Dorama wo produce ~ DAFansub Forum

Posts written by Hephaistion

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    CITAZIONE (M.lle Sophie @ 15/4/2024, 07:28) 
    Ma per Ohno non cambia nulla, vero? Rimarrà sempre lontano dai riflettori? O questa nuova compagnia darà un minimo di speranza per una lontana reunion?

    La speranza della reunion esiste proprio per questa iniziativa.
    Mi pare di aver capito che in pratica la loro agenzia si occuperà solo di loro, sia come solisti sia come gruppo (inteso come "lavori da due in su", quindi anche tutti e cinque insieme)... Ma non ho capito se sarà una cosa slegata dalla STARTO o meno.
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    Tramite il loro profilo Instagram gli Arashi hanno annuciato di aver creato una propria compagnia.
    Ora, come da sottotitoli, non si capisce una mazza di cosa faranno esattamente ma una cosa è certa: nel loro annuncio è tutto un "indipendenza" e, visto anche quanto fatto da Nino (lui è vincolato alla STARTO solo per i progetti come membro degli Arashi mentre è indipendente come Ninomiya Kazunari), non è improbabile che sia in arrivo una pernacchia a cinque lingue alla ex Johnny's.
    Io attendo.
    A voi lascio questo link.
    Scusate ma adesso devo andare a festeggiare perché gli Arashi non sono più morti! :corre: :corre: :corre: :sbarluccic: :sbarluccic: :sbarluccic: :ador: :ador: :ador: :ador:
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    Per un certo periodo sono stata una grande fan di Dragon Ball... Ma credo che bene o male la maggior parte degli appassionati di cultura pop giapponese abbiano avuto un momento della loro vita in cui hanno apprezzato le avventure di Goku, Bulma, Crilin, Junior, Vegeta e tutti gli altri.

    Ho un vivido ricordo del primo episodio di Dragon Ball che vidi perché probabilmente questa serie è stato uno dei primi rimpianti della mia vita. :roftl_drop:
    Avevo circa quattro o cinque anni quando mi sintonizzai su Junior Tv e iniziai a guardare questa nuova serie. Non ricordo se avessi visto qualche promo, anche perché mi pare fosse proprio il primo episodio (ma potrebbe essere un falso ricordo... comunque era uno dei primi cinque), e da allora continuai a guardarlo ogni giorno, appassionandomi alle avventure di quel bambino con la coda e quei suoi strani comprimari... Almeno fino a quando non venne interrotto e per la bellezza di dieci anni attesi di sapere come la storia continuasse. :roftl:
    Ero adolescente quando Goku tornò nella mia vita... E allora sì che per anni non mi persi un solo episodio! :win:

    Sono una superfan di Dragon Ball?
    No, non mi ritenevo tale quando avevo quindici anni e non mi ritengo tale neanche ora, sia perché alcuni archi narrativi e alcuni film mi hanno annoiata sia perché non ho mai sentito l'impulso di procurarmi il manga come è accaduto per altri prodotti ma soprattutto perché io sono arrivata all'inizio di Dragon Ball Super e poi ho fatto ciao ciao con la manina perché non mi piaceva nulla di quel prodotto.

    Questo mio aver abbandonato la barca non cambia il fatto che Dragon Ball sia stato parte della mia vita e che proprio per questo la scomparsa di Toriyama mi abbia profondamente colpita.
    Per me Toriyama era tanto l'onda energetica quanto le cacchine rosa e la corsa di Arale, era i pomeriggi a casa di mio cugino con i film guardati a tutto volume insieme ai suoi amici, era una parte della mia adolescenza che in un certo senso si porta via, perché con la sua morte se n'è andata una piccola parte di quella spensieratezza.
    Come ho scritto nel sottotitolo della discussione, stavolta non ci sono sfere del drago che possano porre rimedio alla cosa. E fà davvero male.
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    Mentre in Italia la maggior parte della popolazione dormiva, l'8 marzo 2024 Bird Studio e Capsule Corp. Tokyo hanno pubblicato una dolorosa notizia: annunciavano che poco meno di una settimana prima, il 1 marzo, un'emotoma subdurale aveva improvvisamente strappato dal mondo Akira Toriyama, creatore di Dragon Ball e Dr. Slump, che tra meno di un mese avrebbe compiuto 69 anni.

    FONTE: neotokyo2099
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    CITAZIONE (M.lle Sophie @ 26/2/2024, 06:20) 
    La domanda mi viene spontanea: il duo Kinki kids era ancora attivo?

    Sì.
    A parte forse i primi anni, loro non hanno mai fatto moltissimo insieme ma nel corso dell'anno c'era una costanza nelle loro attività come duo.
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    Ieri, 22 febbraio 2024, Domoto Tsuyoshi del duo KinKi Kids ha annunciato sia su un sito a pagamento sia sul suo profilo Instagram di essere in procinto di lasciare la SMILE-UP (l'ex JE), agenzia che ne ha curato gli interessi per oltre trent'anni.

    L'artista, 44 anni, ha annunciato che non rinnoverà il suo contratto con l'agenzia, in scadenza il 31 marzo, per iniziare una nuova fase della propria vita sia in ambito personale sia in ambito professionale.
    Nei fatti un primo passo verso una nuova fase della propria esistenza l'artista l'aveva già compiuto qualche settimana fa, sposando la ventinovenne Momota Kanako delle Momoiro Clover Z.

    Per forza di cose con la fine del suo rapporto con l'agenzia cesserà di esistere anche il duo KinKi Kids.

    FONTE: neotokyo2099
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    CITAZIONE (M.lle Sophie @ 8/2/2024, 09:04) 
    Chi è rimasto nel gruppo e chi è uscito e ora che fa?

    I SUPER EIGHT sono composti da Yokoyama You (che per onestà intellettuale dovrebbe tornare ad essere Yokoyama Kimitaka visto che anche il suo "You" è opera del primo presidente), Murakami Shingo, Maruyama Ryuhei, Yasuda Shota e Okura Tadayoshi.
    Dei fuoriusciti...
    Uchi Hiroki non ricordo che casino fece (parliamo di quasi quindici anni fa) e non so che fine abbia fatto.
    Shibutani Subaru ha lasciato il gruppo circa cinque anni fa per evolversi da punto di vista artistico: adesso è un solista nonché marito e padre di famiglia (nello specifico, c'è altro qui).
    Anche Nishikido Ryo ha lasciato la baracca qualche anno fa: ha creato una sua etichetta discografica e lavora come solista, oltre ad essere attivo su Youtube sul canale NO GOOD TV, un progetto di Akanishi Jin al quale partecipano anche altre celebrità nipponiche.

    CITAZIONE
    Ci sono altri gruppi che hanno o avevano il nome del “malefico” nel nome del gruppo?

    Mi pare che ad oggi il nome Johnny sia stato bene o male epurato da tutti i nomi di gruppi... Ed era contenuto in diverse formazioni più o meno fisse.
    Oltre agli ex Kanjani, hanno cambiato nome anche i Johnny's West. e gli apprendisti, che non sono più Johnny's Jr.
    Mi pare ve ne fossero altre, di importanza minore, ma non mi sovvengono i nomi.
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    Lo ammetto: il titolo è volutamente clickbait ma è anche veritiero.
    Anthropos, uscito lo scorso 24 gennaio, è ufficialmente l'ultimo titolo dei Kanjani8...
    Ma solo perché da oggi il gruppo si chiama SUPER EIGHT nonostante siano rimasti in cinque :coffee:
    Non avendo molto tempo la faccio brevissima: mentre il "kan" del nome era un omaggio alla regione del Kansai (regione da cui, il "jani" era un tributo a Johnny Kitagawa (e se non sapete come mai questo fosse il male, andatevene qua).

    Era cosa nota che i gruppi che avevano nel nome riferimenti all'uomo avrebbero cambiato nome dopo la gigantesca rivoluzione interna (di cui mi scuso non avervi fornito altri aggiornamenti ma provvederò quando possibile) quindi nessuna sorpresa e nessun addio di massa: semplicemente un nuovo nome per il gruppo che sta celebrando i suoi vent'anni di attività. :roftl_drop:

    FONTE: nantejapan
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    Il 31 gennaio i familiari dell'artista ha rilasciato un comunicato in cui, ovviamente, si sono dichiarati devastati per questa perdita e hanno comunicato che non concederanno interviste, soprattutto viste le circostanze che hanno portato la loro congiunta a togliersi la vita, chiudendo il proprio messaggio con la richiesta di essere lasciati in pace con il proprio dolore.

    FONTE: neotokyo2099
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    Ed è arrivato anche il maschietto!
    Kitagawa Keiko e DAIGO hanno comunicato la lieta novella rispettivamente attraverso il proprio sito web ed il proprio blog, affermando che sia la mamma sia il neonato stanno bene e ringraziando coloro che li hanno sostenuti, personale ospedaliero compreso.

    FONTE: neotokyo2099
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    Questa sezione è occupata principalmente da notizie riguardanti il mondo dello spettacolo asiatico e per questo la notizia della morte di una mangaka non dovrebbe essere qui (anche se io stessa feci eccezione aprendo una discussione sulla morte di Miura Kentaro a suo tempo)...
    Ma oggi c'è e per un buon motivo in quanto la morte di Ashihara Hinako pare essere strettamente legata all'adattamento di una delle sue storie.

    Per chi non sapesse di chi sto parlando...
    Matsumoto Ritsuko nasce nella prefettura di Hyogo il 25 gennaio 1974 e diventa Ashihara Hinako solo in seguito, quando intraprende la carriera di mangaka.
    Le sue prime pubblicazioni risalgono alla metà degli anni'90 ma raggiunge il successo solo una decina d'anni dopo, nel 2003, quando inizia la serializzazione di Sunadokei, titolo tradotto in Italia come La clessidra - Ricordi d'amore, una delicata storia romantica che si dipana su un lungo arco temporale che vede protagonisti Uekusa An e Kitamura Daigo.
    Quest'opera le dona la notorietà a livello planetario e, per quanto le sue opere successive non raggiungano la medesima notorietà, sono comunque dei successi.

    Come ben sappiamo, quando arriva il successo arrivano anche le trasposizioni ed è così che da Sunadokei vengono tratti nel 2007 viene prodotta una serie di 60 episodi dalla durata di 25 minuti circa e nel 2008 un film per il cinema.
    La clessida non è la sua sola opera ad ottenere una trasposizione: nel 2012 la NTV trasmette il dorama composto da 13 episodi Piece e oltre dieci anni dopo, nel 2023, l'emittente trasmette Sexy Tanaka-san.
    La morte della mangaka è probabilmente legata a doppio filo proprio con quest'ultima trasposizione.

    Sexy Tanaka-san è la storia di Akari, una ragazza di 23 anni che ha iniziato a lavorare in un ufficio in attesa di realizzare il suo sogno, ossia trovare l'uomo che la sposerà e le donerà una tranquilla vita domestica.
    Nello stesso ufficio di Akari lavora anche Tanaka, una donna di quarant'anni che attira l'attenzione della ragazza, la quale scopre il suo segreto: l'apparentemente anonima Tanaka-san pratica la danza del ventre.
    Questo segreto le unirà, facendo sbocciare tra loro un'amicizia.
    La trasposizione di Sexy Tanaka-san, composta da 10 episodi, è stata trasmessa da NTV dal 22 ottobre al 24 dicembre 2023, ottenendo dei buoni ascolti relativamente al periodo di trasmissione (in pratica certi numeri che fino a qualche anno fa sarebbero stati ritenuti bassi oggi sono considerati accettabili in relazione alla possibilità di recuperare in differita i medesimi contenuti grazie allo streaming).

    La tragedia ha avuto inizio il 26 gennaio, ossia il giorno dopo il cinquantesimo compleanno della mangaka.
    La donna ha usato X (ex Twitter) o un post sul suo blog (ho trovato fonti discordanti a riguardo) per esternare il suo pensiero riguardo all'ultima trasposizione di una delle sue opere.

    Qui di seguito, all'interno di alcuni tag "citazione", troverete la traduzione realizzata dalla sottoscritta a partire dalla versione inglese riportata da neotokyo2099.
    Inoltre vorrei specificare che ho attinto da entrambe le versioni rese note (quindi X e il blog) per redigere questa parte, quindi perdonate sia le possibili imprecisioni sia le ripetizioni



    CITAZIONE

    Riguardo al dorama Sexy Tanaka-san.
    Ci ho pensato a lungo ma ho deciso che avrei dovuto scrivere i copioni per gli episodi 9 e 10 di questo dorama.
    Dopo essermi consultata con Shogakukan (la casa editrice del manga) riguardo alle circostanze e agli eventi che hanno portato a ciò, ho deciso di divulgarne i dettagli.


    Ashihara nei suoi messaggi spiegava che, come nel suo caso,
    CITAZIONE

    L'autore prepara tutto, dalla sinossi ai dialoghi, al fine che questi non abbiano effetto sul futuro del manga non ancora concluso. In alcuni casi, l'autore può scrivere anche il copione.


    Tutto ciò era contenuto in un accordo ufficiale con la rete, ma quando le venivano inviati i materiali realizzati o firmati dalla sceneggiatrice Aizawa Tomoko (persona che comunque non ha mai incontrato nel corso dell'intera produzione, così come il regista) al fine di visionare il processo creativo, sul quale comunque lei non aveva voce in capitolo e quindi non poteva effettuare modifiche, la mangaka ha affermato che spesso restava interdetta in quanto non erano affatto quello che si aspettava.
    CITAZIONE

    Cosa era successo alle "condizioni di dramatizzazione che avevo comunicato in origine?


    Nello specifico ha citato il fatto che non solo la caratterizzazione dei personaggi è stata modificata ma che alcune scene da lei considerate molto importanti per il manga sono state tagliate o stravolte, il tutto senza fornirle una spiegazione soddisfacente sul motivo di queste modifiche sulle quali, lo ripeto, lei non aveva alcun potere di revisione o rettifica.
    Date le sue proteste in alcuni casi e solo nei primi sette episodi è stata accontentata ma quando le sue previsioni per il futuro finale del manga sono andate a cozzare fortemente con quella che doveva essere la conclusione della serie televisiva ha deciso di far valere la clausola del contratto con l'emittente che le permetteva, in caso non trovasse di suo gradimento il finale pensato dalla sceneggiatrice della serie, di realizzare in prima persona la sceneggiatura degli ultimi due.
    Per questo motivo, come già detto ed in accordo con la produzione, si è sostituita alla sceneggiatrice che aveva scritto gli episodi fino all'8 per occuparsi dei copioni degli episodi 9 e 10.
    Questa situazione si è rivelata estremamente problematica per lei in quanto sono andate a sovrapporsi le scadenze per la consegna dei copioni e quella per le tavole del manga.
    CITAZIONE

    Volevo scrivere dei copioni per gli episodi 9 e 10 in grado di soddisfare tutti, ma anche le scadenze per il manga erano imminenti.
    Penso che qualcuno di voi possa essere stato deluso dai copioni degli episodi 9 e 10.
    In tutta onestà, non so ancora quale sarebbe stata la migliore decisione da prendere ma mi scuso nuovamente e sinceramente

    e

    Pur non avendo fatto esplicitamente il suo nome (io stessa ho impiegato un attimo a trovare il nome della persona incaricata di scrivere la sceneggiatura), le sue parole hanno portato la sceneggiatrice Aizawa Tomoko ad essere criticata e probabilmente per questo due giorni dopo, il 28 gennaio, l'autrice ha cancellato i messaggi e scritto il seguente:
    CITAZIONE

    Non intendevo attaccare nessuno. Mi dispiace


    Questo tweet è stato l'ultimo segno di vita fornito dall'autrice, della quale il giorno stesso un conoscente ha denunciato la scomparsa.

    Il giorno dopo, 29 gennaio, è stato reso noto che la mangaka era stata trovata cadavere nella sua casa, nella prefettura di Tochigi.
    All'interno dell'abitazione era presente anche un biglietto.
    L'associazione dei due elementi ha portato ad una conclusione logica: Ashihara Hinako si è tolta la vita pochi giorni dopo il suo cinquantesimo compleanno e la sua decisione molto probabilmente è collegata proprio a quei messaggi inviati nei giorni precedenti.

    La morte di Ashihara Hinako è stata accolta con dolore sia dalla rete televisiva, che ha pubblicato sulla pagina web dedicata alla serie un messaggio di condoglianze in cui viene citata anche la polemica causata dai suoi messaggi dei giorni precedenti, sia dalla sua casa editrice.
    Tuttavia è d'obbligo da parte mia comunicare che la sua morte ha portato alcune persone in particolare in particolare ad alzare la voce, ossia i mangaka e gli scrittori, che per anni hanno fornito soggetti da cui sono stati tratti film, dorama ed opere teatrali.

    Se Ninomiya Tomoko (Nodame Cantabile) e Suetsugu Yuki (Chihayafuru) esprimono solo cordoglio per la grave perdita, altri hanno puntato il dito contro il trattamento subito dagli autori originali dalle produzioni di adattamenti: Morikawa George (Hajime no Ippo!) e Akamatsu Ken (Love Hina) oltre al loro dolore esprimono anche una critica a questa pratica messa spesso in atto dall'industria dell'intrattenimento e lo stesso sottintende nel suo messaggio Chiya Toriko (Clover).


    FONTI: Wikipedia
    Animeclick
    Animenewsnetwork
    Neotokyo2099 1 - 2 - 3 - 4
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    CITAZIONE (Hephaistion @ 31/12/2023, 20:35) 
    - Heavenly Tyrant di Xiran Jay Zhao --> doveva uscire nel 2023 ma è slittato a quest'anno; se non sbaglio la Rizzoli ha già fatto sapere da qualche parte che dovrebbe pubblicarlo entro la fine dell'estate (in patria esce a fine aprile)

    Rimandato di nuovo. :fugge:
    In pratica Xiran Jay Zhao ha fatto sapere che a causa di contrasti interni con la casa editrice connessi al conflitto in Palestina il libro non uscirà certamente a fine aprile e probabilmente neppure entro l'anno. :nooo:
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    Come per la volta scorsa, parto con una breve sezione sui manga per poi passare ai libri veri e propri.

    In questi mesi ho riletto Le situazioni di lui e lei di Tsuda Masami.
    Questa rilettura non solo non era per nulla prevista ma è stata totalmente dettata dal destino.
    Ve la faccio brevissima: questa estate ero in libreria e ho visto tra gli usati alcuni volumi del manga, di cui avevo acquistato solo il volume 3 e dal volume 8 in poi (all'epoca ero solita acquistare solo i volumi dei manga delle serie dell'MTV Anime Night che non erano coperti dalla trasposizione animata). Tra quei volumi non ce n'era uno che mi mancasse ma mi fece venire la voglia di vedere su Vinted se fosse possibile trovare questi volumi... E mi sono trovata davanti un annuncio in cui venivano venduti proprio i primi 7 volumi a un prezzo che non mi sembrava vero! :argh:
    Inutile dire che ho fatto l'acquisto in tempo zero per poi tornare in quella storia che avevo adorato e di cui non mi ricordavo il finale. :roftl_drop:
    Di cosa parla La situazione di lui e lei?
    CITAZIONE
    Tra i nuovi iscritti di un prestigioso liceo pubblico ci sono Miyazawa Yukino e Arima Soichiro, entrambi ammiratissimi dai coetanei perché perfetti sotto ogni aspetto: sono bellissimi, intelligentissimi, gentilissimi, amatissimi... Insomma, non hanno un singolo difetto.
    O almeno così sembra, visto che la perfezione di Yukino è solo una recita: la ragazza, che sembra in grado di apprendere senza fare il minimo sforzo, è sempre vestita impeccabilmente ed è gentile con tutti in maniera completamente disinteressata, in realtà studia giorno e notte per essere la migliore della scuola mentre in casa è decisamente pigra, si veste in modo sciatto ed è piuttosto veniale. Inoltre quando Arima le ha confessato di essersi preso una cotta per lei la ragazza ha gioito per quello che ai suoi occhi è un atto di debolezza.
    Peccato che una domenica Soichiro si presenti a casa sua senza avvisare e si ritrovi di fronte la vera Miyazawa!
    Inaspettatamente il ragazzo decide di ricattare Yukino scaricandole addosso alcune delle sue incombenze in cambio del proprio silenzio.

    Questa sinossi dice poco o nulla sull'opera (copre praticamente il solo primo volume dei ventuno che compongono il manga) e se pensate di conoscerla perché avete visto l'anime, sappiate che vi sbagliate di grosso perché dove l'anime è stato interrotto per problemi tecnici di cui non ricordo la natura (chiedo venia ma son passati vent'anni!) inizia la vera storia di Soichiro e Yukino nonché quella dei loro amici.
    Sarò brutalmente onesta: non è un manga perfetto ed il fatto che fino a un certo punto cerchi di essere corale ne è la prova in quanto in realtà di approfondimento sui vari comprimari ce n'è relativamente poco
    (a eccezione di Kazuma e Tsubasa dal punto di vista sentimentale e Asaba dal punto di vista psicologico,

    non vi è un gran lavoro d'approfondimento di personaggi che non siano Yukino, Arima e le rispettive famiglie) ma dalla metà in poi vi assicuro che è tutto fuorché il solito shoujo con ambientazione scolastica.
    Dopo le vicende del festival scolastico che si vede nell'anime Le situazioni di lui e lei prende una piega decisamente matura,
    prima esplorando l'evoluzione della relazione tra Tsubasa e Kazuma, che si rendono conto della natura del loro legame sentimentale, e poi dissezionando per interi volumi l'anima di Soichiro, facendogli elaborare i suoi traumi attraverso il ritorno nella sua vita prima di quella creatura orrenda che è sua madre e poi del padre, mostrandoci come di trauma in trauma si sia arrivati alla nascita del Soichiro Arima dell'inizio del manga e, nel corso di questo, alla sua distruzione e conseguente rinascita.

    Ammetto candidamente che, pur avendo letto all'epoca questi volumi, non mi ricordavo nulla di specifico tranne
    il fatto che Yukino rimanesse incinta prima della fine delle scuole superiori

    quindi è stato bello riscoprire la profondità di questa storia e rendermi conto che "un dettagliuccio" lo ricordavo al contrario
    ossia che fosse il padre di Arima il genitore tossico quando invece era la madre la vera feccia umana. :argh:
    Sia chiaro, Reiji è tutto fuorché il genitore dell'anno ma, visti i traumi vissuti in età infantile e l'essersi improvvisamente ritrovato padre di un bambino non desiderato ad un'età tanto precoce, ho trovato encomiabile la scelta di "donare" quel bambino al fratello maggiore che sarebbe stato certamente un padre migliore per lui per poi scegliere di restare volontariamente fuori dalla vita del ragazzo... O quantomeno trovo molto meno dannosa questa decisione rispetto a quella della madre, che l'ha concepito con un Reiji minorenne e non del tutto presente a se stesso a causa in una profonda crisi personale al fine di usare il bambino come carda bancomat per poi sfogare ogni frustrazione su quel povero bambino innocente quando il suo piano non ha funzionato. Strazia il ciore pensare che la cui unica colpa di quel bambino che veniva affamato e brutalmente percosso dalla sua stessa madre fosse quella di essere stato concepito da due genitori che per motivi diversi non erano adatti a crescerlo.
    Per quanto mi riguarda trovo che il vero errore di Reiji sia stato quello di non avvisare immediatamente il fratello del fatto di avere un figlio in quanto se l'intervento fosse stato più tempestivo certamente si sarebbe evitato tanto dolore al piccolo Soichiro.

    Questo manga non me lo ricordavo così intenso...
    ... e neanche così inquietante nella decisione di far innamorare la primogenita di Yukino e Soichiro dello "zio" Hideaki. :roftl_drop:
    Sia chiaro, il senso è abbastanza chiaro e anche bello perché per Hideaki i suoi amici Soichiro e Yukino sono la sua vera famiglia, dato che sin dalle scuole superiori ha iniziato a vivere da solo in quanto la sua famiglia biologica non era in grado di supportarlo emotivamente, e lui li ha sempre amati entrambi nonostante non fossero quelli giusti per lui (Yukino era del sesso giusto ma essendo fin troppo simili caratterialmente non c'era totale affinità spirituale mentre Soichiro, al contrario, era la sua anima gemella in quanto è sempre riuscito a tirare fuori il meglio di lui ma essendo del sesso opposto rispetto a quello verso cui lui provava attrazione non c'era mai potuto essere nulla), quindi il fatto che i due abbiano messo al mondo l'unica persona che lui possa amare è poetico... Ma non cambia il fatto che la Tsuda abbia ambientato la scena in un momento sì significativo in quanto primo giorno di Sakura come studentessa della stessa scuola superiore in cui i suoi genitori e suo zio Hideaki si sono incontrati, ma pur sempre decisamente "prematuro" visto che la ragazza ha 15 anni mentre Hideaki ne ha 33. Certo, non è la prima relazione del manga con una considerevole differenza d'età dato che la loro amica Maho ha intrecciato la relazione sentimentale con il suo beneamato Yusuke quando lei aveva 15 anni e lui 28, e Sakura in teoria è un'adolescente estremamente matura... Ma lui è anche la stessa persona che le cambiava i pannolini da neonata quando i genitori erano impegnati (vivono in case adiacenti ma, come viene detto anche nel manga, lavorando da casa Asaba ha svolto le funzioni di un terzo genitore per i figli di Yukino e Soichiro), quindi mi inquieta un po' questa relazione. :roftl_drop:

    Scherzi a parte, direi che è un manga da riscoprire perché è decisamente profondo e per certi aspetti molto attuale.

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    Passando ai romanzi, ho riletto per l'ennesima volta Il dardo e la rosa di Jacqueline Carey e Una bambina e La figlia della tigre di Torey Hayden.
    Per non tediarvi troppo, del primo vi lascio la recensione (è uno dei miei romanzi preferiti) mentre di quelli della Hayden mi dilungo un attimo in più perché non ricordo di averne mai parlato.
    Una bambina e La figlia della tigre possono considerarsi una vera e propria dilogia in cui l'autrice, che è stata insegnante nelle classi speciali e terapeuta per bambini affetti da disturbi di natura psicologica quali il mutismo elettivo o organica come l'autismo, racconta la sua storia con Sheila, una bambina di sei anni che venne collocata nella sua classe in attesa di un posto all'ospedale locale in quanto la piccola aveva legato e dato fuoco a un bambino di tre anni. Sheila si rivela un osso duro per Torey in quanto nella sua giovane vita ha subito il trauma dell'abbandono di sua madre, che l'aveva avuta appena quattordicenne e che all'età di diciotto anni ha portato via con sè solo il figlio minore Jimmy, e che vive in condizioni di estrema povertà con un padre violento e dipendente da alcol e sostanze stupefacenti, eppure in lei c'è qualcosa di straordinario, ossia un quoziente intellettivo di 178 (per capirci, un punteggio di 130 è decisamente sopra la media).
    Spoiler su La figlia della tigre
    L'anno successivo Sheila viene inserita in una classe convenzionale sia perché è giusto inserirla in un contesto classico sia perché la classe di Torey non esiste più e lei lascia la città.
    Per un po' Torey e Sheila riescono a rimanere in contatto ma quando l'anno dopo il padre di Sheila viene arrestato e lei entra nel circuito dell'affido purtroppo le due si perdono.
    Sette anni dopo il loro ultimo giorno insieme Torey ha scritto il suo primo libro, ossia Una bambina, e riesce a rintracciare Sheila per farglielo leggere: ormai lei è diventata un'adolescente e l'impatto con questa ragazzina sconvolge Torey, che solo con il tempo e tanta fatica, complici anche dei trasferimenti e i guai legali del padre della ragazza, riuscirà a costruire un nuovo rapporto con lei, più sano e veritiero.

    Amo questa autrice e questi sono tra i miei libri preferiti, quindi...

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    Connesso al primo dei romanzi che ho citato, ossia Il dardo e la rosa, è Cassiel's Servant ossia la rilettura di quella storia attraverso gli occhi di Joscelin.
    La storia è la stessa per la maggior parte del volume ma questo libro aggiunge a quello di Phedre il punto di vista di colui che le viene affiancato per proteggerla, di cui ovviamente vengono esplorate in particolare le origini.
    Era essenziale? No, ma non mi è dispiaciuto affatto poter scoprire nuove cose su Joscelin e dare quindi una spiegazione ad alcune sue azioni e reazioni.

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    L'estate 2023 per me ha un nome e un cognome: Elena Armas.
    Ho recuperato quasi per caso Facciamo finta che mi ami (seriamente, l'ho preso perché era un'offerta "2 libri a 10 euro" e non sapevo con cosa completare l'accoppiata) e sempre con la stessa casualità ho iniziato a leggerlo... Per finirlo in circa 48 ore e andare dritta in libreria il giorno successivo a procurarmi Facciamo finta che non finirà, l'altro romanzo al momento disponibile. :roftl_drop:
    Per una volta tanto non solo uno dei casi editoriali promossi dal booktok (spoiler: non sarà l'unica in questo post!) era nelle mie corde, ma si tratta persino di libri romance!
    Protagonista di Facciamo finta che mi ami è Catalina "Lina" Martìn, una ventottenne di origini spagnole che anni prima è scappata a New York per allontanarsi dall'uomo con cui aveva una relazione. Sfortunatamente a non aver tagliato i ponti con lui è sua sorella minore, che sta per sposarne il fratello e non vede l'ora che sua sorella partecipi alle nozze assieme al suo fantastico fidanzato americano. Peccato che Lina non ce l'abbia un fidanzato! Per una serie di eventi ad accompagnare la donna in Spagna, spacciandosi per il suo fidanzato, è il suo tanto odioso (a detta di Lina, perché costui è uno zuccherino) quanto affascinante (questo sì!) collega Aaron Blackford.
    In questo romanzo vengono introdotti i protagonisti del successivo ossia Rosie, la migliore amica di Lina, ed il surfista Lucas Martìn, cugino di quest'ultima, che finiscono per trovarsi a vivere sotto lo stesso tetto per un periodo di tempo.
    In entrambi i casi, credo immaginiate come andrà a finire.
    Il primo romanzo è abbastanza ricco di cliché mentre il secondo l'ho trovato meno scontato, tuttavia posso dirvi che sono entrambi estremamente godibili e utili a staccare la spina dalla vita quotidiana. Non saranno capolavori della letteratura ma sono carini.

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    Appartenente alla categoria è anche Lightlark di Alex Aster.
    Io questo libro non avevo la minima intenzione di leggerlo sia perché non ero interessata alla trama sia perché attorno a questo libro si era sollevato un polverone ben prima della sua pubblicazione.
    Per dirla in parole povere, la Aster non si è mostrata molto sincera.
    La Aster ha iniziato a promuovere l'idea del suo libro su TikTok nella primavera del 2021, condividendo con i suoi fan citazioni e situazioni apparenenti al romanzo che stava scrivendo e quindi dando loro modo di sentirsi estremamente coinvolti nella creazione di Lightlark; la doccia fredda arrivò quando circa un anno dopo le copie ARC (advance reader copy) hanno iniziato a circolare e diverse informazioni, dinamiche e scene da lei condivise in rete come contenute nel romanzo in realtà non c'erano, portando i lettori ad accusarla di pubblicità ingannevole.
    Nel frattempo i diritti per realizzare un film tratto da quello che si preannunciava essere un gigantesco successo editoriale vennero venduti alla Universal e quando l'autrice commentò gli zeri contenuti nell'assegno anche il suo raccontarsi come una scrittrice che contava sul risultato del suo libro per mantenersi in quanto non aveva nessuno su cui contare venne smentito: in realtà la donna che si nascondeva dietro questo pseudonimo non solo era una piccola celebrità locale in quanto con sua sorella gemella aveva partecipato agli spot per un celebre servizio di noleggio auto appartenente alla sua famglia, ma all'epoca dei fatti (ora non saprei) lavorava nella fiorente azienda di famiglia e viveva con i ricchi genitori, che tra l'altro le avevano completamente finanziato gli studi e quindi sulle sue spalle non gravava neanche il famigerato prestito universitario da restituire di cui si sente parlare spesso nei prodotti audiovisivi statunitensi.
    Insomma, Alex Aster si spacciava per una persona con problemi economici quando in realtà non ne aveva ed io sono una ferma sostenitrice dell'onestà, quindi capirete che con queste premesse sul romanzo c'avevo messo una pietra sopra ben prima della sua pubblicazione in Italia.
    Tra l'altro alcuni dettagli della sinossi mi sembravano fin troppo simili a Noi, i cattivi di Amanda Foody e C. L. Herman, che avevo iniziato a fruire in audiolibro ma che in breve tempo avevo bocciato perché non mi pareva molto interessante, quindi anche ciò mi faceva tenere alla larga dal romanzo.
    Dopo questa premessa vi domanderete "ma allora perché l'hai letto?" ed io vi risponderò "per una volta tanto volevo fidarmi della mia amica Giorgia" in quanto leggiamo libri dello stesso genere ma quasi sempre abbiamo opinioni molto diverse. Ecco, ho voluto darle una possibilità e alla fin fine, per quanto il primo 25% sia un vero e proprio macigno di noia intriso di contraddizioni, il restante 75% è stato quantomeno ascoltabile.
    Metto le mani avanti: questo romanzo non ha molto senso e il fatto che la protagonista sia anche piuttosto insulsa e poco acuta non aiuta, quindi non si può dire che il romanzo mi sia piaciuto... Tuttavia è stata una lettura molto leggera perfetta per i miei scopi (che, lo ricordo, è "avere compagnia" mentre mi faccio la mia quotidiana passeggiata casa-lavoro, quindi deve richiedere un livello d'attenzione che mi permetta nel frattempo di non finire stirata sotto qualche automobile :roftl_drop: ) quindi non me la sento di bocciarlo in toto.
    La sinossi è più o meno questa:
    CITAZIONE
    Isla Crown è una dei sei regnanti a doversi scontrare nel corso del Centennale, la periodica competizione che si tiene sull'isola di Lightlark al fine di sciogliere le maledizioni che gravano sui sovrani e sui rispettivi popoli. Tuttavia la regina dei Naturali nasconde un segreto: essendosi sua madre opposta alla maledizione che vuole i Naturali uccidere le persone che amano, Isla è nata senza alcun potere. Come potrà concorrere contro gli altri regnanti?

    Non amo farlo ma stavolta devo per forza di cose inserire qualche spoiler a riguardo per aiutarvi a TENERVI ALLA LARGA da questa storiaccia. Quelli esterni riguarderanno solo i primi capitoli, quindi sereni che non sono grandi anticipazioni.
    Come dicevo prima, Isla è la regina del popolo della Natura ma a causa della mancanza di poter magici dovuta a quanto fatto da sua madre, ossia il non aver ucciso la persona di cui si era innamorata (e qui iniziano i "facciate finta che abbia senso" in quanto a casa mia il termine "maledizione" indica qualcosa di ineluttabile mentre questa ha potuto scegliere...) è vissuta sempre isolata dal suo popolo e cresciuta da due servitrici che l'hanno sempre controllata in maniera soffocante... o almeno in teoria, visto che in tempo zero scopriamo che la ragazza, nonostante racconti di essere stata controllata a vista per tutta la sua esistenza, ha avuto modo di:
    - liberarsi di queste due persone per andare in soffitta (facciate finta che abbia senso #2)
    - trovare una bacchetta magica nelle soffitte di un palazzo reale (facciate finta che abbia senso #3)
    - capire che era un manufatto potentissimo che le avrebbe permesso di viaggiare per tutti i regni (facciate finta che abbia senso #4)
    - viaggiare centinaia di volte e per diversi anni per vari regni (facciate finta che abbia senso #5)
    Comunque sia, queste due donne l'hanno addestrata all'uso delle armi per darle almeno una possibilità di sopravvivere alle prove che dovrà affrontare nel corso di questo Centennale che ci viene presentato come una sorta di Hunger Games in cui non muore mai nessuno(facciate finta che abbia senso #5).
    Tra l'altro nel corso di questi viaggi la ragazza ha fatto anche amicizia con Celeste, la regnante del regno delle Stelle
    (personaggio che ho trovato sospettissimo dalla sua primissima apparizione e che difatti si dimostrerà essere la stronza che sospettavo ma di cui la nostra autodefinitasi ASTUTA Isla non sospetta neanche per un millisecondo :busta: )
    , il cui popolo è afflitto dalla maledizione di vivere solo fino ai 25 anni d'età, ma ciò non deve sapersi.
    Il resto del libro è fondamentalmente
    un mischione spesso molto confusionario tra la ricerca di Isla e Celeste (anche se fa TUTTO Isla, pure quando è più morta che viva) dello Scioglivincoli-che-in-realtà-è-uno-Stringivincoli (tra l'altro c'è di mezzo pure un collegamento non del tutto chiaro con i vari regnanti che in sostanza permette a Celeste di avere tutti i poteri di tutti i regnanti anche se Isla è contesa "solo" da Oro, re del Sole nonché di Lightlark e da Fosco, sovrano delle Ombre) e la ricerca di Oro e Isla del cuore di Lightlark, che si sospetta essere connesso alla forza vitare di una pianta e alla fine trovano dentro un uovo.
    Le sfide? Si vedono all'inizio... Anche se in realtà sono una serie di dimostrazioni di magia che spalmate su un lasso temporale di 20-30 giorni ed alla fine il Centennale si dimostra essere una sorta di un party della durata di 100 giorni.
    La profezia che li lega? Utile quanto un +4 di Uno nel corso di una partita di briscola.
    Le maledizioni? Quella più sera è quella del popolo degli Stellari, che campano fino a 25 anni; le altre sono tutte abbastanza evitabili (tipo i Lunari non escono di casa la sera di pleniluinio per paura di affogare in mare e la cosa funziona).
    Il plot twist di Celeste? Prevedibile quanto un'alba in una giornata serena.
    Il triangolo amoroso Isla-Oro-Fosco? Imprevedibile come l'evento citato un attimo fa.
    Il plot twist che vuole Isla in realtà in possesso dei poteri della Natura celati però da quelli delle Ombre in quanto suo padre era un suddito di Fosco? Inaspettato... Ma solo perché la ragazza non mostra neanche i poteri delle Ombre, quindi non si capisce cosa la abbia impedito di manifestarli anche solo una volta in maniera involontaria.

    Insomma, è una discreta porcheria che è andato a pescare da diversi successi degli ultimi anni per farne un libro...
    E nella categoria il libro di cui vi parlerò tra pochissimo secondo me ha fatto un lavoro decisamente superiore in termini di godibilità della lettura (sulla qualità oggettiva invece stenderei un velo pietoso...)
    In caso non vi sia ancora passata la voglia di leggerlo, vi lascio a Ilenia Zodiaco, che causalmente ha scelto proprio questo libro per il periodico appuntamento con il Libro di Melma.



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    Come dicevo pocanzi, nella categoria "prendi qualche successo, mettilo nel frullatore e facci un libro" tra Lightlark e il libro di cui voglio parlarvi vince a mani basse quest'ultimo in quanto mi ha decisamente appassionata.
    Voglio parlarvi di Fourth Wing di Rebecca Yarros, il libro più atteso dal booktok nel 2023 in quanto amatissimo da tutti.
    Anche questo l'ho ascoltato su Audibile e in tutta onestà capisco perché ha fatto successo: è un concentrato di tutti gli elementi vincenti di varie sage young adult fantasy degli ultimi anni con un inopportuno tocco di zozzeria (perché chiamarlo spicy?) inserito giusto per farlo passare da new adult.
    Di cosa parla?
    CITAZIONE
    Nonostante soffra di una patologia invalidante e avesse trascorso praticamente tutta la vita a prepararsi a diventare scriba come il suo defunto padre, Violet Sorrengail si trova costretta dalla madre Lilith, generale di Navarra, a tentare di diventare cavaliere di drago all'accademia di Basgiath. Il corso di studi è letale... nel vero senso del termine.

    Si tratta di un cosidetto "romantasy" quindi sappiate che nel caso vi venga voglia di leggerlo (ed io lo consiglio perché è una lettura piacevole, a patto che si cerchi qualcosa di avvincente ma non sempre coerente) vi troverete davanti a una storia romance (anche meno di quanto mi aspettassi, a esser sincera) con elementi fantasy.
    Come dicevo, per apprezzare Fourth Wing è necessario lasciare da parte la logica e abbracciare l'amore per gli stereotipi, dato che questi abbondano; se poi si è digiuni di letture fantasy young adult degli ultimi anni, meglio ancora... Ma va bene anche essersi letti qualsiasi fantasy usciti dal 2010 in poi per divertirsi a riempire un ipotetico bingo delle idee sgraffignate (E non scherzo!).
    Come scritto nella frasetta di presentazione, Violet viene introdotta nel romanzo come una ragazza di vent'anni che praticamente dall'oggi al domani viene costretta dalla madre, generale del regno di Navarra nonché capo dell'accademia, a diventare un cavaliere di drago nonostante lei non solo si sia preparata per tutta la sua vita a diventare una scriba, ma sia anche affetta da una malattia che la rende estremamente fragile dal punto di vista fisico (nel romanzo non viene mai detto il nome specifico della sua condizione ma si tratta della Sindrome di Ehlers-Danlos, da cui è affetta la stessa Rebecca Yarros). Come se questo non bastasse, il corso di studi per diventare cavaliere di drago è molto faticoso ed estremamente letale quindi, almeno in teoria, la madre ha condannato a morte certa sua figlia. Non vi devo stare a specificare che la teoria non corrisponderà alla pratica, vero?
    Come dicevo, a me questo libro è piaciuto nonostante tutti i suoi innumerevoli difetti e l'originalità pari a quella di una borsa Brada o Pucci :roftl_drop:... E il motivo è proprio il fatto che nel calderone la Yarros abbia gettato talmente tanti elementi di serie molto note che alla fine vuoi che non sia riuscita a scatenarmi l'effetto nostalgia con alcuni di questi? :roftl_drop:
    In realtà questo romanzo di difetti ne ha tanti, alcuni concernenti la stessa Violet, che solo teoricamente è una ragazza fisicamente fragile (e non lo dico io ma il fatto che in questa scuola ogni mattina ci sia la conta dei morti e lei non vi rientri mai :XD: ) e che svariate volte si definisce o viene definita molto intelligente quando in realtà io credo sia la straordinaria combinazione del fatto che lei ogni tanto abbia buon senso mentre quelli che la circondano abbiano quasi tutti un QI inferiore a 75 :roftl_drop: ,
    per non parlare del fatto che alla fine diventi la partner di ben due draghi rarissimi e che il suo potere magico sia altrettanto raro

    e quindi rientri a pieno titolo della famiglia delle Mary Sue...
    Anche se raramente ho letto di Mary Sue tanto arrapate! :roftl_drop: :roftl_drop: :roftl_drop: :roftl_drop: :roftl_drop:

    Ovviamente a dare problemi non è solo Violet ma anche una serie di altri elementi molto logici quali
    il fatto che i figli dei ribelli siano condannati a diventare cavalieri di drago (che sì, è il corso più letale dell'accademia quindi il numero diminuirebbe sensibilmente, ma d'altra parte i sopravvissuti avrebbero una connessione a vita con enormi bestioni sputafuoco che FORSE potrebbe essere rischiosa per il governo che ne ha sterminato le famiglie), il mandare a morire tanti giovani fisicamente prestanti (farne delle forze armate diverse dai cavalieri di drago no?), la comoda connessione mentale dei draghi sistemata ad hoc per la sola Violet, il corso di tattica militare in cui vengono teoricamente snocciolati tutti i segreti di guerra...

    Insomma, ce ne sono di cose che hanno MOLTO senso. :sese:
    L'unico accorgimento che mi è parso abbastanza originale e che devo ammettere mi sia anche piaciuto è il fatto che Violet per combattere l'ansia parta con degli utilissimi spiegoni. :roftl_drop:
    Insomma, non è il romanzo della vita ma mi è piaciuto davvero molto e aspetto con ansia Iron Flame (che uscirà in Italia il 30 gennaio)... Anche se per cercare una informazione per scrivere questo post mi sono fatta uno spoiler gigantesco su qualcosa che succederà lì.

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    Sempre libro abbastanza noto sui social è Loveless di Alice Oseman, l'autrice di Heartstopper.
    In questo romanzo viene narrata la storia della diciottenne Georgia Warr, una ragazza che iniziando l'università comincia a farsi delle domande su se stessa, ad esempio sul motivo per cui non si senta attratta da nessuno in senso romantico o fisico e sul perché non si sia mai innamorata come capita a tutti quelli che conosce.
    Non amo particolarmente lo stile di scrittura della Oseman (mi piace di più in prodotti che combinano scrittura e immagine come le graphic novel) ma, al di là della sua penna, ho trovato questo romanzo molto bello in quanto esplora con sincerità l'animo di una ragazza che si sente distante da tutti quelli che conosce in quanto non riesce a provare quello che per altri è un processo normalissimo. Si tratta di una lettura adatta soprattutto agli adolescenti o giovani adulti ma credo possa essere utile un po' a chiunque.


    Sempre tra i libri celebri ma questi da qualche anno in più, spinta dal fatto che la mia amica Giorgia me lo ha sempre consigliato mi sono buttata sull'audiolibri di Una corte di rose e spine di Sarah J. Maas, romanzo che io possedevo già in lingua ma che alla prima lettura avevo mollato intorno a pagina 150 perché lo trovavo estremamente vacuo.
    E in un certo senso, vacuo lo è davvero perché leggendo e ascoltando una cosa mi è parsa palese: arrivata a pagina 300 la Mass ha cambiato idea su diverse cose, ha sistemato qualche elemento e ha fatto partire una storia differente che fungesse da preludio ai volumi successivi. :roftl_drop:
    Di cosa parla questo romanzo?
    CITAZIONE
    Feyre è una ragazza di diciannove anni che vive in un cottage con il padre, ex mercante caduto in depressione dopo aver perso tutti i suoi averi ed essere stato azzoppato dai creditori, e le sue sorelle Elaine e Nesta.
    Per sostentare la famiglia, Feyre caccia nella foresta vicino al confine tra il regno degli umani e quello dei fae; un giorno la ragazza uccide un gigantesco lupo che successivamente si scopre essere appunto un fae facente parte della Corte della Primavera, governata da Tamlin. Sarà lui a recarsi a casa di Feyre per reclamare la sua vita in cambio di quella del suo congiunto: la ragazza dovrò seguirlo a Prytian.

    Ora, una cosa che mi ha portata ad avercela tanto con questo romanzo sono proprio i primi stupidissimi capitoli, quelli in cui nell'ordine...
    - Feyre uccide il lupo CONSAPEVOLE che quella bestia grossa quanto un pony non poteva essere un lupo qualsiasi
    - Si scopre che il padre di Feyre non fa praticamente un cavolo dalla mattina alla sera in quanto sì, è vero che è rimasto zoppo e che sia caduto in depressione, ma facendo il mercante e non il minatore o il boscaiolo le gambe gli servono relativamente in ambito professionale
    - Si scopre che le sorelle di Feyre, che hanno all'incirca la sua età (mi pare Nesta un anno in più e Elaine uno in meno), non fanno NULLA per aiutare né economicamente né concretamente la famiglia (e con NULLA intendo che non tagliano la legna se no potrebbe entrargli una scheggia nel dito né cucinano per non scottarsi né aiutano a smembrare il cervo che Feyre porta a casa assieme alla pelle del lupo perché se no si sporcano le mani)--> io me le sono immaginate sempre con le braccine da tirannosauro :roftl:
    - La Maas dimostra di non sapere la differenza tra un alce e un bighorn...

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    ... Ed io sono puntigliosa su certe cose
    - Feyre viene portata in una bella casa in cui viene trattata da principessa e le viene data la libertà di fare e andare dove vuole
    (per non parlare del fatto che Tamlin sta provvedendo a mantenere pure i tre parassiti che ha lasciato a casa, e lei questo lo sa)
    ma lei si LAMENTA tutto il tempo come se non avesse vinto alla lotteria della vita!
    - I Fae sono colpiti da una maledizione che gli impedisce di togliersi dalla faccia le maschere della festa a cui parteciparono quasi 50 anni prima e secondo l'autrice per questo sono dei mostri... Peccato che queste maschere siano bene o male dei domino, quindi coprono ben poco il volto di questi che sono tutti, scusate la franchezza, boni da far schifo :roftl_drop:
    Questo romanzo è anche abbastanza noioso in queste prime fasi in quanto sì, c'è qualche accenno a qualcosa di più grande ma di base succede davvero poco, fino a quando...
    La Maas decide di cambiare le carte in tavola, compreso l'interesse sentimentale di Feyre che si stava innamorando di Tamlin, per dare inizio a una storia praticamente nuova che si dipana anche abbastanza frettolosamente in meno di 200 pagine in cui in pratica si scopre che Maga Fetecchia (si chiama Amarantha ma viste quelle magie a metà che fa non si merita che io la chiami per nome) è tanto cattiva quanto fessa e il tutto finisce con Feyre che prima pugnala Tamlin al suo CUORE DI PIETRA (letterale la Sarah) e poi viene uccisa dalla Maga Fetecchia... Ma per fortuna viene immediatamente resuscitata dal combinarsi dei poteri di queste fate e diventa una fata pure lei. :roftl_drop:

    Vi dico subito che sto andando avanti con la saga e al momento sono più o meno a metà del secondo volume in cui si concretizza il passaggio di testimone
    da un fatone BONO all'altro fatone BONO che è stato appunto inserito alla fine dell'altro romanzo. :roftl_drop:

    Che poi io fingo pure di stupirmi perché so già tante cose che succedono quindi questa mi ha stupita meno di zero. :roftl_drop:

    Passando a libri meno mainstream...

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    Sfruttando gli audiolibri ho portato a termine anche la trilogia Bevelstoke di Julia Quinn, composta da Il segreto di Miranda, Quella volta a Londra e Quello che amo di te.
    I protagonisti dei vari romanzi sono rispettivamente Miranda Cheever, la sua migliore amica Olivia Bevelstoke e Sebastian Grey
    (ossia il cugino di Harry Valentine, colui che sposerà Olivia)

    e in pieno stile Quinn ci troviamo di fronte a dei romance molto basici ma godibili.
    Tutto ha inizio con la stagione che vede protagoniste Miranda Cheever e la sua migliore amica Olivia Bevelstoke: se la seconda ha dalla sua parte un aspetto invidiabile e una certa ricchezza, lo stesso non si può dire di Miranda, che ha un aspetto molto più comune e mezzi più limitati. D'altra parte Miranda ha già un uomo dei sogni, ossia Nigel Bevelstoke, fratello maggiore di Olivia, recentemente rimasto vedovo e indurito da quella relazione.
    Come andrà a finire lo sappiamo da pagina 1. :roftl_drop:
    Il mio preferito dei tre è sicuramente il secondo, che vede protagonista la linguaggiuta Olivia e Henry Valentine, un nobile che ha servito nell'esercito con il ruolo di interprete in quanto conosce bene il russo per via di sua nonna. Quando a Henry viene chiesto di indagare su un principe russo e questo pare avvicinarsi a Olivia, che poi è anche la vicina di casa di Henry, il pranzo è servito. :roftl_drop:
    Menzione d'onore in questo romanzo
    è la proposta di matrimonio per finestra; l'ho trovata davvero molto carina.

    Il terzo protagonista, ossia Sebastian,
    non solo è il cugino di Henry ma è anche l'autore del romanzo che lui e Olivia si lanciavano dalla finestra

    ha una storia molto classica per i canoni della Quinn: lui povero in canna
    (o almeno così credono tutti visto che i suoi romanzi sono molto noti sia nel Regno Unito sia in Russia grazie alla traduzione di Henry e all'intervento del principe russo del precedente romanzo)

    e lei costretta a sposarsi per ragioni economiche. Carino ma non memorabile.

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    Restando in ambito romance, ho letto per una collaborazione con la casa editrice e l'autrice Nove mesi per innamorarsi di Maia.
    Sappiate che a me non è dispiaciuto ma neanche mi ha fatta impazzire; per maggiori informazioni lascio la recensione qui (visto quanto è lungo il post voglio tediarvi il meno possibile).

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    Un altro romanzo che non mi ha fatta saltare sulla sedia ma neanche ho disprezzato (bene o male questi mesi sono andati bene da quel punto di vista) è Sotto accusa di Christopher Pike, un mistery per ragazzi che ho letto solo per l'autore (mi porto nel cuore i libri di Spooksville tradotti in italiano) e perché l'ho trovato in un cestone a 1 euro.
    Essendo un giallo molto breve sarò estremamente sintetica: durante un'escursione in montagna la ricca adolescente statunitense Ann cade da un precipizio e pare che a spingerla nel vuoto sia stata la sua amica Sharon.
    Per certi aspetti questo romanzo ricorda un'opera molto celebre, ossia
    Gone Girl di Gillian Flynn

    e con questo vi ho già svelato il colpo di scena... O almeno quello che sembra essere il colpo di scena visto che in realtà ve n'è un altro ancora più inaspettato, almeno per un lettore "inesperto"
    perché io c'ero arrivata subito che alla fine l'omicidio c'era stato sul serio.

    Insomma, carino e godibile ma per una vecchietta come me abbastanza dimenticabile.

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    Altro romanzo che vede come protagoniste due adolescenti è Non è un lavoro per ragazze di Sakuraba Kazuki.
    In questo caso la storia è ambientata in Giappone e le protagoniste, Onishi Aoi e Miyanoshita Shizuka, hanno solo tredici anni.
    Le due vivono in una piccola isola unita alla terraferma da un ponte e le loro esistenze sono molto diverse: mentre Shizuka è la rampolla della famiglia più ricca dell'isola, formata da lei, suo cugino e l'anziano nonno disabile, ed ha una passione sconfinata per i libri, Aoi è una gamer la cui famiglia non naviga in acque tranquille dal punto di vista economico in quanto l'unica entrata fissa è lo stipendio della madre, spesso sperperato dal patrigno alcolizzato della ragazzina.
    L'estate del loro secondo anno da studentesse di scuola media cambierà la loro esistenza:
    in sostanza Shizuka si propone di aiutare Aoi ad uccidere il patrigno, piano che nei fatti le due riescono a portare a termine con successo (anche se in maniera abbastanza fortuita), e si aspetta che l'amica le restituisca il favore per eliminare suo cugino.
    Qui la storia si complica perché Shizuka racconta ad Aoi una storia tanto paradossale da sembrare impossibile... Sembrare perché nei fatti è proprio come dice lei!

    Mi è piaciuto? Tutto sommato sì. Non mi ha fatta saltare dalla sedia ma è comunque una bella storia e credo recuperò anche Red Girls perché lo stile narrativo non mi è dispiaciuto.

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    Continuando con le storie di adolescenti, vi cito Wintergirls di Laurie Halse Anderson, noto anche con il titolo Così leggere da bucare le nuvole.
    Questa è una storia molto doloroso che gira intorno al tema dell'anoressia e il processo autodistruttivo di questo disturbo alimentare.
    Protagonista della storia è Lia, una diciottenne che dalla prima adolescenza ha iniziato a fare a gara con la sua amica Cassie su chi sarebbe riuscita a diventare più magra. La solitudine di queste due anime, accomunate da genitori poco presenti, le ha portate sull'orlo del baratro e neppure quando Cassie viene trovata cadavere nella stanza di un motel Lia riesce a tirarsi fuori dalle spire di quel serpente che la sta uccidendo lentamente giorno dopo giorno.
    Un buon romanzo per adolescenti apprezzabile anche da cui adolescente non è più.

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    Una lettura che ho voluto affrontare perché desiderosa di sapere il punto di vista dei protagonisti della storia è stato Counting the cost di Jill Duggar.
    Vi fornisco una premessa per chi non sapesse chi sia Jill Duggar e da quale famiglia provenga; mi spiace se non sarà brevissima.
    C'è stato un tempo, poco meno di una decina d'anni fa, in cui Real Time mandava in onda un programma intitolato 21 sotto un tetto; questo programma televisivo narrava le vicissitudini della famiglia Duggar, composta dai genitori Jim Bob (1965) e Michelle (1966) e dai loro diciannove figli
    ossia...

    - Josh (1988)
    sposato dal 2008 con Anna (1988), ha sette figli:
    Mackynzie (2009)
    Micheal (2011)
    Marcus (2013)
    Meredith (2015)
    Mason (2017)
    Maryella (2019)
    Madyson (2021)
    - John-David (1990)
    sposato dal 2018 con Abbie (1992), ha due figli:
    Grace (2020)
    Charlie (2022)
    - Jana (1990)
    - Jill (1991)

    sposata dal 2014 con Derick Dillard (1989), ha tre figli:
    Israel (2015)
    Samuel (2017)
    Frederick (2022)
    - Jessa (1992)
    sposata dal 2014 con Ben Seewald (1995), ha cinque figli:
    Spurgeon (2015)
    Henry (2017)
    Ivy (2019)
    Fern (2021)
    George (2023)
    - Jinger (1993)
    sposata dal 2016 con Jeremy Vuolo (1987), ha due figlie:
    Felicity (2018)
    Evangeline (2020)
    - Joseph (1995)
    sposato dal 2017 con Kendra (1998), hanno quattro figli
    Garrett (2018)
    Addison (2019)
    Brooklyn (2021)
    Justus (2022)
    - Josiah (1996)
    sposato dal 2018 con Lauren (1999), hanno due o tre figli:
    Bella (2019)
    Daisy
    un maschietto che dovrebbe essere nato nel 2023 (non è dato sapere il nome né se sia effettivamente venuto al mondo)
    - Joy-Anna (1997)
    sposata con Austin (1993) dal 2017, hanno tre figli
    Gideon (2018)
    Evelyn (2020)
    Gunner (2023)
    - Jedidiah (1998)
    sposato dal 2021 con Katelyn (1998), hanno due figli:
    Truett (2022)
    Nora (2023)
    - Jeremiah (1998)
    sposato con Hahhah (1995) dal 2022 hanno una figlia, Brynley (2022) e hanno annunciato circa un mese fa di essere in attesa del secondogenito
    - Jason (2000)
    - James (2001)
    - Justin (2002)

    sposato dal 2021 con Claire (2001), non hanno ancora avuto figli
    - Jackson (2004)
    - Johannah (2005)
    - Jennifer (2007)
    - Jordyn-Grace (2008)
    - Josie (2009)


    Lo show ebbe inizio nel 2004, quando Jim Bob Duggar perse le elezioni per un seggio al Senato ma attirò l'attenzione della TLC, interessata a questa grandissima famiglia in costante espansione e rappresentante di una realtà religiosa nota come Institute of Basic Life Priciples o IBLP, una organizzazione cristiana fondamentalista fondata da Bill Gothard nel 1961 che promuoveva valori quali ad esempio l'obbedienza alla famiglia e la netta divisione di compiti tra i vari sessi.
    Inizialmente vennero prodotti degli special ma nel 2008 ebbe inizio la produzione della serie, che seguiva sia le gravidanze di Michelle (nel primo special era incinta di Jackson) sia il processo di crescita dei figli, focalizzandosi man mano che gli anni passavano soprattutto sulla vita di quelli già giunti in età adulta come Josh, Jinger e Jill.
    Ammetto senza particolari problemi che seguivo la vita dei Duggar con lo stesso morboso interesse che si può avere quando non si riescono a staccare gli occhi dalla vittima di un incidente stradale rimasta gravemente ferita: io non sono mai stata particolarmente religiosa e vedere questa quantità in crescente aumento prima di figli e successivamente di nipoti intrappolati in credenze medievali mi dava i brividi e al tempo stesso non potevo fare a meno di informarmi, quasi non fossero persone reali.
    Per questo fui inorridita ma non stupita quando nel 2015 venne allo scoperto una realtà agghiacciante: nel 2002-2003, quando il primogenito Josh aveva circa 14-15 anni, aveva molestato sessualmente cinque ragazzine, quattro delle quali erano le sue sorelle più grandi, e per queste ragioni era stato denunciato alla polizia e successivamente allontanato da casa per qualche tempo. Inoltre un paio di mesi dopo degli hacker rubarono dati da un server, tra cui quelli del sito specializzato in incontri tra persone sposate Ashley Madison, e venne alla luce che Josh aveva anche tradito sua moglie Anna.
    Ciò mise fine allo show, per quanto in realtà la rete si limitò a cambiare focus e nome al programma, che prese il nome di Counting On e si focalizzò sulla vita dei figli adulti dei Duggar ad eccezione di Josh, che venne eliminato del tutto; inoltre, per associazione, venne limitata significativamente sia la presenza di Anna sia quella dei loro figli.
    Nel corso degli anni sono proseguite le controversie e le voci sui protagonisti di questo programma fino a quando, intorno alla primavera del 2021, venne messa la pietra tombale sul programma (in quel momento sospeso per le regole sanitarie richieste dallo stato di pandemia) in quanto Josh venne arrestato con l'accusa di pedopornografia.
    Tra le voci circolate sul programma nel corso della sua messa in onda, diverse riguardavano Jill e suo marito Derick Dillard: alcune erano fondate, come quella riguardo ad alcuni tweet di Derick (ad esempio nel 2018 l'uomo ha criticato il programma I am Jazz, che vedeva protagonista la donna transgender Jazz Jennings, affermando che non poteva essere considerato un reality in quanto non rappresentava la realtà), altre decisamente più aleatorie come il fatto che fosse una persona che aveva una pessima influenza sulla moglie o che fosse interessato solo al denaro.
    Nel suo memoir Jill racconta la sua versione della storia, una verità di cui già si parlava da qualche tempo anche grazie al libro Becoming Free Indeed: My Story of Disentangling Faith from Fear di sua sorella Jinger Duggar Vuolo (uscito circa un anno fa, mentre questo è stato pubblicato lo scorso settembre) e dal documentario di Amazon Prime Happy Shiny People, incentrato sulla IBLP e sulla famiglia Duggar, al quale hanno partecipato, tra gli altri, Jill e suo marito Derick, la sorella di Jim Bob Deanna, sua figlia Amy e suo marito ed una coppia di amici di famiglia; questo documentario lo consiglio solo se amate i film dell'orrore... Perché le testimonianze di queste persone fanno rizzare i capelli in testa.
    Che la realtà mostrata dai Duggar nel loro programma non fosse esattamente una bella realtà o una realtà del tutto veritiero penso tutti gli spettatori potessero capirlo, ma quanto rivelato da Jill mette i brividi in quanto evidenzia una triste verità: suo padre ed il suo credo religioso hanno profondamente manipolato la psiche di questa donna, cresciuta con il desiderio di essere approvata e la repulsione nei confronti dei conflitti, e solo dopo il matrimonio con Derick, che ha avuto un percorso di crescita più comune, ha iniziato a capire quanto sia stata danneggiata da ciò che suo padre ha detto e fatto, specie dopo aver assaporato la notorietà.
    Con una visione molto lucida e ponderata sia di se stessa sia del genitore, Jill ripercorre la sua vita sin dall'infanzia, quando la sua vita non era dominata dalle telecamere del programma e cercava di essere la miglior versione di se stessa per far felici la sua mamma e il suo papà, ignara di crescere seguendo un credo che con il tempo l'avrebbe ingabbiata in un paradossale stato di moglie e madre sottoposta alla volontà di un padre che non è disposto a cedere il potere che esercita sui figli, in particolare quello economico: in queste pagine Jill racconta come il padre sfruttato la sua fiducia nei suoi confronti per farle firmare il giorno prima del suo matrimonio un contratto estremamente vincolate nel quale, nei fatti, lei e i suoi fratelli lasciavano che ogni centesimo guadagnato con il programma finisse nelle sue tasche, evitando quindi che i figli traessero profitto da quello che da anni era diventato un vero e proprio lavoro, specie per le figlie in quanto educate a svolgere l'unico impiego di mogli e madri (per quanto ad esempio Jill sia anche una levatrice certificata).
    In queste pagine si parla esplicitamente sia del fatto che a un certo punto, al fine di poter svolgere la propria attività di missionari in America Latina senza alcun vincolo, la coppia abbia abbandonato lo show (tra l'altro senza che ciò venisse ufficializzato, causando un certo chiacchericcio maligno specialmente nei loro confronti) sia che il padre dichiarasse i guadagni dei suoi figli senza tuttavia dar loro un singolo centesimo (e potete ben capire che quando hanno abbandonato lo show Jim Bob si sia ben guardato dal dare alla figlia quanto le spettava, mettendole sulle spalle delle tasse a sei cifre che lei, casalinga, e suo marito, studente di legge, non potevano pagare).
    Nel memoir Jill parla anche delle difficoltà vissute durante i parti dei suoi figli, in particolare quelli di Israel e Samuel.
    Essendo il credo della famiglia basato su una visione estremizzata della Bibbia, basata sull'interpretazione di una specifica persona (non ricordo quale), non solo i figli sono considerati sempre una benedizione ma il parto deve essere vissuto con dolore e l'ospedalizzazione della partoriente è un'opzione solo se vi sono problemi molto seri; la situazione sarebbe stata complicata anche per il solo fatto che in Jill convivevano queste convinzioni e le nozioni apprese nel corso da levatrice, ma a complicare le cose c'è il fatto che le gestazioni della donna sono state faticose per via dell'iperemesi gravidica e tutti i parti abbastanza traumatici.
    Quando ha messo al mondo Israel, nel 2015, Jill era ancora coinvolta nel programma; non solo insieme al marito dovette opporsi fermamente alla volontà della rete di mostrare il momento, ma il travaglio si prolungò per quasi tre giorni, costringendola a recarsi in ospedale per poi essere sottoposta a un cesareo.
    Le cose andarono addirittura peggio con Samuel in quanto, dopo quasi due giorni di travaglio, Jill ebbe una rottura dell'utero che mise in pericolo sia la sua vita sia quella del bimbo; come se ciò non bastasse, alla nascita i medici constatarono che non solo il piccolo aveva aspirato del meconio ma che la sofferenza fetale lo aveva portato anche ad avere una emorragia cerebrale che lo porterà ad essere sottoposto a controlli periodici per valutare eventuali danni nello sviluppo cognitivo.
    Tra l'altro prima per via del cesareo e poi per la rottura dell'utero, i medici vietarono alla donna di avere gravidanze almeno per un determinato lasso di tempo e di conseguenza si rese necessario per la coppia usare dei contraccettivi, qualcosa che sin dall'infanzia Jill aveva visto demonizzare dai suoi genitori (se ben ricordo Michelle e Jim Bob nel corso del programma dissero apertamente che secondo loro l'aborto spontaneo di Caleb, quello che sarebbe stato il secondo figlio della coppia, nel 1989 avvenne proprio perché precedentemente i due avevano fatto uso dei contraccettivi nei primi anni di matrimonio, contravvenendo al volere del Signore), oltre a farle dubitare di poter mettere al mondo altri figli, quello che per tutta la sua esistenza si era sentita dire essere lo scopo principale dell'esistenza di una donna.
    Ovviamente il libro affronta anche la problematica costituita da Josh, la mina vagante della famiglia e per questo il figlio che viene maggiormente protetto dalla famiglia. Vorrei soffermarmi un istante proprio sulla figura di quest'uomo che, ve lo assicuro, non mi è mai piaciuto granché anche prima dei vari scandali: mi spiace dirlo ma era evidente che fosse considerato il golden boy della famiglia, quello tenuto in palmo di mano dai genitori in quanto primogenito e maschio nonostante nei fatti non fosse nulla di speciale e desse l'impressione di essere anche abbastanza viziato. Nel libro Jill è clemente sia con sua madre, che ai suoi occhi appare come una perfetta donna della IBLP quindi sottomessa alla volontà del marito, sia con suo padre, che l'ha sì vincolata con un contratto svantaggioso sia per lei sia per i suoi fratelli seguendo i precetti dell'IBLP che vede i figli sottoposti alla volontà paterna fino a quando questo non muore (quindi anche se adulti e a loro volta sposati e genitori) ma che lei grazie alla terapia è adesso in grado di vedere come un uomo buono influenzato dalla missione che si è autoimposto (ossia rivolgersi a un pubblico mondiale attraverso il programma televisivo al fine di avvicinarlo a quelli che lui ritiene essere i principi che un buon cristiano dovrebbe seguire); la medesima clemenza non la riserva per Josh, che vede come un bambinone che per anni è stato protetto dalla famiglia e aiutato in tutti i modi ma che in cambio ha continuato a sbagliare, spargendo ogni volta sale su quella ferita che sono le molestie subite da bambina (Jill nel 2002 aveva appena dieci anni), di cui lei non parla nel memoir.
    Insomma, è un libro bello intenso.

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    Incuriosita dal libro di Jill, negli ultimi giorni dell'anno ho letto anche Becoming Free Indeed: My Story of Disentangling Faith from Fear di Jinger Duggar.
    Nonostante siano i racconti di due sorelle che hanno vissuto la maggior parte delle loro esistenze insieme, le due storie sono molto diverse.
    Se Jill parla dell'educazione ricevuta per poi concentrarsi sulle sue vicissitudini terrene e sullo scontro con il padre, quello di Jinger è il racconto del percorso spirituale che l'ha portata ad allontanarsi dai dettami dell'IBLP per sviluppare un rapporto con Dio molto più sano veicolato dallo studio delle Scritture.
    Per quanto io non sia esattamente una persona di fede, è stato interessante leggere le riflessioni che l'hanno portata da un Cristianesimo estremista ad uno più moderato e proprio attraverso questa analisi approfondita di come passo dopo passo sia arrivata alle convinzioni che nutre attualmente attacca, attraverso i paragoni, il credo a cui aderiscono buona parte dei suoi familiari più stretti e molti dei suoi amici smontando pezzo per pezzo le indicazioni più tossiche veicolate da Bill Gothard, tra l'altro utilizzando lei stessa dei passi del Vecchio e Nuovo Testamento (sin dall'introduzione Jinger specifica che per evitare errori si è fatta aiutare anche dal marito, che è un pastore, e da un teologo).
    Se Jill ci ha raccontato con suo padre l'abbia manipolata e controllata grazie anche al credo religioso, Jinger punta il dito sul reverendo Gothard e sui suoi insegnamenti esaminandoli uno alla volta, mostrando a un pubblico più ampio che non solo l'assunzione di alcolici è vista come un atto peccaminoso ma che in base ai dettami dell'IBLP l'onta di questo peccato passa da una generazione all'altra (mi pare sette), chiarendo quanto il peso della colpa possa schiacciare coloro che professano questo credo.
    Jinger non si risparmia neanche quando dedica un capitolo intero allo scandalo sessuale che ha coinvolto il reverendo Gothard, accusato di molestie da decine di donne e successivamente costretto a dimettersi dalla guida del credo.
    Sia chiaro, Jinger racconta anche fatti della sua esistenza, come il fatto che da adolescente ha visto il suo diario segreto in vendita su eBay o il disturbo alimentare di cui ha sofferto in adolescenza oppure l'ansia sociale che ha iniziato a provare quando, una volta sposata, ha lasciato l'Arkansas per seguire il marito che in quel momento era pastore a Laredo, Texas, in quanto abituata fino a quel momento ad avere rapporti significativi esclusivamente con la propria famiglia e poter sempre contare su uno dei suoi numerosi fratelli e sorelle o ancora il fatto che sin da bambina avesse capito di non volere tanti figli quanti ne prescriveva l'IBLP (ossia quanti ne sarebbero arrivati senza l'uso di contraccettivi), ma questi non sono mai centrali nella sua narrazione. Unica eccezione a ciò è il capitolo dedicato alla fine del programma, quando Jinger ci parla del fatto che anche loro, come avevano già fatto Jill e Derick, volevano lasciare il programma (nel caso specifico la decisione era stata dettata dal fatto di voler dare alle loro figlie una vita normale) per poi raccontare le ultime fasi della sua personale rivoluzione religiosa o, come lo chiama lei, disentanglement.
    Mi è piaciuto? Sì, nonostante la mia fede sia immensamente meno salda rispetto a quella di questa donna, ma non lo consiglio a coloro che vogliono solo gossip.

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    Altro pugno nello stomaco è stato Venivamo tutte dal mare di Julie Otsuka, romanzo corale che parla delle spose per corrispondenza che giungevano negli Stati Uniti dal Giappone all'inizio del secolo scorso.
    Lo stile, lo dico senza problemi, non mi ha convinta particolarmente ma questo dipende esclusivamente dal mio gusto personale in quanto è decisamente una bella lettura.

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    Restando in Estremo Oriente, voglio citarvi Fiori di seta di Giulia Esse.
    Anche in questo caso vi lascio la recensione del blog. Vi consiglio di leggerla perché, come dico sempre, quest'autrice merita un seguito più nutrito di quanto non abbia attualmente.

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    Ultimo ad essere citato, ma non per importanza, Christine la macchina infernale di Stephen King.
    Avevo questo libro in casa da anni e finalmente mi sono decisa ad affrontarlo nonostante la mole non indifferente.
    Stavolta non vi lascio la trama ma l'incipit:
    CITAZIONE
    Questa è la storia di un triangolo d’amore.
    Protagonisti: Arnie Cunningham, Leigh Cabot e, naturalmente, Christine.
    Vorrei tuttavia che teneste presente il fatto che Christine entrò in scena per prima.
    È stata il primo amore di Arnie e anche se non lo giurerei, penso tuttavia che sia stata il suo unico e vero amore.
    Per questo sostengo che ciò che avvenne fu una tragedia.

    L'ho adorato, per quanto non rientri nella mia TOP3 dell'autore, e mi ha tenuta incollata alle pagine per alcuni pomeriggi perché volevo sapere come sarebbero andate a finire le cose.
    Ho visto anche il film ma secondo me non rende bene quanto questo mattoncino di quasi 700 pagine. :ador:

    ***



    RIEPILOGO BUONI PROPOSITI 2023



    Finito il recap annuale, vi ammorbo anche con il controllo degli obiettivi annuali.

    CITAZIONE (Hephaistion @ 1/1/2023, 09:55) 
    GENERALI

    - Vorrei continuare sulla retta via del risparmio, ossia comprare meno libri nuovi, rivendere più spesso quelli usati che non mi hanno soddisfatta e sfruttare al meglio gli eventuali abbonamenti (come accennavo, dovendo fare delle lunghe camminate su base quotidiana dopo le feste punto a riattivare l'abbonamento Audible, che mi ha permesso in circa un mese di recuperare molte letture)
    - Vorrei leggere 50 libri (quindi esclusi novelle, manga e graphic novel se sotto una determinata quantità di pagine)

    Fin qui direi tutto a postissimo: ho aumentato l'acquisto di libri usati rispetto a quelli nuovi, per alcuni mesi ho anche limitato le spese in generale (poi da giugno in poi c'è stata un'impennata ma in buona parte o erano offertone o erano usati... E spesso appartenevano a entrambe queste categorie quindi meglio ancora) e sfruttando anche Audible sono arrivata comodamente al mio obiettivo annuale.

    CITAZIONE
    SPECIFICI

    - Vorrei NON iniziare per l'ennesima volta Mistborn (che lascerò a riposo almeno fino al 2024 se non 2025)

    Questo è stato SEMPLICISSIMO mantenerlo e anzi, se non fosse che se poi volessi tornare indietro rischierei di andare nettamente in perdita potrei prendere in considerazione un'azione drastica!
    CITAZIONE
    - Vorrei leggere di più in inglese, nello specifico vorrei includere nel conto Cassiel's Servant di Jacqueline Carey (in italiano dubito lo porteranno, quindi nonostante il braccino corto probabilmente a preorder aperti farò la mia mossa e lo ordinerò in inglese) e la dilogia Six of crows di Leigh Bardugo in lingua (l'intenzione sarebbe farlo intorno alla primavera)

    Allora, io questo punto tecnicamente non l'ho fallito... Ma non è decisamente andata come volevo. :roftl_drop:
    Ho letto di più in inglese?
    Sì. Complice anche un progetto nella vita reale, quest'anno ho decisamente letto di più in inglese e sicuramente continuerò su questa strada anche nei prossimi mesi.
    Ho letto Cassiel's Servant?
    Sì... Ma in ebook perché il mio preordine non è mai stato soddisfatto in quanto non è stato disponibile per diversi mesi e a una certa ho disinvestito quella quantità anche abbastanza elevata di denaro (circa 30 euro per un libro di circa 500 pagine) per fare un acquisto di natura ben diversa. A questo punto probabilmente aspetterò la flessibile inglese in uscita nell'estate 2024 per aggiungerla alla mia collezione.
    Ho letto Sei di corvi in inglese?
    Sì... Ma sicuramente l'ho fruito maggiormente come audiolibro in italiano! Inoltre, come avete letto nello scorso aggiornamento, non è che mi abbia fatta impazzire quanto speravo e difatti, nonostante l'audiolibro, Crooked Kingdom è ancora lì e a questo punto non so per quanto vi resterà perché a dirla tutta non mi interessa molto andare avanti e la vita è troppo breve per dedicarla a libri che non vogliamo leggere o ascoltare (perché sì, anche questo è disponibile su Audible).
    Se ne riparlerà forse nel 2024.
    CITAZIONE
    - Vorrei leggere almeno un libro a tema Shoha o Seconda Guerra Mondiale e non necessariamente nel mese di gennaio (me ne hanno regalati alcuni quindi sarebbe meglio smaltirne un po')

    Come scritto in precedenza, a gennaio ho effettivamente letto due libri sulla Shoha ma null'altro quindi anche qui sì ma anche no. :roftl_drop:

    OBIETTIVI PER IL 2024



    Bene o male mi pongo sempre i solito obiettivi ossia...
    - Leggere 50 libri in un anno (quindi esclusi manga e novelle)
    - Attingere maggiormente ai libri che ho in casa piuttosto che acquistare
    - Leggere di più in lingua inglese
    - Leggere un libro sulla Shoah

    Tuttavia ho deciso di farmi anche una piccola TBR di titoli che devo leggere entro l'anno "ispirata" da qualcosa di differente rispetto agli anni precedenti, ossia il fatto che quest'anno ho deciso di non farmi problemi a portarmi dei libri da un anno all'altro.
    Al momento ho in lettura dei tre libri, ossia Una corte di nebbia e furia di Sarah J. Maas (che sto fruendo anche in audiolibro quindi, dato che quando posso preferisco leggere in maniera attiva, fino alla settimana prossima sarà praticamente in pausa), La corona senza stelle di James Rollins e Tre sorelle, tre regine di Philippa Gregory.
    Visto che i primi due sono parti di serie in teoria nel 2024 dovrei andare avanti e di qui una breve lista di titoli da leggere entro il 31 dicembre 2024 e perché:
    - Una corte di ali e rovina di Sarah J. Maas -->sono consapevole ci siano altri due libri inseribili in questa serie ma per il momento preferisco gettarmi solo sulla trilogia principale
    - La culla di ghiaccio di James Rollins --> questo uscirà tra circa tre settimane ma non so se riuscirò a recuperarlo subito perché una settimana dopo esce...
    - Iron Flame di Rebecca Yarros --> nonostante tutte le sue pecche, non vedo l'ora di sapere cosa accadrà a Violet e Xaden
    - Heavenly Tyrant di Xiran Jay Zhao --> doveva uscire nel 2023 ma è slittato a quest'anno; se non sbaglio la Rizzoli ha già fatto sapere da qualche parte che dovrebbe pubblicarlo entro la fine dell'estate (in patria esce a fine aprile)
    - Babel di R. F. Kuang --> l'ho preso appena uscito ed è ancora lì che mi fissa...

    Con questo passo e chiudo. :fugge:
  14. .
    Passato un primo momento di sgomento, in Corea del Sud inizia a crescere il malcontento per quanto accaduto all'attore.

    L'annunciatrice Lee Sun Young ha espresso la sua opinione tramite Facebook la sera stessa, ossia ieri 27 dicembre.
    Dopo aver espresso il proprio dispiacere per questa morte, la donna ha puntato il dito contro la rete televisiva KBS, rea di aver diffuso nelle ore precedenti alla tragica decisione una telefonata tra l'attore e A, impiegata come manager in un locale, in cui il primo confessava di provare dei sentimenti nei confronti della seconda.
    Lee Sun Young ritiene che questo sia stato un gesto vile in quanto si trattava di una conversazione privata e che la sua diffusione ha ferito non solo il defunto Lee Sun Kyun, che era già sottoposto ad una fortissima pressione per via delle accuse che stava affrontando, ma anche la moglie, l'attrice Jeon Hye Jin, ed i figli di 14 e 12 anni nati dalla loro unione.

    Le critiche riguardo a come è stato trattato Lee Sun Kyun non arrivano solo da questa donna: il 28 dicembre l'organo di stampa Dispatch ha puntato il dito contro la polizia di Incheon, rea di non aver fatto al meglio il proprio lavoro.
    Per quanto le forze dell'ordine abbiano immediatamente affermato di aver fatto le cose in base alla classica procedura seguita in certi casi e quindi di non ritenere di avere responsabilità riguardo al gesto estremo compiuto dall'attore, Dispatch trova che ciò non corrisponda alla verità e che Lee Sun Kyun sia stato letteralmente reso il capro espiatorio della vicenda.
    In base all'organo di stampa, la cronologia dei fatti sarebbe stata la seguente:
    - Nel mese di ottobre 2023 l'attenzione della divisione d'investigazione per i crimini di droga della polizia metropolitana di Incheon, che stava lavorando ad un caso di uso di sostanze illegali, si è concentrata su un locale d'intrattenimento per adulti di Gangnam frequentato da personaggi influenti;
    - Tra i nomi fatti nel corso di un interrogatorio della polizia datata 18 ottobre 2023 la manager del locale, una donna di 29 anni identificata con il nome di "Kim", ha fatto anche quello di Lee Sun Kyun; nello specifico la donna ha affermato che in diverse occasioni nel corso del 2023 Lee Sun Kyun avrebbe fatto uso di sostante illegali, tra cui la marijuana, all'interno della sua abitazione sita a Dongdaemun-gu, Seul, ed inoltre il 20 giugno 2023 intorno alle ore 17 sette persone, inclusa se stessa, avrebbero fatto uso di sostanze illegali all'interno del locale.
    - Quasi sicuramente qualcuno interno alla polizia ha certamente mancato al proprio dovere di riservatezza in quanto già il giorno dopo il giornale Gyeonggi Shinmun ha pubblicato un articolo esclusivo il cui titolo era più o meno il seguente "Personaggio di spicco "L" indagato per uso di sostanze illegali"

    Secondo Dispatch Kim avrebbe rivelato queste informazioni per autoconservazione: questa donna aveva già dei precedenti penali in quanto era stata condannata già sei volte per uso di sostane illegali. Nonostante Lee Sun Kyun le avesse versato 300 milioni di won in cambio del suo silenzio riguardo alla faccenda, al fine di mostrarsi collaborativa e dare il proprio contributo per ottenere un trattamento più clemente ha offerto alla polizia un pesce più grosso su cui concentrarsi, un nome che avrebbe permesso loro di lavorare ad una indagine di maggiore importanza mediatica e che avrebbe permesso loro di fare una figura migliore agli occhi dei superiori.

    Un altro punto nodale evidenziato da Dispatch in merito alla conduzione poco corretta di questa indagine riguarda i test a cui è stato sottoposto Lee Sun Kyun al fine di rilevare la presenza di sostante stupefacenti nel suo organismo. Come emerso sin dalla giornata di ieri, nel mese di novembre l'attore è stato sottoposto a differenti analisi finalizzate a rintracciare la presenza di residui delle droghe di cui è stato accusato di aver fatto uso in diverse occasioni nel corso dell'anno ed in tutti i casi l'esito è stato negativo; Dispatch specifica che uno di questi test era quello del capello, nel quale si possono rilevare tracce in maniera affidabile fino a 90 giorni dall'assunzione della sostanza, ma precisando che l'esame è stato condotto anche sul follicolo del capello, modalità che in alcuni casi ha permesso di rilevare i metaboliti prodotti da queste sostanze fino a 12 mesi dall'assunzione, e di conseguenza si tratta di un risultato negativo ancora più affidabile.
    Per dovere di cronaca specifico che gli altri due test risultati negativi sono stati quello delle urine e quello dei bulbi piliferi.

    In più il 26 dicembre l'emittente JTBC avrebbe ottenuto dalla stessa polizia una informazione riguardante il caso di Lee Sun Kyun: parrebbe che l'uomo abbia sì assunto usa sostanza per aspirazione ma si era orientati a credere che fosse un sonnifero regolarmente prescritto. Tutto questo sarebbe emerso mentre altrove l'attore chiedeva di essere sottoposto alla prova del poligrafo per dimostrare la propria innocenza.

    Infine Dispatch insinua anche che, come Kim abbia voluto sviare l'attensione da se stessa vendendo Lee Sun Kyun alla polizia, lo stesso abbiano fatto anche loro quando le loro supposizioni di colpevolezza si sono scontrate contro i risultati negativi dei test antidroga, ossia hanno iniziato a far trapelare informazioni riguardanti la vita privata dell'attore al fine di allontanare l'attenzione mediatica da una indagine che non stava andando nella direzione che avrebbe portato loro la giusta attenzione.

    Dalla Corea sono giunte notizie anche sul conto di "A", una delle intrattenitrici di "Kim": il 26 dicembre la donna, che si trovava in stato di fermo in quanto coinvolta anche lei nel caso di estorsione di denaro ai danni di Lee Sun Kyun, non si è recata ad un'udienza programmata presso la corte distrettuale di Incheon senza produrre giustificazioni per la propria assenza e proprio il 27 dicembre era stato spiccato un mandato d'arresto nei suoi confronti.
    La donna è stata successivamente localizzata e arrestata; a differenza di Kim, che avrebbe estorto all'uomo la somma di 300 milioni di won (circa 210mila euro), A è accusata di aver ottenuto dal suo ricatto "solo" 50 milioni di won (poco meno di 35mila euro).

    Le esequie dell'attore avverranno in tempi molto brevi: alla veglia iniziata il 27 dicembre e il posizionamento nella bara che ha avuto luogo nella giornata odierna, seguiranno nella giornata di domani il corteo funebre e la sepoltura presso la tomba di famiglia a Buan-gun, nella parte settentrionale della provincia di Jeolla; il tutto svolto in forma strettamente privata. L'agenzia dell'attore già nella giornata di ieri aveva invitato gli estranei a non recarsi alla veglia, tenutasi presso l'Ospedale Universitario Nazionale di Seul e destinata solo a parenti e amici dell'attore... Ma sfortunatamente la madre dei cretini è sempre incinta quindi è stato reso noto che sin dalle prime ore dopo il decesso alcune persone che si qualificavano come Youtuber si sono presentati alla veglia, dando luogo a disordini.

    FONTE: Allkpop 1 - 2 - 3 - 4
    NOTA: le fonti sono state disposte nell'ordine che ho seguito per parlarne
  15. .
    Alle 10:12 di oggi, 27 dicembre 2023, è giunta una chiamata al 112 (il numero d'emergenza coreano): nella chiamata si rendeva noto che l'attore Lee Sun Kyun, 48 anni, aveva lasciato la propria abitazione di Seul a bordo del proprio veicolo dopo aver scritto un biglietto che sembrava un messaggio d'addio.
    La polizia si è messa prontamente alla ricerca dell'uomo e in meno di mezz'ora, intorno alle ore 10:30, ne hanno rintracciato il veicolo in un parco di Waryong a Jongno-gu, Seul.
    All'interno hanno trovato l'uomo, esanime, e sul sedile passeggero una mattonella; sfortunatamente non c'era più nulla da fare ed i sanitari presenti sul posto hanno potuto solo confermare l'avvenuto decesso.

    Avendo partecipato al film Parasyte, nel giro di poco la tragica notizia della sua morte ha fatto il giro del mondo, così come poco dopo i motivi di quello che sembra essere stato un gesto estremo di autodeterminazione.
    Ad ottobre la polizia di Incheon aveva convocato ed interrogato l'attore in quanto si sospettava fosse coinvolto in una indagine riguardante l'uso di cannabis e altri farmaci ad azione psicotropa.
    Nello specifico la polizia l'accusava di aver fatto uso di queste sostanze all'interno dell'abitazione privata di una intrattenitrice di circa vent'anni che lavora in un locale di Gangnam e che ciò sarebbe accaduto in diverse occasioni nel corso dell'anno; l'attore si è difeso dichiarando la sua innocenza in quanto avrebbe sì assunto queste sostanze ma non volontariamente bensì con l'inganno e successivamente la donna l'avrebbe ricattato per non far emergere il fatto.
    Successivamente Lee è stato ascoltato dagli inquirenti il 4 novembre e sabato 23 dicembre; quest'ultimo interrogatorio è durato ben 19 ore. Inoltre il 26 dicembre l'attore aveva fatto recapitare alla polizia tramite i suoi legali la richiesta di permettere l'uso del poligrafo (ossia la cosidetta macchina della verità) per provare che le sue dichiarazioni erano veritiere.
    Nel medesimo lasso di tempo, ossia tra ottobre e dicembre, Lee Sun Kyun ha anche denunciato questa intrattenitrice per ricatto ed estorsione in quanto, esattamente come aveva dichiarato anche alla polizia, gli avrebbe sottratto ben 350 milioni di won (circa 270mila dollari statunitensi) al fine di tacere questo scandalo che avrebbe potuto distruggere la sua carriera.

    Come riferito in precedenza, il cordoglio per la perdita dell'attore è planetario, di conseguenza l'agenzia HODU&U Entertainment, che ne curava gli interessi, ha rilasciato un comunicato stampa attraverso il quale esprime dolore per questa tragica perdita e al tempo stesso chiede rispetto nei confronti del defunto da parte dei mezzi d'informazione.

    FONTE: allkpop 1 - 2 - 3
    CNN
    koreaherald

    ***



    Quando stamattina ho visto la notizia sono rimasta basita perché appena ne ho visto la foto l'ho riconosciuto: era quello di Coffee Prince! :animavia:
    No, non ho mai visto Parasyte

    Mi spiace un sacco per la sua morte, ma quando poi ho letto tutto quello che è emerso successivamente ancora di più, perché se è arrivato a questo punto doveva essere proprio disperato.
11928 replies since 20/6/2004
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