
Rete: Netflix
In onda dal 1 giugno 2023
TRAMA
Il terremoto del 2011 in Giappone e il successivo tsunami danneggiarono gravemente la centrale nucleare di Fukushima Daiichi, come tutti ben sappiamo, portando a una perdita di materiale radioattivo. Il dorama racconta quello che successe nei giorni immediatamente successivi al terremoto seguendo tre gruppi di persone: i funzionari del governo giapponese, i dipendenti della Tokyo Electric Power e ovviamente i dipendenti della centrale nucleare. Le persone coinvolte nel disastro furono eroi che impedirono un disastro nucleare su larga scala, o sono colpevoli di non aver impedito che tutto questo accadesse applicando standard di sicurezza più elevati?
CAST
Yakusho Koji ~ Masao Yoshida
Takenouchi Yutaka ~ Shinji Maejima
Kohinata Fumiyo ~ Shinji Azuma
Kobayashi Kaoru ~ Koji Furuya
Musaka Naomasa ~ Toshihiro Osugi
Otoo Takuma ~ Isamu Kinoshita
Mitsuishi Ken ~ Murakami
ALTRE IMMAGINISPOILER (clicca per visualizzare)
TRAILER
COMMENTO
La serie vuole presentare una ricostruzione accurata di quanto successe. Il produttore Masumoto Jun ha spiegato che sono state usate principalmente tre fonti per scrivere la sceneggiatura: la testimonianza diretta di Masao Yoshida (il protagonista del dorama) all'epoca direttore della centrale, il rapporto ufficiale sull'incidente nucleare di Fukushima, e il bestseller del giornalista Kadota Ryusho che ha intervistato più di 90 persone che avevano partecipato alle operazioni di soccorso per scrivere il suo libro. Dal primo episodio si intuisce già che non sarà una visione "leggera", doramiste siete avvisate...
FONTI
Mydramalist
Asianwiki
Wikipedia
Sottotitoli italiani e inglesi su Netflix. -
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SPOILER FINO A TUTTA LA SERIE
Serie interessante ma non del tutto riuscita.
Chi cerca qualcosa di simile a Chernobyl (HBO) resterà deluso perché l'approccio è molto diverso, sicuramente più freddo e, nel bene e nel male, decisamente meno attento alle esigenze dello spettatore.
La serie racconta le giornate immediatamente successive al terremoto concentrandosi solo ed esclusivamente sugli sforzi degli operatori della centrale e le altissime sfere politiche. Non c'è molta attenzione ai personaggi e neppure la volontà di mostrare una prospettiva esterna a quello che succede.
Al di là dell'evidente valore informativo (la ricostruzione è molto minuziosa) mi sembra che i punti di forza siano principalmente due:SPOILER (clicca per visualizzare)- La capacità di mostrare la capillare incompetenza della macchina statale. Non c'è un cattivo dietro le quinte, ci sono tante piccole incompetenze e persone che vogliono solo deflettere la responsabilità... il senso di impotenza di fronte a queste continue mezze risposte è reso benissimo. La cultura giapponese amplifica il problema ma è una cosa generalizzata.
- La capacità di raccontare il senso di responsabilità di uomini comuni che devono terminare un lavoro anche a costo della vita.
Il problema principale invece è il ritmo che in alcuni casi rallenta un po' troppo.... -
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Lan Zhan per la campagna promozionale "Disprezzo&Midgeritudine" <3
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SPOILER FINO A EPISODIO finale
La serie è a metà tra una ricostruzione dei fatti accaduti e un dorama.
L'azione si svolge principalmente all'interno della centrale nucleare, in una ricostruzione minuziosa di cosa è successo dopo il terremoto, e soprattutto dopo lo tsunami che ha colpito Fukushima.
Tutto ciò che si trova all'esterno della centrale, non cade sotto la lente della ricostruzione se non parzialmente.
Il fatto che lo tsunami abbia travolto non solo la centrale nucleare ma anche interi centri abitati viene praticamente omesso, fa sembrare quasi che gli unici sfollati che vediamo si trovino lì perché si trovavano alla centrale nucleare.
Mentre sappiamo bene come quell'ondata nera abbia lasciato dietro di sè un numero enorme di vittime e distruzione.
Tuttavia lo scopo del dorama è proprio concentrarsi su quanto è successo all'interno della centrale nucleare, concendo allo spettatore di osservare di quando in quando l'operato del primo ministro e del suo entourage e la gestione della catastrofe da parte della Tepco e tagliando fuori completamente (con qualche piccolissima eccezione) l'intera cittadinanza.
Il focus quindi è tuttoSPOILER (clicca per visualizzare)sull'abnegazione e lo spirito di sacrificio degli operatori della Tepco, sia di quelli all'interno che cercano di fare del loro meglio per tenere in funzione la centrale, sia di quelli all'esterno che devono aiutarli a coordinare le operazioni in un contesto alquanto complesso e difficile.
Raggiungere la centrale non è semplice per vie delle strade ostruite dai detriti, recuperare il materiale o i mezzi necessari per operare e mettere in sicurezza la centrale è un'impresa complessa e che spesso fallirà miseramente.
Dall'altro lato invece abbiamoSPOILER (clicca per visualizzare)gli alti papaveri della Tepco che sono invece tutti focalizzati sul salvare la faccia, senza smuovere il culo dalle loro poltrone e tenendosi ben lontani dal disastro.
Non si fa fatica a detestarli mentre impongono le loro richieste a Yoshida che invece sta cercando seriamente di fare il suo lavoro e di salvare il personale della centrale.
Il primo ministro inveceSPOILER (clicca per visualizzare)passa il suo tempo a gestire l'icidente dal punto di vista diplomatico, esigere risposte, a incazzarsi e a prendere nota di quanto alcune persone siano decisamente inette e inutili.
Vogliamo parlare del tizio che non sa una cippa lippa di come funziona una centrale?
Di come il dettagliatissimo manuale a cui tutti fanno riferimento, non prendeva in considerazione uno tsunami di quelle proporzioni e forza distruttiva?
Di come senza procedura, manuale e così via, senza insomma che tutto sia codificato minuziosamente, la maggior parte di loro va in crisi e non sa bene come fare?
Uno dei punti di forza del dorama è proprio la capacità diSPOILER (clicca per visualizzare)farti sentire l'angoscia che permea i giorni successivi al disastro.
Di farti percepire la paura che accompagna costantemente chi è rimasto dentro alla centrale, di quanto si soffocasse dentro quelle tute e così via.
Tuttavia proprio questo punto di forza diventa quasi il punto debole del dorama in certi momenti.
In definitiva comunque è un dorama che consiglio.
Va visto con la giusta predisposizione d'animo perché oggettivamente non è una visione leggera.. -
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SPOILER SU TUTTO IL DORAMA
Concordo con Hanajima che la serie vuole veramente presentare in modo storicamente dettagliato quello che successe alla centrale durante il grande terremoto del 2011. Quindi glissa assai su quello che successe nel resto del Paese, se non per far notare quanto sia stato difficile portare mezzi, energia e uomini nella zona. Il regista vuole anche farci comprendere in che condizioni si trovarono a lavorare gli ingegneri e il personale della Tepco: buio totale, nessuno strumento di rivelazione funzionante, pompe KO e impossibilita' di raffreddare i reattori, inZomma un vero incubo. E a doverlo affrontare non sono Eroi, ma uomini spaventati che cercano di fare del loro meglio. Del resto avevano motivo di avere paura: 1) livelli di radiazioni altissimi, ben oltre il livello di guardia 2) l'ombra di un possibile nuovo tsunami 3) scosse sismiche a ripetizione 4) svariati reattori fuori controllo con possibile esplosione atomica.
Il regista e' secondo me talmente preso dal lato documentaristico della serie da farsi prendere troppo la mano. Capisco che voglia farci sperimentare quasi in prima persona le condizioni di lavoro claustrofobiche alla centrale (i tapini avanzano al buio, morendo di caldo coperti dalle tute, e con maschere perennemente appannate), ma alla 300esima inquadratura sballottata e appannata, in cui si intravede appena la scena, ne avevo un po' le ovaie piene.
Per ficcarci proprio tutto, poi piazzano li' anche il dramma della famiglia di uno degli operai di cui non si hanno notizie, ma oggettivamente, nel grande disegno di una centrale nucleare sul punto di esplodere, e' difficile credere che ritrovare i due (o i loro corpi) fosse della minima priorita' e mi sembra anche comprensibile.
Se da un lato abbiamo il personale della centrale che va ben oltre il proprio dovere per cercare di salvare la centrale e l'intera regione intorno, mentre annaspa nel trovare una soluzione a una situazione al di la' di qualsiasi piano di emergenza previsto, dall'altro abbiamo gli InutilI. Dai papaveri della Tepco preoccupati solo di salvare la faccia (che si sa essere cosa fondamentale nella cultura asiatica), ai funzionari governativi che occupano posti senza nessuna competenza tecnica, al Primo Ministro che vuole avere un controllo sulla situazione che non ha, e finisce per essere piu' un intralcio che un aiuto. Un ritratto impietoso di un Paese che ha fama di essere organizzatissimo, e che invece si mostra completamente impreparato a gestire l'emergenza. Sono le iniziative dei singoli a salvare la baracca, e non le gestione centralizzata dell'emergenza.
La critica del regista e' chiara. Certo, lo tsunami e il terremoto furono di portata eccezionale. Ma il Giappone e' un Paese sismico, e quando si costruisce una centrale nucleare vicino al mare bisogna prepararsi ad affrontare anche gli scenari peggiori (le centrali hanno bisogno di molta acqua per raffreddare, quindi sono sempre vicino ad una fonte d'acqua). Ho apprezzato meno la tiritera ecologica sull'uomo che sfida la natura (realisticamente, il Giappone e' un Paese con poche risorse naturali, quindi non ha milioni di altre opzioni per avere energia). L'altra frecciata e' chiaramente per la classe dirigente giapponese, la cui unica preoccupazione e' salvare la faccia e non il Paese. Per curiosita' ho guardato chi fosse il Primo Ministro all'epoca, ed era Naoto Kan. Non sorprende che dopo tsunami + Fukushima rassegno' le dimissioni.
Consiglio il dorama? E' sicuramente interessante come ricostruzione degli eventi di quei giorni a Fukushima. E' meno avvincente come serie TV, perche' nei singoli episodi il ritmo spesso lascia assai a desiderare. Quindi se vi interessa la Storia, guardatelo. Se invece cercate un dorama stile "disaster movie", lasciate stare perche' la narrazione e' abbastanza lenta..